giovedì 31 ottobre 2019

Lorenzo Meo, pianoforte

Lorenzo Meo è un pianista e compositore italiano. Consegue il diploma in pianoforte al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, perfezionandosi successivamente come solista e camerista presso importanti istituzioni musicali italiane tra le quali l’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, l’Accademia Musicale Pescarese.
Partecipa ai corsi e alle masterclass di musicisti quali Aldo Ciccolini. Premiato in vari concorsi pianistici, consegue nel 2006 il master triennale di alto perfezionamento in musica da camera presso l’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma.
Come solista debutta eseguendo il secondo concerto di Rachmaninov Op.18 e il concerto K.491 di Mozart per pianoforte e orchestra. Suona con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra Milano Classica, l’Orchestra del Conservatorio di Bologna e molte altre orchestre nazionali e internazionali.
Impegnato nella divulgazione della musica contemporanea, è dedicatario di diverse composizioni che propone in anteprima in varie rassegne specialistiche. È interprete particolarmente apprezzato di Jaan Rääts: musiche dell’autore estone da lui eseguite sono incise nei cd “Boundaries” (2005) e “The E.P.M. Project” (2009). Nel 2016 esegue in prima italiana i Concerti per Pianoforte e Orchestra n.2 Op.70 e n.3 Op.83 di Jaan Rääts a cui fa seguire la prima esecuzione negli Stati Uniti d’America a New York City.
Nelle vesti di camerista si esibisce in diverse formazioni. Il repertorio spazia dalle opere del periodo classico fino ai lavori e ai linguaggi più moderni della “nuova musica”. Dal 2000 al 2005 suona in un apprezzato duo con il violista Antonello Farulli. Di particolare interesse la sua collaborazione con il compositore elettroacustico Luigi Pizzaleo nei progetti per pianoforte e live electronics. Dal 2014 collabora regolarmente con la violinista Anastasiya Petryshak con un vasto repertorio che spazia dal periodo classico al XXI secolo e che include brani di musica contemporanea espressamente scritti e dedicati a questo duo.

Anastasiya Petryshak, violino

Anastasiya Petryshak Classe ’94, si trasferisce in Italia nel 2005. Si diploma all’età di 17 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, vincendo il concorso di Castrocaro come migliore diplomata dei Conservatori italiani.
Nel 2015 conclude il biennio di alta formazione Artistica a Cremona, sempre con massimo dei voti. Si perfeziona anche con violinisti di fama internazionale come S. Mintz, B. Belkin, Z. Bron e altri. Recentemente conclude il “Master Solist” nella prestigiosa “ZHdK” di Zurigo.
Ha una proficua attività concertistica che nel corso degli anni le ha permesso di calcare palcoscenici importanti di tutto il mondo.
Dal 2010 collabora con il tenore Andrea Bocelli, affiancandolo in numerosi concerti. Nel 2016, suona il celebre violino “Il Cannone” appartenuto a N. Paganini, per eseguire il Concerto n. 1 di N. Paganini presso il Teatro Carlo Felice di Genova. Viene scelta per far parte del progetto voluto da Papa Francesco per celebrare la giornata mondiale della famiglia con una serie di concerti nelle cattedrali più insigni.
Nel 2018 viene pubblicato per l'etichetta Sony Classical, il suo primo cd intitolato "Amato Bene", registrato con lo Stradivari il "Toscano" del 1690 insieme a "Gli Archi dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia" e il direttore Luigi Piovano.
Nel corso degli ultimi anni collabora con diversi laboratori di acustica musicale, collaborazioni che le hanno permesso di specializzarsi nell'utilizzo di strumenti antichi costruiti da Stradivari, Amati, Guarneri del Gesù e quelli moderni, suonandone all'incirca 60.
Vince numerosi concorsi nazionali ed internazionali, le viene assegnato anche il Premio Personalità Europea nel Campo della Musica Classica in occasione della 46esima Edizione della "Giornata d'Europa".
Esegue regolarmente numerosi concerti solistici e in collaborazione con artisti di caratura nazionale e internazionale.

mercoledì 23 ottobre 2019

Irina Kravchenko, pianoforte

Irina Kravchenko, pianista russa, è nata a Kaunas, in Lituania, nel 1987. Il suo talento pianistico emerge fin dalla sua infanzia, e all’età di 5 anni viene ammessa al Collegio Speciale Musicale della città di Voronezh in Russia. Si diploma con lode nel 2007 presso il Collegio Musicale di Stato Gnesins a Mosca, e nel 2012, sempre con lode, presso il Conservatorio di musica “P.I. Tchaichovsky” di Mosca, sotto la guida del Prof. Andrei Diev.
Ha quindi ripreso gli studi di perfezionamento pianistico al Conservatorio “G. Verdi” di Milano con il Prof. V. Balzani, dove ha conseguito il diploma in pianoforte con lode e menzione d’onore.
Nel corso dei suoi studi, ha seguito inoltre le Master Classes di pianisti di fama internazionale, tra cui Lev Naumov , Elisso Virsaladze, e András Schiff. Ha suonato con orchestra sotto la bacchetta di direttori russi a Mosca e in altre città della Russia, e si è esibita in vari recitals e in formazioni da camera nelle più prestigiose sale da concerto della Russia, tra le quali la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, la grande sala da concerto della International House of Music di Mosca e la Filarmonica di Voronezh. Da quando si è stabilita in Italia, anche il pubblico italiano ha l’opportunità di ascoltarla nelle più importanti sedi concertistiche e in occasione di festival musicali internazionali.
Irina è apprezzata per le sue interpretazioni di Mozart, Beethoven, Schumann e Scriabin. Il suo repertorio, oltre ai classici più conosciuti, include anche autori meno eseguiti ma ugualmente apprezzati, come Ligeti, Gubaidulina, Roussel. Oltre alle borse di studio vinte in Russia (“Giovani Talenti della Russia”, “Yuri Rozum”) e in Italia (“Il Clavicembalo Verde”), è stata premiata ai concorsi internazionali Città di Verona, Chopin di Roma, Torneo Internazionale di Musica a Parigi, e Prix Amadèo di Aachen /Germania. Ha vinto inoltre la prima edizione 2014 del “Maggio del pianoforte”, tenutasi a Napoli.

Josep Vicent, direttore d’orchestra

Musicista spagnolo dalla traiettoria appassionante e unica, che comprende assidue collaborazioni con alcune delle orchestra sinfoniche più prestigiose di Spagna e del mondo: London Symphony Orchestra, Filarmonica di Rotterdam, Orchestra da Camera di Parigi, Royal Philharmonic, Residentie Orkest Den Haag, Orchestra della Radio d’Olanda, Royal Liverpool Philharmonic, Orchestra di Kiev, Gewandhaus di Leipzig, Orchestra del Teatro Real, Orchestre du Théâtre Royal de La Monnaie, New World Symphony Miami, Sinfonica Nazionale del Belgio…, nonché quasi tutte le più importanti orchestre spagnole. Dalla stagione 2015/16 Josep Vicent è Direttore Artistico e Musicale del ADDA (Auditorio de la Diputación de Alicante), nonché Direttore Principale dell’orchestra ADDA Simfònica. È stato anche Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica delle Isole Baleari e, dal 2005 al 2015, della Jeunesses World Orchestra (The World Orchestra), con la quale ha realizzato ben quindici tournée nei quattro continenti. Precursore nell’esplorazione di nuovi format per la creazione di un nuovo pubblico nel mondo della musica classica, ha diretto produzioni d’opera nel Teatro Real, nel Liceo di Barcellona, all’Opera di Leipzig, nella Maestranza di
Siviglia. Dal 2014 lavora come Direttore Musicale con il famoso collettivo teatrale “La Fura dels Baus". Josep Vicent può vantare un’ampia traiettoria nell’ambito della musica contemporanea, avendo diretto centinaia di prime assolute ed essendo stato direttore artistico dello Xenakis Festival, del Festival Nits de la Mediterrània e dell’Amsterdam Percussion Group.
È stato assistente del maestro Alberto Zedda ed ha ricevuto il Premio di Interpretazione della “Juventudes Musicales Internacional”, nonché il Premio  delle Arti “Ciudad de Valencia” 2013 e il Premio “Óscar Esplá” della Città di Alicante. Federico Mayor Zaragoza lo ha designato Ambasciatore internazionale per la Fondazione “Cultura de Paz”. Nella stagione 2019/20 debutterà sul podio dell’Orchestra Nazionale di Lille,della WDR e del Concertgebouw di Amsterdam.

Giuliano Rizzotto, trombone

Dal 1995 è primo trombone solista dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Ha collaborato, dal 1997 al 2001, come primo trombone associato con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha all’attivo tournée in Giappone, Europa, Sud America, Cina, Corea e Canarie e incisioni con le case discografiche Decca, EMI, Deutsche Grammophon, Sony e BMG Ricordi.
Si perfeziona con il M° Vinko Globokar ai Corsi Speciali della Scuola di Musica di Fiesole, approfondendo lo studio della musica contemporanea che lo porterà a eseguire numerose prime assolute per il suo strumento scritte, tra gli altri, da Berio, Cage, Xenakis, Ferran, Mancini, Lombardi e Lindberg.
Nel 1992 vince il primo premio assoluto al Concorso Internazionale di Musica d’Avanguardia Città di Stresa con brani di Globokar e Xenakis. Collabora come primo trombone con le più importanti orchestre lirico-sinfoniche Italiane fra le quali Teatro e Filarmonica della Scala di Milano.
Con l'Orchestra Sinfonica di Milano ha eseguito in qualità di solista i concerti di Schilkret, David, Mozart, Phillips, Berio e Rota (concerto registrato per la Decca). Ha all'attivo due CD da solista registrati nel 2002 e nel 2008 per le etichette L'Eubage e RCR-Prokultura.
Svolge inoltre attività solistica con orchestre e varie formazioni da camera. Dal 2004 tiene numerose master class in vari festival per ottoni e conservatori italiani. Nel triennio 2009-11 è stato docente in trombone presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano. È stato docente di trombone nei Conservatori di Darfo Boario e di Sassari.
Giuliano Rizzotto è “Schagerl Artist” dal 2016 con il suo modello Aurora-Rizzotto design e suona su imboccature personalizzate

Michael Nyman, compositore

E’ senza dubbio uno dei compositori più innovativi e celebri del Regno Unito. La sua reputazione si basa su una notevole quantità di lavori scritti per un'ampia varietà di gruppi, non solo per la sua stessa band (the Michael Nyman band, composta da 12 elementi), ma anche per l'orchestra sinfonica, il coro e il quartetto d'archi. Oltre alla sua prolifica produzione come compositore, Nyman è anche direttore d'orchestra, pianista, scrittore, musicologo, fotografo e produttore di film: la sua irrequieta creatività e la sua poliedrica carriera lo rendono uno dei personaggi più dinamici e influenti della cultura contemporanea. Nato a Stratford, East London il 23 marzo 1944, ha studiato alla Sir George Monoux Grammar School, Walthamstow e ha studiato alla Royal Academy of Music. Tra il 1964 e il 1967 ha studiato al King's College di Londra musica barocca inglese e i principi dell'editing accademico, producendo la prima edizione moderna di Purcell's Catches (Stainer e Bell, 1967) e una nuova edizione dei Concerti Grossi di Handel, Op.6 (Eulenberg, 1973. Nel 1968, mentre lavorava come critico musicale per The Spectator, coniò il termine "musica minimale" e nel decennio successivo rifletté e influenzò una certa scuola di pensiero nella musica contemporanea.  Nel 1969 Nyman fu incaricato di scrivere il libretto per l'opera di Sir Harrison Birtwistle Down By The Greenwood Side. Una successiva commissione di Birtwistle nel 1976 per scrivere musica per Il Campiello di Carlo Goldoni, la produzione di apertura al Teatro Nazionale, portò alla formazione della Banda Campiello, (successivamente ribattezzata Banda Michael Nyman) che per oltre quattro decenni è stata il laboratorio per gran parte del suo lavoro compositivo inventivo e sperimentale.
Nyman ha anche avuto una carriera di grande successo come compositore di film, un ruolo in cui, con suo grande rammarico, è meglio conosciuto dal grande pubblico, con una serie di colonne sonore di grande successo per film diretti da Peter Greenaway, tra cui The Draughtsman's Contract, Prospero's Books, A Zed and Two Naughts e The Cook, the Thief, His Wife & Her Lover. Altri spartiti includono The End Of The Affair di Neil Jordan; Il paese delle meraviglie di Michael Winterbottom, A Cock And Bull Story e The Trip; Gattaca (1997) del film di Hollywood di Andrew Niccol e la sua musica incantevole per il film di Jane Campion del 1993, “Lezioni di piano”, il cui album della colonna sonora ha venduto oltre tre milioni di copie. La sua musica è stata utilizzata nel premio BAFTA e nel film candidato all'Oscar, Man on Wire, mentre la sua colonna sonora per Erasing David (2009) è stata premiata come migliore colonna sonora originale al London East End Film Festival.Più recentemente Michael si è concentrato sulla composizione di colonne sonore per film muti della fine degli anni '20: A Propos de Nice di Jean Vigo, Battleship Potemkin di Sergi Eisenstein e nuove colonne sonore per tre film di Dziga Vertov - L'uomo con una cinepresa, L'undicesimo anno e La sesta parte di il mondo. Negli ultimi anni Nyman ha prodotto ed esposto una serie di installazioni di immagini in movimento su più schermi, migliorando la sua reputazione internazionale come compositore con il suo lavoro come filmmaker che prosegue ancora oggi.

martedì 22 ottobre 2019

Manuel Frattini, attore, danzatore, cantante, coreografo

Manuel Frattini, attore, danzatore, cantante è mancato improvvisamente alla età di 54 anni per un malore poco prima di andare in scena in uno spettacolo di beneficenza a Milano.
(Corsico, 25 maggio 1965 – Milano, 12 ottobre 2019)

Venerdì 22 febbraio 2008 ore 21.00 - Turno A
Teatro Coccia Novara
Stagione 2007/2008
“PETER PAN” Il Musical
ispirato al romanzo di James Matthew Barrie
con Manuel Frattini
Direzione Artistica Arturo Brachetti - Musiche Edoardo Bennato
Coreografie Gillian Bruce - Regia Maurizio Colombi
Produzione ATI - Il Sistina in collaborazione con Teatro delle Erbe e Officine Smeraldo
MUSICAL

Sabato 18 aprile 2009 ore 21.00 – Turno A
Domenica 19 aprile 2009 ore 16.00 – Turno B
TEATRO COCCIA
"ROBIN HOOD" di Beppe Dati
Con Manuel Frattini
Scene Alessando Chiti
Direzione musicale Giovanni Maria Lori
Supervisore musicale Fabrizio Pausini
Regia e adattamento Christian Ginepro,
con la collaborazione di Fabrizio Angelini
Produzione Keis Media Comunicazione S.r.l.

Giovedì 31/12/2009
Teatro Fraschini Pavia
"ROBIN HOOD" di Beppe Dati
Robin Hood simpatico ladruncolo interpretato da Manuel Frattini.
Il Teatro Fraschini di Pavia chiude e riapre l’anno con un appuntamento dedicato al musical. Questa sera, giovedì 31 ore 21.30 e domani venerdì 1 gennaio ore 18.00 propone al suo pubblico “Robin Hood” il musical creato sul mitico “ladro” di Sherwood con parole e musica di Beppe Dati per la regia di Christian Ginepro. Beppe Dati ha saputo introdurre anche delle musiche tradizionali tanto è vero che proprio una di queste danze di gruppo ha riscosso tantissimo successo e viene ogni volta replicata dopo il finale. Un lavoro nel quale abbiamo potuto apprezzare ancora una volta le doti di Manuel Frattini che veste i panni del protagonista, ma che ha avuto la fortuna di mettere insieme una compagnia di alto livello in tutte le parti. Frattini uno dei massimi protagonisti della attuale commedia musicale, formatosi tra le fila della Compagnia della Rancia, è reduce dal successo ottenuto come interprete di Peter Pan, ha nel suo curriculum anche importanti riconoscimenti da quello del ’96 dedicato a Bob Fosse sino al Premio Musical Award nel 2004. Con Manuel Frattini troveremo Valeria Monetti, Simone Sibillano, la favolosa Tata di Mimma Lovoi, Pippo Cangiano e Marco Manca come Re Giovanni. Tel. 0382 371214. [Mario Mainino]

Sabato 26 novembre 2011 ore 21.00 – Turno A
Domenica 27 novembre 2011 ore 16.00 – Turno B
TEATRO COCCIA
MANUEL FRATTINI in
“ALADIN - Il Musical”
Testi e Liriche di Stefano D’Orazio – Musiche dei Pooh
Regia Fabrizio Angelini
Scene Aldo De Lorenzo – Costumi Sabrina Chiocchio,
Produzione Nausicaa Spettacolo
MUSICAL
RASSEGNA DI MUSICAL E COMMEDIA MUSICALE

Orchestra di Padova e del Veneto

L’Orchestra di Padova e del Veneto si è costituita nell’ottobre 1966 e nel corso di quarant’anni di attività si è affermata come una delle principali orchestre da camera italiane nelle più prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero. L’Orchestra è formata sulla base dell’organico del sinfonismo “classico”. Peter Maag – il grande interprete mozartiano – ne è stato il direttore principale dal 1983 al 2001, mentre Piero Toso – personalità di riferimento nel panorama violinistico italiano – ne ha ricoperto il ruolo di primo violino solista dalla fondazione al 2009.
Alla direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone (dalla fondazione al 1983), Bruno Giuranna (dal 1983 al 1992), Guido Turchi (1992-93) e, come direttore musicale, Mario Brunello (2002-2003).
L’attuale programmatore artistico dell’Orchestra è Filippo Juvarra, che collabora con la stessa dal 1984 ed ha contribuito decisamente a dare continuità al profilo artistico e musicale definito, dopo il 1983, da Bruno Giuranna e Peter Maag. Per questo suo lavoro Filippo Juvarra ha ricevuto nel 2002 il Premio della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati”.
Nella sua lunga vita artistica l’Orchestra annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale tra i quali ricordiamo: S. Accardo, P. Anderszewski, M. Argerich, V. Ashkenazy, J. Barbirolli, Y. Bashmet, J. Bream, R. Buchbinder, M. Campanella, G. Carmignola, R. Chailly, C. Desderi, G. Gavazzeni, R. Goebel, N. Gutman, Z. Hamar, A. Hewitt, C. Hogwood, L. Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Maisky, C. Melles, V. Mullova, A.S. Mutter, A. Nanut, M. Perahia, I. Perlman, M. Quarta, J.P. Rampal, S. Richter, M. Rostropovich, N. Santi, H. Shelley, J. Starker, R. Stoltzman, H. Szeryng, U. Ughi, S. Vegh, T. Zehetmair, K. Zimerman.
L’Orchestra ha dato, attraverso la propria produzione concertistica, un grande impulso alla vita musicale di Padova e del Veneto e, per questo impegno, è stata riconosciuta dallo Stato come l’unica Istituzione Concertistico - Orchestrale (I.C.O.) operante nel Veneto e le è stata riconosciuta nel 1994 la personalità giuridica da parte della Regione del Veneto.
L’Orchestra realizza circa 120 concerti l’anno, con una propria stagione a Padova, concerti nella regione Veneto, in Italia per le maggiori Società di concerto e Festival, e tourneé all’estero. Tra gli impegni più recenti si ricordano in particolare i concerti diretti dal Maestro Tan Dun per il Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” al Teatro Donizetti di Bergamo e al Teatro Grande di Brescia con musiche dello stesso Tan Dun, il concerto al Festival “In terra di Siena” diretto dal Maestro Vladimir Ashkenazy, i concerti a Milano per il Festival MITO SettembreMusica 2009 con il pianista e direttore Olli Mustonen, e a Venezia per la Biennale Musica, con musiche di John Adams, Igor Stravinsky, Anton Webern, Frank Zappa e la prima esecuzione assoluta di More objects with destinations (2009) del compositore svedese Ivo Nilsson, tutti appuntamenti che hanno riscosso l’unanime plauso della critica.
A partire dal 1987 l’Orchestra ha intrapreso una vastissima attività discografica, oltre cinquanta incisioni, per le più importanti etichette, della quale si segnalano: i Concerti BWV 1054 e BWV 1058 di Bach e il Concerto K 503 di Mozart con S. Richter e Y. Bashmet (Teldec), i Concerti per violoncello di Boccherini con D. Geringas e B. Giuranna (Claves-Grand Prix du Disque 1989), “La Betulia liberata” di Mozart con P. Maag (Denon), i Concerti per violino e la Sinfonia Concertante di Mozart con F. Gulli e B. Giuranna (Claves), l’Integrale delle Sinfonie di Beethoven con P. Maag (Arts), il Concerto K 466 di Mozart con M. Argerich e A. Rabinovitch (Teldec), “L’Isola disabitata” e “La fedeltà premiata” di Haydn con D. Golub (Arabesque), i Concerti per violino di Haydn con S. Tchakerian (Arts), i Concerti per pianoforte K 595 e K 271 di Mozart e Hob:XVIII.11 di Haydn con J.M. Luisada e P. Meyer (BMG-France), il Concerto per violino e archi e il Concerto per violino, pianoforte e archi di Mendelssohn con D. Nordio, R. Prosseda e P.C. Orizio (Amadeus), la Serenata di L. Bernstein e il Concerto per violino di S. Barber per la rivista Amadeus con S. Tchakerian e Z. Hamar, i Concerti K 622 per clarinetto e K 314 per flauto di W.A. Mozart con L. Lucchetta, M. Folena e Z. Hamar (Audiophile Sound n. 69) e un CD dedicato a E. Wolf-Ferrari con D. Dini Ciacci, oboe e corno inglese, P. Carlini, fagotto e Z. Hamar (cpo). Più recente è l’uscita dell’oratorio “La Passione di Gesù Cristo” di J.G. Naumann diretto da S. Balestracci (cpo) e del DVD “Homage to Amadeus” con François-Joël Thiollier, pianoforte (Multigram), mentre è di prossima pubblicazione un CD (cpo) dedicato a musiche di G. Cambini con D. Dini Ciacci, oboe e direttore, P. Carlini, fagotto e P. Brunello, oboe.
L’Orchestra di Padova e del Veneto è sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Padova, Comune di Padova e Fondazione Antonveneta.
Dall’ottobre 2011 ha acquisito la natura giuridica di «Fondazione».  

Günter Neuhold, direttore

Gunter Neuhold è nato a Graz nel 1947, ha studiato di direzione d’orchestra alla Hochschule della sua città e ha poi seguito due corsi di perfezionamento con Franco Ferrara a Roma e con Hans Swarowski a Vienna. Dal 1972 al 1980 ha ricevuto numerose scritture nella Repubblica Federale Tedesca ed infine l’incarico di primo Kapellmeister a Hannover e a Dortmund. Ha vinto numerosi concorsi di direzione d’orchestra: a Firenze (Primo Premio, 1976), San Remo (Marinuzzi, Primo Premio, 1976), Vienna (Swarowski, Secondo Premio, 1977), Salisburgo (Böhm, Primo Premio, 1977), Milano (Cantelli, Terzo Premio, 1977); ciò gli ha aperto una vasta carriera e l’invito dei Wiener Philarmoniker, dei Wiener Symphoniker, della Scala di Milano, delle Orchestre della RAI di Roma, Torino e Milano. Dal 1981 al 1986 è stato Direttore Musicale al Teatro Regio di Parma (dove ha potuto esprimere il massimo impegno della propria attività nelle opere di Verdi) ed ha diretto l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini. Dal 1986 al 1990 è stato Primo Direttore e Musikdirektor della Filarmonica Reale delle Fiandre ad Anversa, con la quale ha guidato varie tournèes in Italia (Roma, Palermo), Germania, Gran Bretagna, Francia (Festival di Radio France), al Concertgebouw di Amsterdam, al Musikverein di Vienna. Dal 1989 al 1995 è stato Direttore Generale della musica all’opera di Karlsuhe (Badisches Staatstheater) e dal 1995 al 2002 è stato Direttore Artistico e Direttore Generale della musica del Teatro di Brema. Fra le numerose orchestre dirette ricordiamo : Wiener Philharmoniker, Wiener Symphoniker, Sächsische Staatskapelle di Dresda, le Orchestre Sinfoniche della Radio di Lipsia, Amburgo, Baden Baden, Stoccarda e Berlino, la Staatsorchester di Budapest, le Orchestre RAI di Roma e di Milano, l’Orchestra Nazionale di Torino, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro Massimo Palermo, del Teatro San Carlo Napoli, del Teatro Comunale di Bologna, della Fenice di Venezia del Teatro Lirico di Cagliari, le più importanti orchestre spagnole e portoghesi (Orchestra Sinfonica di Madrid, di Siviglia, di Valencia, di Granada, della Galizia, delle Tenerife, di Bilbao e del Liceu di Barcellona, l’Orchestra Sinfonica Portoghese di Lisbona e l’Orchestra a Gulbenkian di Lisbona), francesi (l’Orchestra Nazionale di Francia, du Capitole di Toulose, di Montpellier, di Bordeaux Aquitaine e di Nizza) e del mondo come la Tokyo Philharmonic e Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, l’Orchestra della Radio-TV di Mosca, l’ ABC Australia Melbourne, la Canadian B.C. Vancouver e le Orchestre Sinfoniche di San Paolo e di Buenos Aires. Ha diretto nei più importanti teatri d’opera in Italia (la Scala di Milano il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Comunale di Genova, il Teatro Massimo di Catania) e in Europa (Wiener Staatsoper, Berliner Staatsoper, Deutsche Oper, Staatsoper Dresden, Nationaltheater München, Oper Leipzig, Opernhaus Zürich, Grand Théatre de Genève, Teatro Real Madrid Opéra Monte Carlo, Opéra National de Paris, Capitole Toulouse, Opéra National de Bordeaux Opéra National de Strasbourg, Opéra de Marseille, Teatro Sao Carlos Lisboa, Den Norske Opera Oslo e Göteborgs Operan) oltre a importanti festival fra cui il Festival di Salisburgo (1978-1980-1983-1986), il Festival di Montpellier e La Biennale di Venezia.

martedì 15 ottobre 2019

Mirella Freni, soprano

Mirella Freni (vero cognome: Fregni) nacque a Modena il 27 febbraio 1935.
Mirella venne allattata nel baliato della Manifattura Tabacchi presso la quale, sua madre Gianna lavorava come dattilografa. Altro impressionante segno del destino è dato dal fatto che la stessa balia che allattava Mirella, allattava anche un altro bimbo "particolare": Luciano Pavarotti.
Mirella Freni va considerata un vero e proprio talento precoce, in quanto a soli nove anni vinse il  concorso radiofonico nazionale dell'ENAL per voci "grezze", cantando "Un bel dì vedremo". A questo proposito va detto che ad alimentare la sua passione contribuiva l'aria che da sempre ha potuto respirare in famiglia. Valentina Bortolomasi, soprano di discreta fama durante i primi decenni del '900 era imparentata con la famiglia di mamma Gianna Arcelli e la piccola Mirella era solita andare dallo zio Dante Arcelli, appassionato operomane e aspirante tenore, ad ascoltare i dischi che facevano parte della sua collezione. Molto probabilmente Mirella Freni deve una certa parte di merito a Beniamino Gigli, infatti la Sig.ra Gianna, dopo la vittoria del concorso di canto da parte di Mirella, chiese un consulto al grande tenore recanatese, il quale rimase sbalordito dalle incredibili doti vocali della bimba prodigio, tuttavia consigliò di non farla studiare sino all'età di sedici anni; consiglio che, con grande sforzo della Freni, venne comunque seguito.
Apprese i primi rudimenti di tecnica dallo zio Dante Arcelli. In seguito studiò con Luigi Bertazzoni (ex-baritono) e poi Ettore Campogalliani insegnante di canto al conservatorio di Parma.
Debuttò al Teatro Comunale Modena il 3 febbraio 1955, non ancora ventenne, nel ruolo di Micaela (Carmen).
Il successo che ne conseguì fu talmente grande che le vennero subito fatte molte proposte di lavoro. Tuttavia la sua carriera marcò una battuta d'arresto dovuta al suo primo matrimonio con il pianista Leone Magiera ed alla conseguente nascita di una bimba, alla quale diede il nome di Micaela.
Nel 1956, sempre a Modena, ritornò sulle scene in un ruolo un po' inusuale per un giovane soprano lirico: Margherita del Mefistofele.
Grazie al successo ottenuto nel Mefistofele, da li a poco dopo venne chiamata a Bologna per sostituire l'indisposta Victoria de Los Angeles in una recita di Bohème.
Nel 1958, vinse l'importante concorso internazionale Viotti che si tiene ancora oggi a Vercelli.
Nel 1959, Faust a Modena e Carmen a Palermo, Ravenna e Bohème in Olanda.
Nel 1960 debuttò il ruolo di Antonia nei "Racconti di Hoffmann" a Napoli.
Tra il '60 e il '62 diede decisamente il via alla sua carriera internazionale cantando a Glyndebourne: Adina (Elisir d'amore), Susanna (Le Nozze di Figaro) e Zerlina (Don Giovanni). Oltre a Puritani al festival di Wexford.
Nel 1961 debutta Nannetta ("Falstaff") al Covent Garden. Teatro dove in seguito canterà Traviata, Micaela (Carmen) e Tatiana ("Eugene Onegin").
Nel 1962 debutta Liù (Turandot) all'Opera di Roma.
Nel 1963 venne la storica Mimì ("La Bohème") scaligera con la regia di Zeffirelli diretta da Karajan. Nello stesso anno e nello stesso teatro, canta Amico Fritz. Alla Scala tornerà per i successivi quarant'anni, risultando protagonista di tante aperture. Tornerà ancora una volta quest'anno (2004) per cantare Fedora a fianco di Placido Domingo.
Nel 1964 esordì al Comunale di Firenze (Bohème) e a Mosca (Boheme e Turandot). Inoltre cantò in una non felice Traviata scaligera. Va detto che il ruolo di Violetta venne ripreso ancora poche volte nei teatri emiliani e nel 1967 a Londra, per poi essere abbandonato definitivamente.
Al 1965 risale il suo debutto al fianco del "fratellino" di latte Luciano Pavarotti per una Traviata modenese. Dello stesso anno è il debutto a Parigi (concerto) oltre alla sua unica stagione areniana (Carmen).
Approdò per la prima volta in America al Metropolitan, cantando il ruolo di Mimì; ruolo che potremmo definire SUO.
Nel 1966 canta Manon di Massenet a Modena ed esordisce al Festival di Salisburgo con il ruolo di Micaela (Carmen).
Nel 1967 è protagonista in Roméo et Juliette di Gounod al MET
Nel 1968 canta Figlia del Reggimento alla Scala.
Nel 1969 La buona figliola di Piccinni all'Autunno Musicale Napoletano.
Risale al 1970 il suo debutto alla Fenice di Venezia (Bohème); inoltre è Desdemona a Salisburgo e Griselda di Scarlatti all'Autunno Musicale Napoletano.
Con gli anni '70 cresce il suo interesse verso ruoli un po' più pesanti: Elisabetta (Don Carlo), Desdemona ("Otello") ed Amelia ("Simon Boccanegra").
Nel 1979 canta Aida a Salisburgo e nel 1980 Alice (Falstaff) alla Scala.
Nel 1982 viene la volta di Elvira (Ernani) con Domingo diretti da Muti.
Nel 1983 debutta il ruolo di Manon Lescaut a S.Francisco
Nel 1984, altro importante debutto in un opera che riprenderà spesso, dimostrando di amarla particolarmente: Eugene Onegin.
Nel 1985 debutta in Adriana Lecouvreur a S.Francisco e nel 1986 torna alla Scala nel ruolo di Tatiana e registra con lo stesso complesso teatrale La Forza del Destino.
Nel 1991 debutta alla Scala nel ruolo di Lisa ne La Dama di Picche.
Nel 1992 debutta quale protagonista in Fedora alla Scala.
Mirella Freni ha saputo amministrare a meraviglia una voce da soprano lirico puro, nel corso di una carriera che se consideriamo il 1955 come data di debutto, è durata mezzo secolo attraverso oltre 40 diversi spartiti. Credo esistano pochissimi precedenti ad una simile longevità, soprattutto tenendo conto della straordinaria freschezza con cui la sua voce si è mantenuta sino ad oggi.
Nel 1990 gli è stata conferita Cavaliere della Gran Croce della Repubblica italiana e nel 1993 la Légion d'Honneur, la più alta onorificenza francese.
E' da molti anni sposata al famoso basso bulgaro Nicolai Ghiaurov.

lunedì 14 ottobre 2019

Paolo Marzocchi, pianista e compositore

Pianista e compositore, Paolo Marzocchi è nato ed ha studiato a Pesaro. È considerato uno dei musicisti più interessanti nel panorama italiano della musica contemporanea d’arte, verso la quale ha sviluppato un approccio multiforme e incurante delle barriere linguistiche. Musicista di formazione classica, ha all’attivo esperienze nei campi più diversi, dal teatro, al cinema, alla radio, fino alle sperimentazioni con altri linguaggi e alla composizione “pura”, campo in cui ha ricevuto numerose commissioni per la realizzazione di opere pianistiche e orchestrali. 
Nella doppia veste di interprete e compositore si è esibito con grande successo in sale prestigiose (KKL di Lucerna, Parco della Musica di Roma, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Dal Verme di Milano, Arena di Verona, Teatro Degollado di Guadalajara, Auditorium IMER di Mexico City, Festival Multiplicidade di Rio de Janeiro, Borderline Moving Images Festival di Beijing, BKA Theatre di Berlino, Suntory Hall di Tokyo, Auditorium Paganini di Parma, Teatro dell’Opera di Roma, Festival Pergolesi Spontini, Teatro delle Muse di Ancona, Biennale di Venezia etc.). E’ stato ospite con un progetto speciale presso il Lucerne Festival – At Easter (marzo 2012) in seguito al quale ha ricevuto la commissione per una nuova composizione che è stata eseguita in prima assoluta il 17 marzo 2013. 
Proprio per il duplice ruolo di compositore/esecutore, è stato avvicinato dalla critica alla figura del pianista e compositore ottocentesco, ormai quasi scomparsa: nei suoi concerti le proprie composizioni sono frequentemente accostate a pagine del grande repertorio e rarità pianistiche. Tra queste ultime, un posto a parte merita senza dubbio il lavoro compiuto su Julius Reubke, geniale e sfortunato allievo di Liszt di cui Marzocchi ha pubblicato l’edizione critica dell’opera pianistica (Rugginenti 2008) e un cd con l’integrale delle musiche per pianoforte e organo, insieme organista Luca Scandali (CPO, 2009). Numerosissime le collaborazioni con diversi artisti, musicisti e non, tra cui il direttore Michele Mariotti, il regista Henning Brockhaus, il poeta Gianni D’Elia, i video artisti Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, il cornista e direttore d’orchestra Alessio Allegrini, il regista Michal Kosakowski, il fisarmonicista Claudio Jacomucci, lo scrittore e critico Guido Barbieri, i direttori Alberto Zedda, Johannes Wildner. Le sue composizioni sono pubblicate dalla Casa Musicale Sonzogno e Rugginenti Editore. 
Frequentatore e appassionato di tutte le discipline che ruotano attorno alla musica, è spesso invitato anche in veste conferenziere, musicologo e divulgatore. Fa parte del movimento dei Musicians for Human Rights, attraverso il quale è impegnato attivamente in progetti legati all’istruzione musicale e alla sensibilizzazione sociale, nonché alla creazione di orchestre e cori giovanili, per le quali ha composto delle opere in cui i giovani musicisti hanno la possibilità di suonare con grandi professionisti.
 Nel 2015 il progetto “La musica, il lavoro minorile e il diritto all’istruzione”, in collaborazione con International Labour Organizzation, MIUR e con la Filarmonica del Comunale di Bologna, è stato per Marzocchi l’occasione di sperimentare una innovativa metodologia d’insegnamento della composizione ai giovanissimi musicisti, da lui definita “rendering”. Successivamente la Fondazione Mast di Bologna ha sostenuto un progetto di ricerca in cui la metodologia del “rendering” è stata sperimentata su un gruppo di bambini di cinque anni, che è alla base della composizione “Little Symphonies” (2018).Tra gli eventi recenti che lo hanno visto protagonista, si evidenziano la prima del suo nuovo concerto per pianoforte orchestra e arpa a bicchieri “Fantasia dell’Assenza” con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e la Filarmonica Arturo Toscanini; diversi progetti realizzati a Lampedusa con i bambini dell’isola (tra cui “Le nuove vie dei Canti” con Guido Barbieri); la collaborazione con il tenore Juan Diego Florez, per la registrazione discografica dell’album “Italia” (DECCA International 2015); la  nuova composizione “O pazzo desire!”, eseguita in prima assoluta dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con la direzione di Diego Matheuz. La sua opera “Il viaggio Roberto”, su libretto di Guido Barbieri, che nel 2014 riscosse – tra gli altri – il plauso di Riccardo Muti, è stata rappresentata nella stagione 2016/17 dell’Opera di Firenze, sotto la direzione musicale dello stesso Marzocchi, e nel 2018/19 ripresa al Teatro Alighieri di Ravenna, al Regio di Parma e al Comunale di Ferrara. Paolo Marzocchi è anche l’ideatore e direttore artistico di WunderKammerOrchestra, un ensemble pensato per portare la musica sinfonica dove le grandi orchestre non riescono ad arrivare. La WKO ha debuttato a Lampedusa il primo aprile 2017 per l’inaugurazione del nuovo pianoforte dell’isola, con la direzione di Carlo Tenan e lo stesso Marzocchi al pianoforte. È Presidente Onorario dell’Associazione Culturale Musicale Lipadusa di Lampedusa.


Vedi fotoservizio concerto a LaVerdi Milano:
http://www.concertodautunno.it//130822-laverdi/130822-laverdi.htm

Geoffrey Westlley, arrangiatore, direttore

Geoff Westley ha studiato flauto, piano e composizione grazie a una borsa di studio al Royal College of Music di Londra. A 23 anni ha diretto vari musical tra cui Jesus Christ Superstar. Lo stesso anno è entrato a far parte del gruppo Bee Gees con il quale ha lavorato anche come direttore musicale nel loro tour mondiale che per 7 anni li ha portati in giro tra New York, Toronto, Tokyo, Sydney. Come tastierista e arrangiatore ha collaborato con vari artisti quali Carpenters, Peter Gabriel, Phil Collins, Leo Sayer, Andrew Lloyd-Webber, Everly Bros, Vangelis, Gerry Goldsmith, Hans Zimmer ,Marvin Hamlish, Henry Mancini.
Ha collaborato a lungo anche con artisti italiani, di cui ha arrangiato e prodotto i dischi. Tra questi : Lucio Battisti, Claudio Baglioni, Renato Zero, Riccardo Cocciante, Laura Pausini, Safina, Anna Oxa, Eros Ramazzotti, Fabio Concato, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Fiorella Mannoia. Tra gli artisti spagnoli con cui ha collaborato ci sono Victor Manuel, Ana Belen, Pablo Milanes, Fito Paez, Chico Buarque, Chavela Vargas, Antonio Banderas. Nel 2008 ha vinto il premio della critica al Festival di Sanremo con il gruppo Frank Head da lui prodotto. Come arrangiatore e direttore ha collaborato con orchestre prestigiose quali London Symphony Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, Philharmonia, Pro Arte, London Chamber Orchestra, Orchestra del Teatro Regio di Parma, Orchestra del Teatro Bellini di Catania, Sinfonietta di Roma, Brno Philharmonic, Budapest Symphony Orchestra Nel settembre del 2010, è stato invitato dal direttore del Conservatorio di Santa Cecilia per organizzare e condurre un corso di arrangiamento, orchestrazione e regia del suono. Ha scritto composizioni di musica classica contemporanea tra cui “Travels in the Arctic Circle”, opera da camera commissionata dalla Royal Opera House e lavori per piano solo. Negli ultimi 10 anni si è dedicato quasi esclusivamente a progetti orchestrali su larga scala, quali Sogno Nº1 – adattamento sinfonico di canzoni di Fabrizio Dè Andre con la London Symphony Orchestra, la musica per il balletto dell’opera di Humperdinck “Hansel & Gretel” e registrazioni quali  l’opera “Storia di una capinera”, con la Filarmonica di Brno, in Cecoslovacchia; “Un piccolo Natale in più”, album di musica natalizia di Claudio Baglioni con la Budapest Symphony Orchestra, le canzoni dei Beatles per orchestra d’archi incise con la London Chamber Orchestra di Vasko Vassilev, nuove versioni orchestrali per voce e piano di  brani di Grieg, Sibelius, Nielsen registrate con il soprano Janice Watson e la  Budapest Symphony Orchestra; la nuova orchestrazione dell’opera di Astor Piazzolla & Horacio Ferrer “Maria di Buenos Aires”. Nel 2018 è’ stato direttore musicale del Festival di Sanremo.

Peppe Servillo, cantante, attore, compositore italiano

Peppe Servillo, cantante, attore, compositore italiano, classe 1960, dopo una breve ma intensa esperienza di teatro con il fratello Toni, si avvicina alla musica come autodidatta e debutta nel 1980 con gli Avion Travel, di cui è da allora cantante e frontman. Dopo i primi anni trascorsi ad esibirsi in club e locali della Campania, partecipa con gli Avion Travel alle prime rassegne del nuovo rock italiano pubblicando le prime compilation. A metà degli anni ‘80 inizia le tournée all'estero. Autore di canzoni interpretate da cantanti icona della musica italiana, come Fiorella Mannoia e Patty Pravo, scrive anche colonne sonore ed è attore cinematografico e teatrale. Nel 1987 il gruppo vince il Festival di Sanremo Rock grazie al brano "Sorpassando". Nel tempo si concretizza la collaborazione con Lilli Greco, già produttore di Conte e De Gregori. Nel 1990 viene pubblicato "Bellosguardo", il primo di tre dischi che porteranno gli Avion all’attenzione della critica e del pubblico nazionali. Nel 1993 l'accordo con la casa discografica Sugar e con Caterina Caselli determina la pubblicazione del disco "Opplà", cui fa seguito "Finalmente fiori". Nel 1995 Peppe Servillo e soci portano in teatro "La guerra vista dalla luna", opera musicale in un solo atto con Fabrizio Bentivoglio protagonista. La band nel 1998 partecipa alla quarantottesima edizione del "Festival di Sanremo" con il brano "Dormi e sogna", che si aggiudica il Premio della critica e della Giuria di Qualità, per il miglior arrangiamento e per la miglior musica. Nel 1999 gli Avion Travel realizzano "Cirano", disco prodotto da Arto Lindsay, e partono per una tournée all'estero. Nel 2000, gli Avion Travel tornano a Sanremo con la canzone "Sentimento", che arriva al primo posto e conquista il Premio Speciale della Giuria di Qualità. Nel giugno del 2001 viene pubblicata in Francia l'antologia "Selezione 1990-2000"; Servillo prende parte come attore al film "La felicità non costa niente", per la regia di Mimmo Calopresti, e nel 2004 pubblica, insieme con Natalio Mangalavite e Javier Girotto, il disco "L'amico di Cordoba". Nel 2007 esce l’album degli Avion Travel Danson Metropoli – Canzoni di Paolo Conte vincitore di un disco d’oro. Sempre nello stesso anno viene chiamato come attore da Fabrizio Bentivoglio nel film “Lascia perdere Johnny”. Nel 2010 vengono presentati al Festival di Venezia due film nei quali Peppe è presente in veste d’interprete: “Into paradiso” di Paola Randi e “Passione” di John Turturro. Lo stesso anno collabora come attore in teatro col fratello Toni allo spettacolo “Sconcerto”. Nel 2009 gli Avion Travel pubblicano "L'amico magico", che vince la Targa Tenco 2010 nella sezione Interpreti, un omaggio alle canzoni delle colonne sonore scritte da Nino Rota. Da marzo 2013 è in tournè teatrale assieme al fratello Toni con la commedia di Eduardo De Filippo “Le voci di dentro” nei principali teatri italiani ed esteri. Dopo un periodo di pausa, il gruppo degli Avion Travel si riunisce nel 2014 in occasione del ReTour. Servillo, dopo aver fatto parte del film dei Manetti Bros "Song'e Napule", nel 2016 è tra gli attori di "Indivisibili", per la regia di Edoardo De Angelis. Sempre nello stesso anno interpreta Peachum nell'Opera da tre soldi al Piccolo Teatro Strehler a Milano con la regia di Damiano Michieletto. Nell'edizione Festival di Sanremo 2018, partecipa alla kermesse canora insieme ad Enzo Avitabile con "Il coraggio di ogni giorno". Esce nel mese di maggio, dopo 15 anni dall'ultimo lavoro, il disco di inediti degli Avion Travel “Privè”.

Ilaria Patassini, in arte Pilar

Ilaria Pilar Patassini nasce a Roma da padre etrusco e madre nativa della foresta  costaricense. Ha all’attivo tre album a suo nome “L’Amore è dove vivo” (Esordisco/Audioglobe 2015), “Sartoria Italiana Fuori Catalogo” (Esordisco/Egea 2011), “Femminile Singolare” (VCM/01, 2007) e svariati featuring discografici. Hanno scritto per lei e con lei Bungaro, Pacifico, Mauro Ermanno Giovanardi, Sandro Luporini, Franco Piana, Joe Barbieri, Tony Canto, lo scrittore Fabio Stassi. Di formazione randagia e accademica (diplomata in Conservatorio in Canto e Repertori Vocali da Camera) il suo percorso si intreccia da sempre con il jazz, la canzone d’autore e la parola. Ha collaborato tra gli altri con lo scrittore Fabio Stassi, Neri Marcoré, Gianluigi Trovesi, Jean-Louis Matinier, Dino e Franco Piana Jazz Orchestra, Tim Ries (Rolling Stones).Dal 2014 collabora con il compositore e chitarrista Michael Occhipinti e al progetto italo-canadese Sicilian Jazz Project partecipando al disco "Muorica" che la vede ospite insieme al clarinettista Don Byron. Con l'ensemble ha svolto varie tournée fino ad arrivare a vedere il suo nome in cartellone alla Koerner Hall di Toronto. Negli ultimi quattro anni ha svolto tournée in Italia e Canada calcando palchi importanti e prestigiosi club fra gli altri Auditorium Parco della Musica di Roma, Blue Note di Milano, Piccolo Regio e Salone del Libro di Torino, Festival La Grande Invasione e Teatro Cimarosa di Ivrea, Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, Bravo Cafè di Bologna, Festival Leo Ferrè, Festival di Santa Fiora in Musica, ChamberFest (Ottawa), International Jazz Festival (Toronto), International Jazz Fest e The Cultch (Vancouver), Saskajazz e The Bassement (Saskatoon), Phi-Centre (Montreal) etc. Dal 2005 al 2010 è stata vincitrice e finalista di molti concorsi nazionali e internazionali legati alla canzone d’autore e all’Intepretazione. In qualità di cantante-attrice è stata diretta da Giancarlo Nanni in “Le Trachinie”; Marco Mattolini in “Le sette chiavi delle Mille e una notte” e “Migrantes”; Luciano Melchionna in “Dignità Autonome di Prostituzione”; Laura de Strobel in “Canti di Terra, canti di Luna” e “Ero coi sensi ad ascoltare”; Giulio Costa per “Sartoria Italiana tour”; Aurelio Gatti in “Odisseo, delle donne e della tempesta”; Vinicio Marchioni per il videoclip “Cherchez la Femme”. Dal 2015 è docente d’Interpretazione presso Officina Pasolini a Roma. Ha collaborato in qualità di autrice, speaker radiofonica e cantante con la Radio Svizzera Italiana (RSI) scrivendo e conducendo le trasmissioni “Anime Salve”, “Se io fossi un Angelo”, “Canzoni e Contorni” e “ Nel 2015 è stata l’ospite musicale fissa della trasmissione “Beati Voi”condotta da Alessandro Sortino su TV2000. Nel 2018 diventa mamma di Tancredi e si prende un anno di pausa. Ama il mese di settembre, le radici degli ulivi centenari, i fuochi d'artificio, le parole che la rincorrono, la prua delle barche a vela, il profumo dell’origano e i cieli del Mediterraneo. Nella prossima vita sarà un pirata ma assomiglierà moltissimo a Sophia Loren. Affiliata carbonara delle isole e del mare, vive tra Roma, Alghero e i gate degli aeroporti. Il nuovo disco “Luna in Ariete” è uscito il 27 settembre 2019.

Stanislav Kochanovsky, direttore d'orchestra

Nasce e studia a San Pietroburgo dove si è subito messo in evidenza per il suo inusuale talento diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione (coro e orchestra).
Segnalato da direttori quali Mikhail Jurowsky, Yuri Simonov e Eric Klas, al suo debutto sul podio è stato subito salutato dalla stampa come uno delle promesse più interessanti della nuova scena musicale russa.
Nel 2010 è nominato Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di Kislovodsk (città della Russia europea, situata alle pendici del Caucaso, che ha dato i natali allo scrittore Aleksandr Solženicyn). Con questa orchestra ha già diretto oltre 50 programmi sinfonici e 6 produzioni liriche. Fra questi ricordiamo il Prometheus (Poem of fire) e la Sinfonia n. 3 (Le Divin Poeme) di Scriabin, l’integrale delle Sinfonie e la nuova produzione dell’Aleko di Rachmaninov, Das Lied von der Erde di Mahler. Le tournée dell’Orchestra a Kazan, Vladikavkaz e Mosca sono state acclamate dalla critica.
Nel 2012 inizia una stretta collaborazione con la State Academic Symphony Orchestra “Evgeny Svetlanov”, che oltre ai concerti in stagione a Mosca, lo vede partecipare al Festival “Crescendo” di Denis Matsuev e dirigere l’orchestra in tournée in Russia e Germania.
Nel 2014 fa un sensazionale debutto con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; dopo questo brillante debutto, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia lo ha nuovamente invitato a dirigere un programma russo per la “Festa della Musica”. 
Contemporaneamente, nell’opera, il giovane direttore inizia un’intensa collaborazione con il Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo dove, fino ad oggi, ha diretto oltre trenta titoli tra melodramma e balletto.
Nel dicembre 2014 ha avuto luogo il suo debutto operistico al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo dove ha diretto Boris Godunov. Il successo è stato tale da farlo immediatamente tornare nel 2015 per riprendere Boris Godunov e dirigere Tosca e la IX Sinfonia di Beethoven. 
Come direttore ospite Stanislav Kochanovsky ha bruciato le tappe debuttando in tutte le più importanti orchestre e teatri del suo Paese: tra questi ricordiamo il Teatro Mariinsky (anche al Festival delle Notti Bianche), l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica Svetlanov, l’Orchestra Filarmonica di Mosca, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa, le Orchestre Capella e Hermitage oltre alle Orchestra Sinfoniche di Volgograd e Yaroslavl.
Negli ultimi anni, parallelamente alle sue attività in Russia, la carriera internazionale si è andata sviluppando con i primi importanti debutti presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, la Finnish Radio Symphony, gli Hamburger Symphoniker.
Fra i principali impegni 2014/14, oltre al debutto con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e al Teatro La Fenice di Venezia, l’inaugurazione della stagione della Filarmonica Toscanini, il ritorno con la Mariinsky Orchestra, la St. Petersburg Philharmonic, la State Academic Symphony Orchestra “Evgeny Svetlanov” e concerti con la Groninger Noordnederlands Orkest, l’Orchestra National d'Ile de France.
In ambito lirico dirigerà Boris Godunov e Tosca al Mariinsky Theatre, Cavalleria Rusticana e Pagliacci al Nationaltheater di Mannheim.
Fra i principali impegni della stagione 2015/16, si segnalano i debutti con la Rotterdam Philharmonic, con la Royal Flemish Philharmonic e con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’inaugurazione della stagione della Filarmonica Toscanini, il debutto in Asia con la NHKSO di Tokyo, la Malaysian Philharmonic e la China National Symphony, il debutto alla Philharmonie di Parigi con l’Orchestra National d'Ile de France, il debutto in Spagna con la ROSS di Siviglia, nonché i ritorni con la Mariinsky Orchestra, l’Orchestre National de Lyon, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, la St. Petersburg e Moscow Philharmonic, la State Academic Symphony Orchestra “Evgeny Svetlanov”, al Teatro Carlo Felice di Genova e una tournée con l’Orchestra Giovanile Italiana.
In ambito lirico, tornerà al Mariinsky Theatre (Boris Godunov e Tosca) e farà il suo debutto alla Netherlands Opera (DNO) dirigendo Prince Igor con la Rotterdam Philharmonic.
“Every aspect of this supercharged work thrived under his direction” - Classical Source (Philharmonia Orchestra) “The finale’s blazing coda was Brucknerian in nobility, and this impressive conductor was duly acclaimed.” - backtrack (Philharmonia Orchestra) “This performance of the Pathétique, lucid, well-paced and detailed, left no doubt he has plenty to say.” – bachtrack (Rotterdam Philharmonic Orchestra) “Stanislav Kochanovsky reigns with exceptionally elegant movements, great flexibility and delicacy” – Anna Mika/Kronenzeitung (Opernhaus Zürich) “...his gesture is elegant, beautiful and very refined, which almost seems to sculpt the sound” – Stefano Ceccarelli/L’Ape Musicale (L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia).
http://www.concertodautunno.it/160929-laverdi-kochanovsky/160929_laverdi-kochanovsky.htm


Carolin Widmann, violino

Musicista straordinariamente versatile, ha un repertorio che spazia dai grandi concerti classici, a nuove commissioni scritte appositamente per lei e recital, oltre che esecuzioni di musica da camera e con strumenti storici, sia come solista che concertatore. Nel 2017 ha ricevuto il Bayerischer Staatspreis per la sua eccezionale musicalità e personalità. È stata inoltre insignita del Classical Music Award (categoria Concerto) per le registrazioni dei Concerti per violino di Mendelssohn e Schumann con la Chamber Orchestra of Europe, diretta dalla stessa Widmann, pubblicati nel 2016 e acclamati dalla critica. Nominata “Musicista dell’anno” agli International Classical Music Awards 2013, ha collaborato con le orchestre più prestigiose del mondo, tra cui i Berliner Philharmoniker, l’Orchestre de Paris, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunk, la Royal Stockholm Philharmonic, la Seattle Symphony, la Sydney Symphony, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, la Leipzig Gewandhaus, la Tonhalle Orchester di Zurigo, la Czech Philharmonic e la Philharmonia Orchestra, così come con i direttori Simon Rattle, Riccardo Chailly, Roger Norrington, Edward Gardner, Sakari Oramo, Vladimir Jurowski, Daniel Harding, Christoph von Dohnányi e François-Xavier Roth. È stata inoltre ospite dei Festival di Berlino, Salisburgo, Lucerna, Ravinia e del Festival d’Automne Paris e Mcklenurg-Vorpommern. Durante la stagione 2014/15 è stata Artist in Residence della Alte Oper di Francoforte, dove si è esibita in numerosi recital e concerti da camera, e ha anche suonato/diretto progetti con l’Akademie fürAlte Musik di Berlino. Lo stesso anno ha eseguito la prima assoluta di un nuovo concerto per violino scritto per lei da Julian Anderson ed eseguito al Southbank Centre con la London Philharmonic diretta da Vladimir Jurowski. Tra gli impegni della stagione 2019/20, il ritorno alla Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, alla Dresdner Philharmonie, alla BBC Symphony di Londra, alla NDR Elbphilharmonie diretta da Alan Gilbert, sia all’Elbphilharmonie di Amburgo che al Beethovenfest di Bonn. Sarà di nuovo ospite della São Paulo Symphony Orchestra per un progetto in cui suona e dirige, così come alla Alte Oper di Francoforte per il suo debutto con l’Accademia Bizantina e il violino barocco. Durante la stagione, debutta con l’Orchestre de Chambre de Paris, con la Los Angeles Philharmonic, con la Mahler Chamber e la Scottish Chamber Orchestra, così come con la Orpheus Chamber Orchestra per il concerto di debutto a New York. Prolifica musicista da camera, è regolarmente ospite delle sale da concerto più prestigiose tra cui la Wigmore Hall di Londra, il Bozar di Bruxelles, il Louvre di Parigi, la Festspielhaus di Baden-Baden, la Philharmonie di Berlino, e la Konzerthaus di Vienna. Durante la scorsa stagione è stata in tournée nel Nord e Sud America, e alla Konzerthaus di Vienna ha eseguito un recital interamente dedicato a Beethoven per le celebrazioni dell’anniversario della nascita del grande musicista. Di recente ha eseguito la prima assoluta del Concerto per violino n. 2 di Jörg Widmann alla Suntory Hall di Tokyo, poi ripreso in Europa con l’Orchestre de Paris e la Swedish Radio Symphony Orchestra dirette da Daniel Harding, e con la Frankfurt Radio Symphony Orchestra alla Alte Oper con la direzione di Andrés Orozco Estrada.Le sue incisioni delle sonate di Schubert e Schumann hanno ricevuto diversi premi, inclusi il Diapason d’Or e il German Record Critics’ Award. Il suo album di debutto del 2006, Reflections I, è stato nominato al Critics’ Choice of the Year. Nel 2013 ha registrato il concerto Violin and Orchestradi Morton Feldman con la Frankfurt Radio Symphony Orchestra diretta da Emilio Pomárico. Carolin Widmann ha un interesse particolare anche nell’interagire con altre forme d’arte; ha suonato in occasione di concerti con la Sasha Waltz Company al Mozartwoche di Salisburgo e alle celebrazioni inaugurali della Elbphilharmonie di Amburgo, si è esibita in un recital solistico nello stadio di Francoforte per un progetto curato dall’architetto Daniel Libeskind, ed ha curato programmi di concerti da eseguire nelle sale del Museo Ludwig di Lipsia e nel Museo delle Arti Moderne di Francoforte. Nel marzo 2019 ha collaborato ad un progetto con la performer Marina Abramovi?.Nata a Monaco, ha studiato con Igor Ozim a Colonia, con Michèle Auclair a Boston e con David Takeno alla Guildhall School of Music and Drama di Londra. Dal 2006 insegna violino all’Università di Musica e Teatro “F. Mendelssohn-Bartholdy” di Lipsia. Suona un violino G.B. Guadagnini del 1782.

Ottavia Piccolo, attrice

Ottavia Piccolo (Bolzano, 1949) è attrice di teatro, cinema e televisione. Fa il suo esordio a 11 anni in Anna dei miracoli, regia di Luigi Squarzina, accanto ad Anna Proclemer. In seguito lavora con i più grandi registi teatrali italiani, da Visconti a Strehler, da Ronconi a Lavia, da Cobelli a De Lullo, a Castri. Ancora Visconti è il primo a dirigerla per il grande schermo, nel Gattopardo; e anche qui la carriera della Piccolo è segnata da maestri d’eccellenza: Mauro Bolognini e Claude Sautet, Pierre Granier-Deferre e Pietro Germi, Ettore Scola e Luigi Magni… In televisione Ottavia Piccolo è presente dapprima con la prosa e gli sceneggiati nelle stagioni del bianco e nero, poi in fiction di grande popolarità sia in Italia sia in Francia, dove è apprezzata dai tempi (1970) del suo Palmarès a Cannes, ottenuto con Metello. Il suo impegno in teatro non ha conosciuto soste e negli ultimi anni, che hanno visto una sua intensa collaborazione col drammaturgo Stefano Massini, ha portato in tournée, di quest’ultimo, Donna non rieducabile, un memorandum su Anna Politkovskaja diretto da Silvano Piccardi. Sempre di Massini, Processo a Dio (regia di Sergio Fantoni), 7 minuti (regia di Alessandro Gassmann; anche al cinema, con regia di Michele Placido), Enigma (regia di Silvano Piccardi) e Occident Express con l’Orchestra Multietnica di Arezzo.

sabato 12 ottobre 2019

CORO COSTANO PORTA

Il CORO COSTANO PORTA è stato fondato a Cremona nel 1993 dall'attuale direttore Antonio Greco, il coro si è aggiudicato il Primo premio al Concorso Nazionale Guido d'Arezzo nel 1998 e ha continuato a distinguersi in altre competizioni, inclusa la prima edizione della London a Cappella Choir Competion, promossa dai Tallis Scholars di Peter Phillips nel 2014, nella quale ha rappresentato l'unico ensemble italiano invitato, arrivando a essere selezionato tra i finalisti. Ha partecipato a concerti e produzioni operistiche in molti importanti festival in Italia ed Europa, sia da solo che in collaborazione con l'Orchestra Cremona Antiqua dello stesso Greco e con svariati altri gruppi strumentali di primo livello, quali Accademia Bizantina di Ottavio Dantone, I Virtuosi Italiani sotto la direzione di Radulescu, l'Orchestra Barocca di Venezia di Marcon, I Pomeriggi Musicali sotto la direzione di Donato Renzetti. Ha inoltre cantato in concerto, in due occasioni, con i Tallis Scholars e partecipato, con il gruppo Sentieri Selvaggi di Carlo Boccadoro alla messa in scena dell'opera contemporanea Il sogno di una cosa di Mauro Montalbetti (2014). Insieme a La Risonanza di Fabio Bonizzoni ha portato in tour europeo una produzione di Dido and Aeneas di Purcell (incisione per Challenge Classics, 2016) e una di Messiah agli Halle Händel-Festspiele. Ha all'attivo incisioni quali: Madrigali di Personé (2007), Messa da requiem, K 626, di Mozart in trascrizione di Carl Czerny (Discantica, 2011), un'antologia di composizioni sacre di Tebaldini (Tactus, 2012), arrangiamenti sinfonici di canzoni di De André con la London Simphony Orchestra (Sony, 2011), il libro settimo dei madrigali di Biagio Marini (Tactus 2018). Su invito del M° Muti, il coro ha partecipato nel 2018 in concerti su musiche del Macbeth di Verdi per il Ravenna Festival e per un'esecuzione benefit in diretta televisiva nazionale a Norcia e – sempre sotto la direzione di Muti – ha fatto parte dell'edizione 2019 dell'iniziativa Vie dell'Amicizia con concerti a Ravenna e Atene, sulle musiche della Nona Sinfonia di Beethoven.

Antonio Greco, maestro del coro, direttore d'orchestra

A sette anni ha iniziato la propria esperienza nel canto corale sotto la guida di Monsignor Dante Caifa, già maestro di Cappella della Cattedrale di Cremona, del quale è in seguito divenuto assistente. Si è diplomato in Pianoforte con Mario Gattoni, presso il Conservatorio Campiani di Mantova, in Musica corale e Direzione di coro con Domenico Zingaro presso il Conservatorio Verdi di Milano e ha conseguito con lode il Diploma Accademico di II livello in Polifonia rinascimentale sotto la guida di Diego Fratelli, presso il Conservatorio Schipa di Lecce. Ha studiato composizione con Marco Stassi, Nicola Evangelisti e Paolo Arcà; direzione d’orchestra con Lorenzo Parigi, Ludmil Descev, Piero Bellugi, Julius Kalmar; direzione corale con Domenico Zingaro e Roberto Gabbiani, canto con Elisa Turlà, seguendo il Metodo Voicecraft E.V.T.S. di Joe Estill. Ha studiato prassi esecutiva antica e ornamentazione con Roberto Gini; clavicembalo e basso continuo con Giovanni Togni; contrappunto e teoria rinascimentale con Diego Fratelli; ha approfondito il repertorio madrigalistico monteverdiano con Gabriel Garrido e quello delle cantate di J. S. Bach con Michael Radulescu. È stato assistente di Umberto Benedetti Michelangeli e Amedeo Monetti ai corsi di formazione orchestrale Cremona città d’arte. Ha insegnato Teoria, solfeggio e dettato musicale, Direzione di coro e repertorio corale per Didattica della musica presso l’Istituto Pareggiato Jacopo Peri di Reggio Emilia; attualmente è docente di Esercitazioni Corali presso l’istituto pareggiato di Ravenna. Nel 1993 ha fondato il Coro Costanzo Porta, alla cui guida ha vinto premi in concorsi nazionali ed internazionali, e ha preso parte a importanti rassegne concertistiche quali il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Ravenna Festival, il Festival Monteverdi di Cremona, il Maggio Musicale Fiorentino, la rassegna Musica e poesia a San Maurizio organizzata dalla Società del Quartetto di Milano, collaborando con gruppi strumentali quali Accademia Bizantina, I Virtuosi italiani, Orchestra Barocca di Venezia, Ensemble Elyma, Ensemble La Risonanza, Orchestra Cantelli di Milano. Nel 2006 ha avviato la propria collaborazione con As.Li.Co e il Circuito Lirico Lombardo, del quale è stato nominato Maestro del Coro. In qualità di maestro del coro ha al proprio attivo oltre trenta titoli del repertorio operistico, dal primo barocco al Novecento storico. Dal 2010 collabora con il Festival della Valle d’Itria come docente e direttore di varie produzioni, tra cui spicca Il novello Giasone di Francesco Cavalli/Alessandro Stradella, prima rappresentazione mondiale in tempi moderni, con la regia di Juliette Deschamps; l’esecuzione è stata trasmessa in diretta da Radio 3.

Cinzia Forte, soprano

Soprano lirico di coloratura, è lodata dalla critica per l'eleganza del fraseggio e la presenza scenica. Apprezzata interprete belcantista, è presente sui car­telloni dei principali teatri italiani ed europei quali: il Teatro alla Scala, il San Carlo di Napoli, la Fenice, il Massimo di Palermo, il Regio di Torino, l'Opera di Roma, il Rossini Opera Festival, Covent Garden di Londra, il Concertgebouw di Amsterdam, il Liceu di Barcellona, l'Opernhaus di Zurigo, il Théatre des Champs-Elysées di Parigi, l'Opera Royal de Wallonie di Liegi, la Deutsche Oper di Berlino e il Teatro Real di Madrid. Ha collaborato con direttori tra cui C. Abbado, M. Benini, B. Campanella, R. Chailly, M.-W. Chung, D. Gatti, G. Gelmetti, R. Jacobs, J. Tate e registi quali G. Vick, J. Miller, L. Ronconi, P. Pizzi, F. Zeffirelli, D. Fo, E. Sagi, J. Savary, W. Decker, R. De Simone, M. Hampe, M. Martene. È stata un'applauditissima Violetta ne La traviata in scena all'Opera di Roma, e tra gli ultimi impegni ricordiamo: Le nozze di Figaro e Rigoletto al Teatro Real di Madrid; L'elisir d'amore e Carmen a Verona; Lo vedova allegra e Traviata al San Carlo; Traviata a Tei Aviv e al Comunale di Bologna; Don Pasquale a Firenze; La Traviata e Rigoletto a Liegi, dove più re­centemente ha debuttato in Le nozze di Figaro con successo di pubblico e critica. È tornata al Comunale di Bologna con Le nozze di Figaro, nella produzione firmata da M. Martene e diretta da M. Mariotti, e Traviata, sempre diretta da Mariotti con la regia di F. Ozpetek. 
Recentemen­te ha cantato lo Stabat Mater Rossini ad Aquileia e Lubiana, coi complessi del Teatro Verdi di Trieste diretta da G. Gelmetti; poi ha cantato Rigoletto al Carlo Felice di Genova diretta da F. Luisi, il Furioso all'Isola di San Domingo di Donizetti a Bergamo. Ha ottenuto grande successo per la sua Marzelline nel Fidelio a Liegi dove è tornata per interpretare La Gazzetta, in Orfeo ed Euridice a Trieste e Napoli; Bianca in Bianca e Falliero al Festival Rossini di Bad Wildbad; lo Stabat Mater di Rossini diretta da G. Gelmetti a Montecarlo.  Cinzia Forte si è esibita in recital in programmi esclusivi con Maurizio Baglini e Silvia Chiesa, interpreta i Péchés de vieillesse di Rossini in formazione con Marco Scalastra e Sandro Cappelletto in diverse città italiane tra cui Roma, Carpi, Como.

AGOSTINA SMIMMERO, mezzosoprano

Diplomata, con il massimo dei voti al conservatorio Pietro a Majella di Napoli, è vincitrice di importanti concorsi come il Montserrat Caballé 2012, il Rosa Ponselle e il Simone Alaimo. Debutta come Tancredi a Siviglia accanto a Mariella Devia e Gregory Kunde; altri ruoli: Santuzza in Cavalleria rusticana; Azucena in Trovatore al Regio di Torino, Oviedo e in diverse piazze in Spagna e Portogallo; La Baronessa di Champigny ne Il cappello di paglia di Firenze, a Firenze, con la direzione di Andrea Battistoni; Maddalena nel Rigoletto a Lisbona con la regia di Francesco Esposito; Mercedes nella Carmen, a Milano, diretta da Jader Bignamini; Fenena nel Nabucco, in tournée nel circuito marchigiano; Cavalleria rusticana a Palermo e in tournée in Italia; Il barbiere di Siviglia  in un allestimento del Teatro San Carlo di Napoli a Benevento. Più recentemente ha interpretato Un ballo in maschera per l’apertura della stagione al Regio di Parma; La campana sommersa di Respighi, Falstaff e Un ballo in maschera a Cagliari; Nabucco a Las Palmas; Suor Angelica al San Carlo di Napoli; Un ballo in maschera a Piacenza, Ravenna, Ferrara, Rennes e Nantes; La Gioconda a Piacenza, Modena e Reggio Emilia; Rigoletto a Taormina; è stata solista nella Nona sinfonia di Beethoven a Milano per i Pomeriggi Musicali e in un gala al Real di Madrid con estratti da Trovatore. Prossimi impegni prevedono: Cavalleria Rusticana e Pagliacci a Bologna e Gianni Schicchi a Como e in tournée.

Dario Russo, basso

Si laurea in Lingue e Letterature Straniere russa e tedesca. Nel 2008 è invitato a far parte dell’Opera Studio Nederland di Amsterdam e nello stesso anno vince le selezioni per il progetto Lirica Junior del Teatro Carlo Felice di Genova.
Grazie al bel timbro nobile di basso cantabile ed alle notevoli doti interpretative ha l’opportunità di cantare per prestigiose istituzioni teatrali nazionali e internazionali, tra cui Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Liceu di Barcelona, Regio di Torino, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Massimo di Palermo, Regio di Parma, Teatro dell’Opera di Roma, ABAO di Bilbao, Teatro Campoamor di Oviedo, Concertgebouw di Amsterdam, Bunka Kaj Kan di Tokyo, Aichi Geijutsu Gekijo di Nagoya, Royal Opera House Muscat in Oman, Aditorium Principe Felipe di Oviedo.
Sotto la guida di direttori come Fabio Luisi, Nello Santi, Donato Renzetti, Sebastian Weigle e di registi come Laurent Pelly, Robert Carsen, Claus Guth, Pier Luigi Pizzi, Gianni Amelio, Gabriele Lavia, Dario Russo debutta nei ruoli di Attila ( Attila), Zaccaria (Nabucco), Conte di Walter ( Luisa Miller), Enrico VIII ( Anna Bolena), Colline (Bohéme), Oroveso (Norma) , Banquo (Macbeth), Ramfis/Re (Aida), Raimondo (Lucia di Lammermoor), Padre guardiano (La forza del destino), Timur ( Turandot), Procida ( I vespri siciliani), Commendatore (Don Giovanni), Capulet (Romeo et Juliette), Lorenzo (I Capuleti e i Montecchi), Moser (I Masnadieri), Monterone (Rigoletto), Orosmane (Zaira), Zuniga (Carmen), Don Fernando (Fidelio), Hans Foltz (Die Meistersinger von Nuernberg), Wagner (Faust).
Dario Russo svolge inoltre un’intensa attività concertistica che spazia dalla musica da camera al repertorio sacro: Requiem di Verdi, Messa di Gloria di Puccini, Requiem di Mozart, Petite Messe Solennelle e Stabat Mater di Rossini, Stabat Mater di Dvorak, iCoronation Anthems di Händel, Die erste Walpurgisnacht di Mendelssohn, Colombo di Gomes.
Più recentemente ha preso parte alle produzione della Lucia di Lammemoor (Raimondo) alla New Isreali Opera di Tel Aviv e al Teatro San Carlo di Napoli e ha interpretato Colline ne La Boheme al Teatro Regio di Parma; Nabucco alle Terme di Caracalla.
Ha interpretato: Nabucco alle Terme di Caracalla; Trovatore a Oviedo; Requiem di Verdi a Malmö e a Milano con l’Orchestra e Coro Giuseppe Verdi; Rigoletto a Genova, Taormina e Tolone; Elisabetta al castello di Kenilworth per il Donizetti Opera Festival; I masnadieri e La sonnambula a Roma; Bohème a Singapore e in tour in Italia; Macbeth a Limoges, Reims e Massy; Requiem di Verdi.

Marco Ciaponi, tenore

MARCO CIAPONI, tenore Dopo il debutto come Rodolfo ne La Bohème inizia una brillante carriera che lo porta ad essere applaudito in Traviata (Alfredo) alla Deutsche Oper di Berlino; in Edmondo in Manon Lescaut e nella La Fanciulla del West (Trin) diretto da Riccardo Chailly alla Scala di Milano. Altri importanti aproduzioni a cui ha partecipato sono: L’Elisir d’Amore (Nemorino) a Lucca, Ravenna, Bari, Mantova; Don Giovanni (Don Ottavio) a Colonia e Trieste, diretto da Gianluigi Gelmetti, che lo ha inoltre scelto per Die Schöpfung di Haydn; Macbeth (Malcom) a Cagliari con la regia di Daniele Abbado e, nella prima versione del 1847, diretto da Fabio Biondi a Varsavia; Mosè in Egitto a Napoli, diretto da Stefano Montanari; Don Pasquale al Filarmonico di Verona; Rigoletto a Tolone; Così fan tutte e Saint Etienne, solo per citarne alcune. Attivo anche sul versante concertistico, ha interpretato: la Nona sinfonia di Beethoven a Bari, Cagliari diretto da Gérard Korsten e a Milano e Pavia con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da Donato Renzetti; Stabat Mater di Rossini a Varsavia, diretto da Stefano Montanari, e a Ravenna, diretto da Paolo Olmi, a Tokio e Padova; ha partecipato al concerto di gala per la riapertura del Teatro Apollo di Lecce, diretto da Gianluigi Gelmetti ed eseguito alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; ha interpretato la Messa in Mi bemolle maggiore al Regio di Torino diretto da Michele Mariotti. Marco Ciaponi è vincitore di importanti concorsi internazionali come l’Operalia di Placido Domingo, il Labò di Piacenza e il Voci Verdiane di Busseto.

venerdì 11 ottobre 2019

Enrique Mazzola, direttore d'orchestra

La Lyric Opera of Chicago ha nominato il dinamico direttore italiano Enrique Mazzola suo nuovo Direttore Musicale nel settembre del 2019.
Mazzola è il terzo musicista ad aver mai ricevuto quest’incarico, e succede a Sir Andrew Davis che, celebrando il ventesimo anniversario nella carica, completa la sua tenitura al Lyric nella stagione 2020-21. Consegnerà formalmente “la bacchetta” a Mazzola nella stagione lirica 2021/22
Come annunciato , mercoledì 12 settembre 201, dal suo Direttore Generale, Presidente e CEO Anthony Freud, sono in corso grandi cambiamenti alla Lyric Opera of Chicago. L’acclamato, e molto amato direttore musicale in carica, Sir Andrew Davis, pianifica di concludere la sua tenitura, lunga due decadi, alla fine della stagione 2020/21.
Il giovane direttore italiano Enrique Mazzola è stato nominato Direttore musicale designato, con effetto immediato, e diverrà Direttore musicale della Lyric Opera a partire dalla stagione 2021/22. Sir Davis proseguirà, assumendo le responsabilità sostanziali legate al suo ruolo, supervisionando la transizione. In questo lasso di tempo, Mazzola guarderà avanti prefigurando il suo nuovo ruolo nel prossimo capitolo dell’avventuroso iter di quest’istituzione iconica.
Mazzola e Davis hanno raggiunto Freud sul palcoscenico per l’annuncio, alla Lyric Opera House, dove Davis si prepara a dirigere il Barbiere di Siviglia ad apertura della 65° Stagione del teatro, il 28 settembre. Mazzola a sua volta inizierà a provare Luisa Miller, capolavoro del giovane Verdi, che debutterà sempre al Lyric il 12 ottobre.
Sono emozionato, sapendo che Enrique Mazzola ha accettato l’invito del Lyric a diventare direttore musicale” afferma Freud. “Ha accumulato una riguardevole esperienza internazionale, in questi anni, ed è terribilmente amato e rispettato dall’Orchestra e dal Coro della Lyric Opera. Sono certo che il nostro pubblico, e la cittadinanza di Chicago saranno catturati dalla sua professionalità, dalla sua personalità e dal suo fascino; così com’è già accaduto in occasione dei suoi primi ingaggi qui, negli anni passati. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare a stretto contatto con Enrique. La nostra partnership artistica, già avviata, sta rivelando così fruttuosa, gratificante ed estremamente piacevole”.
Internazionalmente riconosciuto come un campione del belcanto, oltre che conoscitore del repertorio francese, Enrique Mazzola è molto richiesto sia in ambito lirico che sinfonico. È Direttore ospite principale della Deutsche Oper Berlin, ed ha ricoperto la carica di direttore artistico e musicale dell’Orchestre National d’Île-de-France (ONDIF) in Paris, fino a poche settimane fa. Quale riconoscimento del suo significativo contributo alla vita musicale francese, è stato insignito dell’ordine dei Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres dal Governo francese, nell’ottobre 2018.
Il suo arrivo a Chicago segue il suo recente ritorno al Metropolitan Opera House di New York, per una produzione de La fille du régiment e una fitta serie d’impegni estivi in Austria. Ha diretto un “fenomenale, monumentale Rigoletto” (Opernmagazine, Germany) al Bregenz Festival e debuttato al Festival di Salisburgo in agosto, dirigendo i Wiener Philharmonker in un nuovo allestimento dell’Orphée aux enfers di Offenbach, per la regia di Barrie Kosky.
Dopo la Luisa Miller al Lyric dal 12 al 31 ottobre, la stagione 2019-2020 di Mazzola include il suo ritorno all’Opera di Zurigo (con Don Pasquale, nuova produzione), concerti al Musikverein e al Bregenz Festival, alla Deutsche Oper Berlin (con Le prophète e Dinorah di Meyerbeer), con l’Orchestre Symphonique de Québec, al Glyndebourne Festival Opera (L’elisir d’amore). Tra i futuri impegni, il ritorno sul podio della London Philharmonic, sia a Londra sia in tournée in Europa.
Otre alla sua intensa attività di direttore d’orchestra, Mazzola è il primo Ambasciatore internazionale del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, che promuove la cultura del Vino Nobile e la cultura del territorio vinicolo di Montepulciano in Italia e all’estero. Un territorio che Mazzola conosce bene, fin da quando era direttore artistico del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, borgo rinascimentale in provincia di Siena, Toscana, dal 1999 al 2003.
Il pubblico del Lyric ha potuto apprezzare l’abilità artistica di Mazzola in occasione della sua direzione di Lucia di Lammermoor nel 2016/17. Il Chicago Tribune ha lodato “il talentuoso giovane direttore Enrique Mazzola, un artista di primo piano in ambito belcantistico, che ha tenuto un impressionante debutto... Mazzola ha saputo supportare le line vocali con una direzione dai contorni definiti, raffinata, in grado di fondersi con i diversi registri vocali, ma anche di conferire tensione drammatica e senso di urgenza, quando necessario. Questo direttore è davvero una scoperta.” Il suo ritorno al Lyric per I Puritani ha inspirato simili, sentiti apprezzamenti, nel 2017/18.
Non vedo l’ora di iniziare la mia stretta collaborazione con sir.Anthony in questo nuovo ruolo, e di lavorare sia con lui, sia con Sir Andrew, come direttore musicale designato durante questo periodo di transizione” afferma Mazzola. “... mi ha fatto sentire parte della famiglia della Lyric Opera fin dall’inizio, e il nostro rapporto professionale è sempre stato caratterizzato da un eccezionale spirito di collaborazione.”
Mazzola racconta di aver provato “amore a prima vista” per la città di Chicago, dove si sente già a casa sua. Descrive il Lyric come “un teatro d’opera dove tutti gli artisti sono caldamente benvenuti, dove c’è tempo per provare a sufficienza, e per esprimere le proprie idee personali e artistiche. Ho trovato a Chicago un pubblico molto attento e preparato, un’orchestra e un coro fantastici e un’organizzazione meravigliosa”. Mazzola stabilirà a Chicago la sua residenza principale.

Beatrice Venezi, direttore d'orchestra

Pianista e compositrice nata nel 1990, è il Direttore d’Orchestra donna più giovane d’Europa e tra le poche donne al mondo ad avere ottenuto simili risultati in questa professione. Attualmente dirige la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, è Assistant Conductor della Prima Orchestra Nazionale in Armenia e Direttore Ospite Principale del Festival Puccini. Ha diretto opere e concerti in Italia, Svizzera, Germania, Austria, Armenia, Georgia, Portogallo, Libano, Bulgaria, Croazia, Ucraina e Giappone.
Il Corriere della Sera la segnala tra le 100 donne dell’anno 2016 e le 50 del 2017, che in tutto il mondo si sono distinte per la loro professionalità e sono state rivoluzionarie, resilienti, anticonformiste, pioniere, paladine di femminilità, creatività e risorse innovative. Nel 2018, Forbes la inserisce nell’elenco dei 100 giovani leader del futuro. Diversi i riconoscimenti ottenuti nel settore per la sua brillante e fulminante carriera, tra cui lo storico premio Scala d'Oro ricevuto nel 2017.
Il 18 ottobre 2019 è prevista l'uscita per Warner Music del suo primo album intitolato MY JOURNEY: dedicato al repertorio sinfonico pucciniano, registrato nel dicembre dello scorso anno al Teatro del Giglio di Lucca con l’Orchestra della Toscana.
Nota al pubblico per la sua presenza in tv e sui media Beatrice è in prima linea per veicolare un messaggio di innovazione rispetto al suo settore. Appassionata di musica a 360° crede nella possibilità di avvicinare un pubblico più giovane alla musica classica, per questo collabora con artisti rappresentativi di generi musicali diversi e si fa promotrice di eventi organizzati in contesti poco convenzionali per la musica classica, come il Puccini Day all’interno del Lucca Summer Festival 2018, noto festival rock.
La dimensione sociale della sua musica ha un importante messaggio di apertura e innovazione, grazie alla sua carriera nei maggiori teatri del mondo, anche in paesi molto conservatori. Attraverso il suo ruolo di Assistant Conductor della State Youth Orchestra of Armenia, Beatrice è stata la prima donna sul podio a ricevere l’apprezzamento del pubblico e la stima per il suo impegno per l’eradicazione di ogni discriminazione nei confronti delle donne. Collabora con diversi brand premium in Italia e all’estero come ambasciatrice del Made in Italy.

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Trio Kanon

Trio Kanon
Lena Yokoyama, violino
Alessandro Copia, violoncello
Diego Maccagnola, pianoforte

Il Trio Kanon (il nome, oltre ad avere assonanza con il Canone, è anche l’unione di due parole giapponesi: “Ka”, fiore e “On”, musica, quindi letteralmente “musica fiorente”) nasce nell’estate del 2012 dall’amicizia di tre musicisti che hanno deciso di condividere la loro passione per la musica da camera studiando sotto la guida del Trio di Parma (Alberto Miodini, Ivan Rabaglia, Enrico Bronzi), presso l’International Chamber Music Academy di Duino, fondata dal Trio di Trieste nel 1989.
Lena ed Alessandro provengono da un percorso di studio comune presso la prestigiosa Accademia per strumenti ad arco W. Stauffer di Cremona, essendosi perfezionati, rispettivamente, con il Maestri Salvatore Accardo e Rocco Filippini; Diego invece ha completato la sua formazione diplomandosi in pianoforte con Maria Grazia Bellocchio e in musica da camera con Rocco Filippini presso l’Accademia S. Cecilia di Roma.
Il Trio Kanon si è affermato a livello internazionale vincendo il 1° Premio, il Premio del Pubblico e Premio Speciale “Cerutti–Bresso” nell’International Chamber Music Competition di Pinerolo e Torino Città Metropolitana 2018. Precedentemente il trio si era aggiudicato il 2° Premio, con Primo non assegnato, nell’ OnStage International Chamber Music Competition 2017, il Premio Speciale della giuria nell’International Brahms Competition di Poertschache il 1° Premio e il Premio del Pubblico nel Rospigliosi Chamber Music Competition 2015. Nel 2014 è stato miglior gruppo nella Trondheim International Chamber Music Academy for Piano Trios e nel 2015 ha vinto il “Chamber Music Award” come miglior ensemble presso l’Internationale Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest, prestigioso riconoscimento patrocinato dall’Haydn Institute e dalla “University of music and performing arts” di Vienna.
Il Trio Kanon si è esibito in numerosi concerti: in Italia presso il Teatro La Fenice di Venezia, il Palazzo Gromo Losa di Biella, gli Studi Rai di Trieste, la Sala Casella dell’Accademia Filarmonica Romana, il Ridotto del Teatro Verdi di Trieste per la Società dei Concerti, il teatro Vittoria di Torino per l’Unione Musicale, la Cappella Paolina per i Concerti del Quirinale, il nuovo Auditorium “G. Arvedi” di Cremona, Palazzo Ducale e Palazzo Te a Mantova durante il Mantova Chamber Music Festival, all’estero in Inghilterra, Croazia, Austria, Norvegia, Cina, Stati Uniti e Giappone, riscuotendo ovunque successo di pubblico e di critica.
Nel febbraio 2015 il Trio è stato invitato come “gruppo in residence” a Snape Maltings (UK) per il prestigioso Festival “Aldeburgh Music 2015”, con due concerti per la stagione primaverile presso la Jubilee Hall. Nel 2019 è stato protagonista di una fortunata tournée in Giappone, con recital presso il Music Salon Amadeus di Kobe e la celebre Phoenix Hall di Osaka e culminata con il Triplo Concerto di Beethoven accompagnato dalla Sereno Chamber Orchestra presso l’Auditorium dell’Aqua Cultural Centerdi Toyonaka.
Ha inciso per la rivista Amadeus e per Movimento musiche di Beethoven e per Warner Italia musiche di Brahms e di Dvořák.

Chamber Orchestra of Europe - COE

La Chamber Orchestra of Europe (COE) è stata costituita nel 1981 da un gruppo di giovani musicisti noti come membri della European Union Youth Orchestra (oggi EUYO). La COE è attualmente costituita da circa sessanta membri che sono impegnati in carriere internazionali individuali come solisti o primi strumentisti di orchestre nelle rispettive nazioni, come membri di famosi gruppi di musica da camera, insegnanti o professori di musica.
Sin dal principio, l’identità della COE è stata forgiata dalle collaborazioni con eminenti direttori d’orchestra e solisti. In primis, è stato Claudio Abbado a rivestire il ruolo di mentore fondamentale durante i primi anni. Il Maestro ha diretto la COE in rappresentazioni di opere quali Il viaggio a Reims e Il barbiere di Siviglia di Rossini e Figaro e Don Giovanni di Mozart, dirigendo inoltre numerosi concerti di opere, in particolare, di Schubert e Brahms. Anche Nikolaus Harnoncourt ha avuto un’influenza basilare nell’evoluzione della COE tramite le interpretazioni e registrazioni di tutte le Sinfonie di Beethoven, oltre che con produzioni liriche in occasione dei festival di Salisburgo, Vienna e Styriarte.
Attualmente la COE collabora a stretto contatto con Bernard Haitink, Sir András Schiff e Yannick Nézet-Séguin, tutti membri onorari dell’Orchestra. La stagione 2018/2019 vede la COE esibirsi con alcuni dei più importanti direttori e solisti del mondo, fra cui Pierre-Laurent Aimard, Janine Jansen, Leonidas Kavakos, Sir Antonio Pappano, Anna Lucia Richter, Robin Ticciati e Nikolaj Szeps-Znaider.
La COE mantiene una stretta collaborazione con il Lucerne Festival e con tante delle principali istituzioni concertistiche europee, fra cui la Philharmonie di Colonia, la Philharmonie Luxembourg, la Philharmonie di Parigi, il Concertgebouw di Amsterdam e l’Alte Oper di Francoforte. In collaborazione con la Kronberg Academy, la COE diventerà la prima orchestra ‘residente’ di sempre al futuro Casals Forum di Kronberg nel 2021.
Con all’attivo una discografia di più di 250 incisioni, i CD della COE hanno vinto numerosi riconoscimenti internazionali, fra cui due ‘Grammy’ e tre Premi ‘Record of the Year’ da parte della rivista Gramophone. Le registrazioni più recenti includono ‘Visions of Prokofiev’ con Lisa Batiashvili, che ha vinto un Opus Klassik, ‘La Clemenza di Tito’ di Mozart, il ‘Concerto per Pianoforte N. 20’ di Mozart con Seong-Jin Cho, tutte opere dirette da Yannick Nézet-Séguin, e il ‘Concerto per Violoncello’ di Schumann con Gauier Capuçon e diretto da Bernard Haitink.
Nel 2009 è stata fondata la COE Academy, con l’obiettivo di dare a un selezionato gruppo di straordinari studenti la possibilità di studiare con i principali musicisti della COE e, soprattutto, di andare in tournée con l’Orchestra.
La COE è un’orchestra a carattere privato che riceve prezioso sostegno in particolare dalla Gatsby Charitable Foundation e da altri ‘Amici’, fra cui Dasha Shenkman, il Sir Siegmund Warburg’s Voluntary Settlement, il Rupert Hughes Will trust, l’Underwood Trust, il 35th Anniversary Friends e gli American Friends.

András Schiff, pianoforte, Direttore d’orchestra

Sir AndrAs Schiff è Nato a Budapest nel 1953, ha iniziato a studiare pianoforte a cinque anni con Elisabeth Vadász. Ha poi proseguito gli studi all’Accademia Liszt con Pál Kadosa, György Kurtág e Ferenc Rados e infine a Londra con George Malcolm.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. I più recenti sono la nomina a membro onorario del Beethoven-Haus di Bonn (2006), il secondo Premio Abbiati per l’esecuzione integrale delle Sonate di Beethoven (2007), il Royal Academy of Music Bach Prize della Kohn Foundation di Londra, la medaglia della Wigmore Hall di Londra (2008), il “Klavier-Festival Ruhr Preis” (2009) e la nomina a membro speciale del Balliol College di Oxford.
Ospite delle maggiori orchestre in tutto il mondo collabora con festival di primo piano quali Salisburgo, Vienna, Lucerna, Edimburgo e Feldkirch. Nel 1999 ha fondato una propria orchestra da camera, la “Cappella Andrea Barca” con la quale lavora, come con la Philharmonia Orchestra di Londra e la Chamber Orchestra of Europe, nel duplice ruolo di direttore e solista. Nel 1989 ha fondato il festival “Musiktage Mondsee” e, con Heinz Holliger nel 1995, i “Concerti di Pentecoste” di Ittingen in Svizzera. Dal 1998 anima a Vicenza una serie di concerti “Omaggio a Palladio” per la quale ha meritato nel 2003 “Il Palladio d’oro”. Dal 2004 al 2007 è stato “Artist in Residence” del Festival di Weimar. Nella stagione 2007/08 è stato pianista “in residence” dei Berliner Philharmoniker.
Tra le sue incisioni ricordiamo l’integrale dei concerti di Beethoven con la Staatskapelle di Dresda e Bernhard Haitink e quella dei concerti di Bartók con la Budapest Festival Orchestra e Ivan Fisher. Nel 1994 ha meritato il premio della Deutsche Schallplattenkritik.
Dal 2006 collabora con la casa editrice Henle al progetto di pubblicazione di tutti i Concerti per pianoforte di Mozart nella versione originale.
Tra i numerosi riconoscimenti attribuitigli si annoverano la Medaglia d’Oro della Fondazione Mozarteum (2012), il Cavalierato di Gran Croce dell’Ordine al merito di Germania (2012), la Medaglia d’oro della Royal Philharmonic Society (2013), il Cavalierato per i servizi resi alla musica (Regno Unito, 2014) e il Dottorato conferitogli dal Royal College of Music (2018).
Nel 2017 è stato pubblicato dalla casa editrice Bärenreiter-Henschel il suo libro intitolato “Music Comes from Silence”, dissertazioni e conversazioni con Martin Meyer.
Nel 2018 gli è stato conferito il ruolo di Associate Artist con la OAE, rimarcando il suo interesse per le esecuzioni su strumenti d’epoca.
Sir András Schiff collabora regolarmente anche con la Chamber Orchestra of Europe, la Budapest Festival Orchestra e l’Orchestra of the Age Enlightenment. 
È costante il suo supporto ai giovani talenti, principalmente attraverso il progetto “Building Bridges” che da opportunità di esibirsi a promettenti giovani musicisti. Sir András Schiff insegna presso le Accademie Barenboim-Said e Kronberg e tiene numerose master-class. È professore onorario alle Musikhochschulen di Budapest, Detmold e Monaco di Baviera.

Filarmonica della Scala

La Filarmonica della Scala viene fondata da Claudio Abbado e dai musicisti scaligeri nel 1982. Carlo Maria Giulini guida le prime tournée internazionali; Riccardo Muti, Direttore Principale dal 1987 al 2005, ne promuove la crescita artistica e ne fa un’ospite costante nelle più prestigiose sale da concerto internazionali. Da allora l’orchestra ha instaurato rapporti di collaborazione con i maggiori direttori tra i quali Leonard Bernstein, Giuseppe Sinopoli, Seiji Ozawa, Zubin Mehta, Esa-Pekka Salonen, Riccardo Chailly, Yuri Temirkanov, Daniele Gatti, Fabio Luisi, Gustavo Dudamel. Profonda è la collaborazione con Myung-Whun Chung e Daniel Harding. Daniel Barenboim, Direttore Musicale del Teatro dal 2006 al 2015, e Valery Gergiev, sono membri onorari, così come lo sono stati Georges Prêtre, Lorin Maazel, Wolfgang Sawallisch. Nel 2015 Riccardo Chailly ha assunto la carica di Direttore Principale.
La Filarmonica realizza la propria stagione di concerti ed è impegnata nella stagione sinfonica del Teatro alla Scala. Sono oltre 800 i concerti all’estero in tournée. Ha debuttato negli Stati Uniti con Riccardo Chailly nel 2007 e in Cina con Myung-Whun Chung nel 2008. È ospite regolare delle principali istituzioni concertistiche internazionali.
Da sette anni è protagonista del Concerto per Milano, il grande appuntamento sinfonico gratuito in Piazza Duomo, tra le iniziative Open Filarmonica nate per condividere la musica con un pubblico sempre più ampio, di cui fanno parte anche le Prove Aperte, il cui ricavato è devoluto in beneficenza ad associazioni non profit che operano nel sociale, e il progetto Sound, Music! dedicato ai bambini delle scuole primarie milanesi.
Particolare attenzione è rivolta al repertorio contemporaneo: la Filarmonica della Scala commissiona regolarmente nuovi brani ai compositori del nostro tempo.
Consistente la produzione discografica per Decca, Sony ed Emi. Da gennaio 2017 è disponibile il nuovo CD Decca diretto da Chailly che include Ouvertures, Preludi e Intermezzi di Opere che hanno avuto la “prima” al Teatro alla Scala. A giugno 2019 Decca ha pubblicato “The Fellini Album” diretto da Riccardo Chailly con le musiche da film di Nino Rota.
L’attività della Filarmonica della Scala non attinge a fondi pubblici ed è sostenuta da UniCredit, Main Partner istituzionale dell’Orchestra e dallo Sponsor Allianz.

Muhai Tang, direttore d'orchestra

Muhai Tang si è laureato nel dipartimento di composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio di musica di Shanghai. Direttore di fama internazionale, vincitore di un Grammy Award nel 2004 ha ricevuto uno Special Recognition Award nel 2017 ai Golden Opera Awards. Attualmente direttore principale della China National Symphony Orchestra e direttore artistico della Tianjin Opera House, della Harbin Symphony Orchestra e della Guangxi Symphony Orchestra, è un membro del Programma per Mille Elite istituito dal governo cinese.
La carriera internazionale di Muhai Tang ebbe inizio nel 1982, allorché fu scoperto da Herbert von Karajan che lo invitò a dirigere più volte i Berliner Philharmoniker.
Nato a Shanghai, figlio di uno dei più famosi registi di cinema, Tang ha studiato e si è diplomato in composizione e direzione d'orchestra presso l'Accademia Musicale della sua città. Si è poi perfezionato a Monaco di Baviera alla Muenchener Hochschule fuer Musik, e ha lavorato come assistente di von Karajan per due anni a Berlino.
È stato anche assistente di Seiji Ozawa al Tanglewood Music Centre di Boston, e ha ottenuto una borsa di studio presso la Wagner Gesellschaft al Festival di Bayreuth.
Dopo il debutto con i Berliner Philharmoniker,la carriera internazionale di Muhai Tang è cresciuta rapidamente e da allora ha diretto le principali orchestre del mondo tra cui la London Philharmonic, l'Orchestre National de France, la Leipzig Gewandhaus Orchestre, la Dresden Staatskapelle, la San Francisco Symphony, la St Petersburg Philharmonic e la Israel Philharmonic.
Per molti anni ha ricoperto il ruolo di Direttore Musicale e Direttore Principale di molte orchestre: la Gulbenkian Orchestra di Lisbona, la Queensland Symphony Orchestra in Australia, la Royal Flanders Philharmonic in Belgio, la National Symphony Orchestra in Cina. Attualmente è il direttore stabile della Finnish National Opera.
In Europa ha diretto moltissime orchestre, dalla Germania alla Finlandia, dalla Norvegia alla Svezia alla Svizzera alla Francia alla Spagna alla Gran Bretagna, e in Italia diretto l'Orchestra di Santa Cecilia a Roma, le orchestre dei Teatri Comunali di Bologna e Firenze, l'Orchestra della Rai di Torino e all'Arena di Verona.
Ha diretto in Nord America a Cincinnati, Huston, Montreal e Vancouver; in Australia a Melbourne e molte orchestre in Asia.
Fra i tanti famosi solisti che hanno suonato con lui da ricordare Pierre Fournier, Mstislav Rostropovich, Yehudi Menuhin, Itzak Perlman, Anne Sophie Mutter, Jean Pierre Rampal, Martha Argerich.
Dal padre, grande regista, Muhai Tang ha ereditato una grande affinità e passione per tutte le espressioni di arte drammatica e scenica. In anni più recenti è cresciuto in lui l'interesse per l'opera lirica, e ciò ha costituito una parte importante nella sua carriera internazionale. Ha portato in tournée la China National Opera al Savonlinna Summer Festival e ha diretto la Traviata al Festival di Hong Kong, Fidelio a Lisbona,Eugene Onieghin a Essen, ha diretto alla Staatsoper di Amburgo, alla Royal Opera House di Stoccolma e alla Central Opera di Pechino Don Giovanni, Tosca, Turandot, Madama Butterfly, Carmen, Cavalleria Rusticana, e molto altro ancora.
Nonostante il suo intenso lavoro internazionale, Tang torna spesso in Cina dove dirige tutte le maggiori orchestre. Per ben due volte ha già portato la Youth Orchestra of China in tour in Europa.
Nel 1997 ha diretto il concerto di Gala con la Chinese Philharmonic Orchestra per celebrare la riunificazione di Hong Kong alla Cina. Nel 1999 ha portato la prima opera di Wagner in Cina, L'Olandese Volante, una coproduzione tra il Gran Teatro di Shanghai e l'Opera di Dusseldorf. Ha diretto e portato in Europa molte prime esecuzioni di opere di compositori cinesi contemporanei.
Nel 2014, tra inciso l’Otello di Rossini e Le Comte Ory con Cecilia Bartoli alla Opernhaus Zürich, entrambi distribuiti universalmente da Decca Records. Nel 2015, ha diretto la Belgrade Philharmonic Orchestra alla Carnegie Hall di New York, in occasione dell’evento che ha segnato il disgelo delle relazioni tra la Serbia e gli USA. Nel 2016 e 2017, ha diretto la Shenzhen Symphony Orchestra e la Beijing Symphony Orchestra in un tour nel Nord America, tenendo un accalmato concerto di apertura del Chinese Spring Festival al Kennedy Center di Washington, e tenuto una serie di concerti in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dalla fondazione del Canada al National Art Center di Ottawa, accolti con grande clamore dal mondo culturale e politico.
Dal 2018, è il direttore artistico della Guangxi Symphony Orchestra. Nel 2019, su invito del governo malaysiano, ha diretto l’orchestra in occasione del 45° anniversario dell’istituzione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Malaysia. Nello stesso anno, su invito del Salzburg Art Festival, ha diretto la Harbin Symphony Orchestra, quale prima orchestra sinfonica cinese invitata, diretto al SALZBURG FESTIVAL Fest zur Festspieleröffnung e in occasione delle commemorazioni nel 30° anniversario della morte del suo maestro, Herbert von Karajan.
Specializzato nell’interpretazione della nuova musica, ha diretto prime esecuzioni di Cai Wenji, The Story of the Stone e Marco Polo nelle città di Guangzhou, Quanzhou, Milano e Genova.
Per il suo straordinario contributo alla musica universale, è stato ricevuto dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel e da altri capi di stato internazionali. Nel 2019, è stato invitato a dirigere il tema portante della colonna sonora inaugurale del Asian Cultural Carniva, con la presentazione del Presidente cinese Xi Jinping e alla presenza di molti altri leader mondiali.