Attore
e artista versatile è nato a Vicenza da famiglia toscana, figlio d’arte,
avviato fin da bambino allo studio di pianoforte e recitazione, si è diplomato
all’Accademia Filodrammatici di Milano nel 1980 sotto la guida di Ernesto Calindri.
Diretto,
tra gli altri da Sandro Sequi, Nanni Loy, Federico Fellini, Guido De
Monticelli, Lamberto Puggelli,
Gigi Proietti, Luca Ronconi, nel suo percorso
artistico, prevalentemente teatrale, ha affrontato testi di autori classici e
contemporanei, da William Shakespeare a Giovanni Testori, da Sofocle o Euripide
a Vittorio Alfieri, D’Annunzio,
Mario Luzi o Vincenzo Cerami. Ha lavorato al fianco di attori come
Ottavia Piccolo, Eros Pagni, Paola Mannoni, Ugo Pagliai, Paola Gassmann, Franca
Nuti, Massimo Popolizio, Franco Branciaroli, Laura Marinoni, Gigi Proietti,
Valentina Cortese.
Intensa la sua
attività radiofonica di prosa, in
collaborazione con la RAI e la Radio
della Svizzera italiana.
Studioso del
verso e della parola, ha affrontato,
spesso in collaborazione con Alessandro
Quasimodo, letture di diversi autori, da Dante o Leopardi a Pasolini o
Luzi; è stato più volte voce recitante in concerti di Melologhi, con Ettore Borri al pianoforte o con orchestra
(“Werther” di Gaetano Pugnani, “Mozart” di Reynaldo
Hahn), approdando più
recentemente alla canzone francese d’autore.
Ha scritto e
presentato con ottimo successo, diretto da Filippo Crivelli, “Boum!
Je chante Trenet!”,
uno spettacolo - omaggio al grande poeta
della canzone francese, di cui ha riproposto in lingua originale alcune tra
le più celebri canzoni (CD Map 2003 e
libro con testo italiano a fronte, Nicolodi editore 2003).
E’ ideatore e interprete di “Prévert mon ami, mosaico di canzoni poesie collages cinema
pensieri” uno spettacolo con testi e canzoni di Jacques Prévert, con
Alessandro Sironi al pianoforte, diretto ancora da Filippo Crivelli (CD Stradivarius 2008). E ancora con la regia di Crivelli, ha dato voce ad Arrigo Boito e
Gabriele D’Annunzio in un “Carteggio indefinito” con Eleonora Duse -
protagonista Valentina Cortese - dal titolo “Dolce creatura crudele”.
Per il
150° dell’Unità d’Italia, ha scritto e interpretato “Grazie Mille alla ricerca di una giovine Bella Italia
perduta” per l’Università popolare di Monza.
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