Thomas Köner è una figura di spicco nei settori della musica contemporanea, dell'arte techno e multimediale, attivo come compositore e nel campo delle arti visive, dell'installazione e della produzione musicale. Da più di tre decenni il suo lavoro è stato riconosciuto a livello internazionale e si è esibito in tutte le aree della sua attività artistica, ricevendo premi come Golden Nica Ars Electronica (Linz), Premio Transmediale (Berlino), Miglior giovane artista a ARCO (Madrid) e molti altri.
Alcune suo sonorizzazioni di film muti sono state commissionate da importanti istituzioni ed eseguite in spazi come l'Auditorium du Musée du Louvre, il Musée d'Orsay, il Centre Pompidou e altre istituzioni. Allo stesso modo, ha creato installazioni per diverse situazioni, ad esempio ISEA International Symposium on Electronic Art, Museo Nacional de Bellas Artes Santiago del Cile, per citarne alcuni. Le sue opere fanno parte delle collezioni di importanti musei come il museo nazionale d'arte moderna, il Centre Pompidou Paris, il museo d'arte contemporanea di Montréal.
Thomas Köner continua la sua stretta relazione con l'arte del suono creando opere radiofoniche per la Radio nazionale in Germania e in Francia (Deutschlandradio Kultur, WDR Studio Akustische Kunst, Radio France), lavorando anche come esecutore e compositore e produttore. Le sue composizioni musicali degli anni '90, compresi gli album Permafrost, Nunatak e Teimo, sono stati considerati pionieri nel campo dell'elettronica minima e sono ancora in stampa (etichetta di tipo). Il suo album attuale Novaya Zemlya è stato rilasciato da Touch. Le acclamate abilità di produzione di Köner con il suo duo Porter Ricks, il cui album Biokinetics è considerato "un classico del suono tecnico", ha portato a commissioni remix per un a.o. Nails Inch Nails di Trent Reznor.
Le sue prestazioni e installazioni sono le meditazioni audiovisive che esplorano la nostra nozione di tempo, memoria e posizione. Invitano il pubblico a godere di impressioni di profondità, distanza e scomparsa, e di comprendere le qualità dello spazio attorno ai nostri limiti di percezione.
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