sabato 21 settembre 2013

Rohan de Saram, violoncello

Nato nel Regno Unito, originario dello Sri Lanka in cui trascorre l'infanzia, Rohan de Saram studia violoncello in Italia dall'età di 11 anni con Gaspar Cassadó a Firenze e all'Accademia Chigiana di Siena. A 16 anni vince il premio Suggia, che gli permette di studiare a Londra con John Barbirolli e a Porto Rico con Pablo Casals. Quest'ultimo ha detto di lui: "Pochi della sua generazione hanno un simile talento".
Come solista ha suonato con le più importanti orchestre in Europa, Asia, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Stati Uniti e nell'ex Unione Sovietica, nonché con i principali direttori d'orchestra del mondo tra cui John Barbirolli, Adrian Boult, Colin Davis, Zubin Mehta, Seiji Ozawa e Malcolm Sargent. 
Per molti anni è violoncellista dell'Arditti Quartet, con il quale vince il premio Siemens per la carriera musicale e un premio Grammy per la loro registrazione di opere di Elliott Carter, tra cui la Sonata per violoncello e pianoforte e Figment per violoncello solo.
Dopo aver lasciato l'Arditti Quartet nel novembre 2005, Rohan de Saram collabora con numerosi artisti, compositori e amici in tutto il mondo, congiungendo diversi tipi di musica: orientale e occidentale, classica e contemporanea, composta e improvvisata. A seguito della prima britannica dell'opera di Berio Il ritorno degli Snovidenia per violoncello e orchestra, il compositore gli scrive: "il tuo suono, la tua intonazione perfetta, il tuo fraseggio e arte dell'arco fanno di ogni tua esecuzione un capolavoro". Più tardi, Berio compone per lui la Sequenza XIV, che incorpora in modo inedito i ritmi del tamburo di Kandy, strumento tradizionale dello Sri Lanka che il violoncellista suona sin dall'infanzia. Di recente pubblicazione sono le Conversations tra Rohan de Saram e Joachim Steinheuer: il libro, descritto come "la scoperta di un tesoro di gioielli musicali", è edito da Wolke Verlag (wolke@wolke-verlag.de) e disponibile anche su Amazon.

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