mercoledì 29 dicembre 2021

Bianca Maria Garavelli, scrittrice, esperta dantesca

Vigevano, 29 dicembre 2021
Nella notte è scomparsa la scrittrice Bianca Garavelli. Esponente di spicco della cultura di Vigevano, ha collaborato alla ideazione e creazione di numerosi eventi culturali e non solo in ambito letterario. E' stata una delle prime sostenitrici della creazione del Premio dedicato a Lucio Mastronardi. Ha collaborato per anni con l'associazione IL CIRCOLO. Si è affermata in tutta Italia come profonda conoscitrice dell'opera di Dante Alighieri che ha documentato nella sua vasta opera a stampa.
Anche recentemente, nonostante la malattia contro la quale stava lottando, non ha rinunciato alla presenza in manifestazioni letterarie dove poteva collegarsi dalla sua abitazione con le odierne tecnologie.
La sua scomparsa impoverisce ulteriormente la cultura della Città di Vigevano che tra pandemia e altre patologie ha perso negli ultimi anni un gran numero di esponenti.

Bianca Garavelli è nata a Vigevano il 23 agosto 1958, ma per metà è mantovana, grazie alla mamma. Ha studiato Dante con Maria Corti, all'Università di Pavia. È autrice di alcuni romanzi (il più recente è Le terzine perdute di Dante, seconda edizione Rizzoli BUR 2021) scrive su "Avvenire", legge Dante in pubblico e lo interpreta in commenti alla Commedia (Bompiani per la Scuola) e saggi. Ha collaborato come assegnista di ricerca fino al 2015 al Dipartimento di Italianistica e Comparatistica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, di cui è Dottore di Ricerca.
Esordisce con la raccolta di poesie L’insonnia beata (Edizioni del Laboratorio, Modena, 1988, con la prefazione di Antonio Porta); nel 1990 pubblica il suo primo romanzo L’amico di Arianna (Alfredo Guida) a cui segue nel 1999 il romanzo per ragazzi Il mistero di Gatta Bianca(Laterza, Bari, seconda edizione 2000). Nel 1996 pubblica per Bompiani (Milano) i due volumi antologici Leggere la poesia dell’Ottocento e Leggere la poesia del Novecento.
Nella foto Bianca Garavelli con Mario Mainino alla 1a edizione del Premio Mastronardi

Nel 2001 esce sempre per Bompiani l'edizione rinnovata del suo commento all'Inferno di Dante (prima edizione 1993, con la supervisione di Maria Corti), e il volume di Canti scelti della Commedia; nel 2002 i commenti al Purgatorio e al Paradiso. Nel 2006, in gennaio, sempre da Bompiani esce l'edizione di tutti i canti in volume unico (Editio Minor); in settembre La Divina Commedia. Canti scelti nella collana "Pillole" della BUR Rizzoli. Cura per le Edizioni Medusa (Milano) i volumi di Ètienne Gilson Dante e Beatrice (2004 - edizione rinnovata 2015, terza edizione con nuova Prefazione 2020) e La scuola delle Muse (2007); cura e traduce dal francese antico Il Dibattito sul Romanzo della Rosa di Christine de Pizan, Jean Gerson e Jean de Montreuil (2006), e il Libro della pace sempre dell'autrice italo-francese quattrocentesca Christine de Pizan (2007). Tra il 1997 e il 2000 cura la collana "I Grandi Classici della Poesia" Fabbri, che esce nelle edicole, con i classici presentati da poeti contemporanei.
Negli anni Duemila la sua attività narrativa si intensifica: con i romanzi Beatrice (Moretti & Vitali, Bergamo 2002), Il passo della dea (Passigli, Firenze 2005) e Amore a Cape Town (Avagliano, Roma 2006), con il quale si è aggiudicata l'edizione 2007 del Premio "Angeli nel cielo del Cilento". A fine 2010 ha pubblicato Nelle pagine dell'anima, (Moretti & Vitali). Nel 2013 pubblica per Ladolfi Editore il libro di racconti L'oscurità degli angeli (Premio letterario "Città di Fabriano" edizione 2013). Nel novembre 2014 esce in edizione rinnovata, per Emma Books, in formato e-book, il romanzo Il passo della dea, in occasione del decennale della riapertura del Teatro alla Scala. A marzo 2020 pubblica un nuovo romanzo con l’editore Ladolfi, Il dono della tigre.
A ottobre 2012 pubblica con Baldini & Castoldi il thriller dantesco Le terzine perdute di Dante (Premio "Accademia Res Aulica" 2013). In seguito al fallimento della casa editrice Baldini Castoldi Dalai, il 28 maggio 2015, in occasione dei 750 anni dalla nascita dell'Alighieri, Le terzine perdute di Dante esce in edizione rinnovata nella collana "best" di BUR Rizzoli (Premio Prata 2016). Nell’aprile 2021 il romanzo esce in seconda edizione nella collana Narrativa Rizzoli BUR, con una nuova copertina, in omaggio all’importantissimo anniversario #Dante700: nel 2021 Dante ha lasciato questo mondo da sette secoli. Nello stesso anno, in gennaio, esce il suo nuovo commento al Purgatorio, per la collana “I Grandi Classici” BUR; a settembre 2021 esce il suo saggio, che percorre i grandi temi dell’opera del Poeta, Dante così lontano così vicino per l’editore Giunti. Sempre nel 2021 ha contribuito, con la consulenza dantesca e i testi, alla App Inferno5.com, voluto per le celebrazioni di “Dante nel mondo” dal Ministero degli Affari Esteri e Collaborazione Internazionale, presentato ufficialmente a marzo dal ministro Di Maio; la app offre la possibilità di approfondire con immagini, video e testi i personaggi e i contenuti del Canto V dell’Inferno e in molti Istituti Italiani di Cultura del mondo è fruibile in speciali stanze con effetti di realtà aumentata.
Collabora al quotidiano "Avvenire". Ha collaborato alla rivista di ricerca transdisciplinare "Poesia e spiritualità", al sito "Treccani scuola", e a "Testo", rivista di teoria e storia della letteratura e della critica, diretta da Pierantonio Frare; al mensile "Letture", con la rubrica sui Tascabili, dal 2006 al 2009, anno in cui la vita della rivista è terminata; ha collaborato al periodico "Stilos" dal 2002 al 2010. Nel 2011 ha collaborato al bimestrale di cultura e spettacolo "Happiness", dove ha curato la rubrica delle interviste "impossibili". È nella giuria del Premio di poesia "Metauro", di cui è Presidente il poeta e scrittore Umberto Piersanti. Ha fatto parte della Giuria dei Premi "La balena di ghiaccio", "Massarosa", e dal 2003 al 2008 del Premio "Senigallia spiaggia di velluto". Dal 2012 è direttore artistico del Premio La Provincia in Giallo, organizzato dal Rotary Club Cairoli; dal 2019 si affianca al premio principale quello in memoria del compianto Giuseppe Lippi, membro fondamentale della Giuria, scomparso improvvisamente nel 2018.
Dal 2012 è fra gli autori rappresentati dall’agenzia letteraria milanese Grandi & Associati.
Ultima versione presente sul suo sito: https://www.biancagaravelli.it/biografia.php 

giovedì 9 dicembre 2021

Giuseppe Zecchillo, baritono

GIUSEPPE ZECCHILLO, note biografiche

Giuseppe Zecchillo (San Paolo del Brasile, 18 dicembre 1929 – Milano, 23 novembre 2011). Ha conseguito due diplomi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano (Pianoforte e Canto, sotto la guida del Maestro Aureliano Pertile), cui ha fatto seguito il corso di perfezionamento presso l'Accademia Chigiana di Siena.
La sua carriera - iniziata nel 1955 – lo porta a cantare, nell’arco di quasi un cinquantennio, nei teatri più importanti del mondo, primo fra tutti la Scala di Milano, diventata nel corso degli anni – come lui stesso amava ricordare – la sua “seconda casa”. Sulla scena scaligera interpreta, con successo di pubblico e di critica, opere classiche, settecentesche e d'avanguardia. 
Zecchillo, che ha al suo attivo un repertorio vastissimo di qualcosa come 220 opere - da Monteverdi ai contemporanei - è stato premiato con l'Oscar della critica a Cortina nel 1963: riconoscimento che, in precedenza, era stato conferito solo a Franco Corelli, Renata Tebaldi e Maria Callas.
Le sue preferenze vanno comunque ai personaggi moderni, che gli consentono di esprimere al meglio la sua originale e schietta personalità: l’attualità storico-culturale degli stessi e delle relative ambientazioni gli permettono infatti di cantare secondo le proprie personali aspirazione e inclinazione e di padroneggiare la scena con pieno convincimento. 
Fondatore dello SNAAL (Sindacato Nazionale Autonomo Cantanti Lirici), si impegna incondizionatamente nella soluzione delle crisi che il teatro lirico ciclicamente è andato attraversando. Parallelamente alla produzione artistica, il suo obiettivo è sempre quello della diffusione trasversale della cultura musicale a tutti i livelli sociali, per un teatro lirico veramente popolare, nonchè per una ristrutturazione della politica teatrale in Italia, in vista della formazione del teatro lirico di Stato. 

Zecchillo è autore di due libri sulla problematica dell'impegno sociale dell'artista lirico, nei suoi rapporti fra cultura e teatro.
Noti sono i suoi saggi sull'arte, pubblicati da varie testate giornalistiche, specializzate e no. Profondo conoscitore delle arti figurative, svolge un’ampia attività nella comunicazione, presentazione, promozione dei profili dei pittori contemporanei e delle loro opere.
“Storico” sindaco dell'Associazione "Città di Brera" - quartiere degli artisti di Milano dove Zecchillo abita in via Fiori Chiari 16 - porta avanti per tutta la vita un progetto alternativo e costruttivo sul centralissimo quartiere milanese, che subisce proprio in quegli anni una trasformazione radicale. 
Zecchillo è l’unico baritono sulla scena mondiale che ha cantato con tutti i più grandi tenori del suo periodo: Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Franco Corelli, Luciano Pavarotti, José Carreras, Placido Domingo.
In occasione del decennale della morte, il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano gli ha dedicato un Premio di Canto, vinto dal soprano Federica Cervasio.