giovedì 17 gennaio 2013

PIER LUIGI PIZZI, scenografo, regista


Inizia l’attività di scenografo nel 1951. Nel 1977 debutta come regista con Don Giovanni di Mozart, protagonista Ruggero Raimondi, al Teatro Regio di Torino. Presente, da oltre cinquanta anni, nei più importanti teatri e festival del mondo, ottiene prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui la Legion d’Honneur, il titolo di Officier des Arts et des Lettres in Francia, di Grand’Ufficiale al merito della Repubblica Italiana e nel 2006 di Commandeur de l’Ordre du Mérite Culturel, nel Principato di Monaco. Inaugura il Wortham Center di Houston nel 1987 con Aida e l’Opéra Bastille di Parigi nel 1990 con Les Troyens di Berlioz. Dal 1982 partecipa regolarmente al Rossini Opera Festival di Pesaro, facendo rivivere sulla scena il repertorio rossiniano meno conosciuto, da Tancredi a La pietra del paragone. Nel 2000 riceve il suo settimo Premio Abbiati, per il miglior spettacolo lirico dell’anno, Death in Venice di Britten, al Teatro Carlo Felice di Genova e più tardi al Teatro Comunale di Firenze. Con Idomeneo di Mozart riapre il Teatro delle Muse di Ancona, dove poi mette in scena Elegy for young Lovers di Henze, che riceve un altro premio Abbiati, e più recentemente Neues vom Tage di Hindemith. Porta in scena Thaïs di Massenet, Le domino noir di Auber e Les pêcheurs de perles di Bizet al Teatro Malibran e Maometto II di Rossini, Il crociato in Egitto di Meyerbeer alla Fenice di Venezia, Rinaldo di Händel al Teatro alla Scala, La traviata di Verdi e A Midsummer Night’s Dream di Britten al Teatro Real di Madrid, Un ballo in maschera di Verdi in una nuova rivoluzionaria produzione a Piacenza-Expo, riproposta al Teatro Massimo di Palermo, Semiramide di Rossini a Roma, Il viaggio a Reims ancora di Rossini per la riapertura dell’Opera di Montecarlo, ed Europa riconosciuta di Salieri per l’inaugurazione, nel dicembre 2004, del Teatro alla Scala, dove cura anche il progetto di ristrutturazione del Museo teatrale. Si dedica, inoltre, all’allestimento di importanti esposizioni d’arte. Nel 2004, all’Arena Sferisterio di Macerata firma la regia de Les contes d’Hoffman di Offenbach, e nel 2005 Andrea Chénier di Giordano, mentre al Teatro Lauro Rossi di Macerata porta Les mamelles de Tirésias di Poulenc e Le bel indifférent di Tutino.

Nel maggio 2008 inizia al Teatro Real di Madrid una nuova produzione di Orfeo di Monteverdi in collaborazione con William Christie et Les Arts Florissants. A questa fa seguito nel 2009 Il ritorno di Ulisse in patria mentre L’incoronazione di Poppea ha luogo nel maggio 2010 a completamento del trittico monteverdiano. Negli ultimi anni mette in scena, tra l’altro, Die lustige Witwe di Franz Lehar al Teatro alla Scala di Milano, Der Vampyr di Marschner al Teatro Comunale di Bologna, Die tote Stadt di Korngold al Teatro la Fenice di Venezia e al Teatro Massimo di Palermo, Il Principe della Gioventù di Ritz Ortolani al Teatro la Fenice di Venezia e al Teatro degli Arcimboldi di Milano, Mozart di Sasha Guitry con musiche di Reynaldo Hahn al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Tra gli impegni più recenti, The Turn of the Screw di Britten al Teatro la Fenice, Don Giovanni al Festival Mozart de La Coruña e al Teatro delle Muse di Ancona, Powder Her Face di Adès a Lugo, a Bologna e Venezia, Un giorno di regno di Verdi a Parma. Dal 2006 è direttore artistico dello Sferisterio Opera Festival di Macerata fino al 2011. Ha svolto una programmazione di alto profilo culturale, iniziata con Die Zauberflöte fino a Così fan tutte e Un ballo in maschera. Nello scorso gennaio ha completato alle Muse di Ancona la trilogia Mozart/Da Ponte con Le nozze di Figaro. Numerosissime le sue presenze al Teatro dell’Opera di Roma, iniziate nel 1968 con I due Foscari di Verdi a Semiramide di Rossini, passando per Macbeth, Alcesti di Gluck, Faust, Mosè in Egitto, Parisina di Mascagni, I diavoli di Loudun, La battaglia di Legnano, Il flauto magico, Attila e La Gioconda.

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