All’inizio degli anni anni ottanta a Brescia il principale momento di incontro per le band esordienti e il concorso Deskomusic ed e proprio qui che prendono forma i Precious Time. Omar Pedrini oltre ad essere il chitarrista e leader e autore dei testi e delle musiche. La formazione degli albori vede lui, Francesco Renga voce, Diego Galeri batteria, Enrico Ghedi tastiere e Pietro Paolo Pettenadu al basso che in un secondo momento sara sostituito da Davide Cavallaro.
La vittoria nel Deskomusic nel 1986 apre al gruppo le porte della sala di registrazione: il loro primo singolo sara intitolato "Signor no", un brano dal contenuto fortemente antimilitarista dedicato ad Amnesty International. La particolarita di proporre materiale rock scritto e interpretato in italiano porta una certa fama alla band e il loro nome inizia a girare fra gli addetti ai lavori, ma il successo e ancora lontano. Nel 1987 matura la scelta di cambiare il nome in Timoria, termine derivato dal greco (τιμωρια), che puo significare punizione ma anche vendetta. E proprio il desiderio di rivalsa, soprattutto nei confronti di chi li ha sempre giudicati dei perditempo, a spingerli alla scelta del nome definitivo. Sempre nel 1987 partecipano a un altro concorso, stavolta piu prestigioso, il Rock Targato Italia dove vincono un provino con la Polygram. E un anno ricco di soddisfazioni per il gruppo che inizia a esibirsi dal vivo con grande frequenza, finendo per totalizzare circa 30 mila presenze ai propri concerti estivi. Nell'ottobre del 1988 presentano il mini-LP "Macchine e dollari". La Polygram attende riscontri di critica da questo disco per capire se sfruttare o no l’opzione per la realizzazione di un vero e proprio album. La formazione del gruppo non e ancora quella definitiva: Enrico Ghedi e impegnato a singhiozzo a causa del servizio militare e manca Carlo Alberto "Illorca" Pellegrini che arrivera nel gruppo l'anno dopo subentrando a Davide Cavallaro. La formazione definitiva debutta il 13 giugno a Firenze in un concerto di solidarieta dedicato agli studenti di piazza Tienanmen. Dopo la pubblicazione di alcuni singoli e mini-LP arriva finalmente nell’aprile del 1990 il primo album "Colori che esplodono" che vede alla produzione Gianni Maroccolo, in passato bassista dei Litfiba. Il titolo dell'album e un chiaro omaggio di Omar Pedrini ai grandi artisti del passato come Van Gogh che hanno esaltato lo stretto legame tra le varie espressioni artistiche. Dall'album viene estratto il singolo Milano (non e l'America) di cui viene realizzato il primo videoclip corredato da immagini inedite di Wim Wenders che ottiene una buona rotazione su Videomusic. Il gruppo riparte per un tour che tocca 35 citta italiane e li porta ad esibirsi a Parigi il 21 giugno per l'annuale festa della musica. Il tour va avanti fino alla fine degli anni novanta. Nei ritagli di tempo, Omar Pedrini abbozza i brani da inserire nel nuovo disco, progettato per la primavera del 1991. Il 1991 inizia con un'insolita quanto coraggiosa partecipazione al Festival di Sanremo voluta dal loro manager. I Timoria si presentano con "L'uomo che ride" nella categoria nuove proposte. L’apparizione al Festival e davvero veloce dato che vengono eliminati gia nel corso della prima serata. Nonostante cio, i Timoria smuovono qualcosa tra gli addetti ai lavori, tanto che i giornalisti decidono su due piedi di istituire un premio della critica riservato alle nuove proposte e lo assegnano subito al gruppo. Il premio della critica per le nuove proposte e tuttora previsto al Festival e riservato a quel brano che piu di altri avra messo in luce testi, musiche o contenuti originali e innovativi. "L'uomo che ride" viene inserita nel secondo album del gruppo, "Ritmo e dolore", che esce nel marzo dello stesso anno e vede nuovamente Gianni Maroccolo alla produzione. Contrariamente a quanto il gruppo si attende, la critica non usa toni trionfalistici come per il precedente lavoro, ma e comunque interessata al disco. In questo periodo comincia a girare la voce di un probabile scioglimento del gruppo che pero non avviene. All’inizio del 1992 i Timoria cambiano manager, e subentra Angelo Carrara, famoso in quel periodo per la sua collaborazione con Luciano Ligabue. Nel maggio dello stesso anno viene pubblicato "Storie per vivere", un disco molto sentito dalla band, figlio del periodo di crisi, anche se i membri non sono particolarmente contenti del risultato finale, visto che Carrara preferisce mettere in risalto la voce del cantante Francesco Renga piuttosto che il suono degli strumenti. Il disco non decolla e il gruppo sembra aver perso la voglia di suonare, cosi Carrara decide di far ripubblicare Storie per vivere con l'aggiunta di una canzone firmata dal suo pupillo Ligabue, "Male non fara". Ligabue stesso, rimasto particolarmente colpito dalle abilita del quintetto di Brescia, decide di portarlo con lui come gruppo spalla nel suo Lambrusco, coltelli, rose & popcorn Tour. L’entusiasmo rientra nelle vene dei Timoria, che si danno una scadenza: il prossimo disco deve essere quello definitivo, il migliore, quello del salto di qualita, altrimenti si chiude bottega. Nel 1993, dopo aver lavorato incessantemente, esce "Viaggio senza vento", una sorta di rinascita per il gruppo bresciano. Il lavoro viene da loro ritenuto il migliore, grazie alla sua importante forma di concept album (il disco tenta di seguire il viaggio metaforico di un ipotetico Joe) e alla presenza di ospiti famosi come Eugenio Finardi, Mauro Pagani e Candelo Cabezas. Le radio cominciano a passare i brani del nuovo CD e le vendite decollano, permettendo al gruppo di aggiudicarsi il primo disco d'oro della carriera, grazie a oltre 40.000 copie vendute in meno di un anno. Molto successo ottengono soprattutto i singoli "Senza vento", un vero e proprio inno generazionale, e "Sangue impazzito", forse il brano piu rappresentativo della discografia del gruppo. Segue un tour lunghissimo di 90 date in dieci mesi, che permette ai Timoria di farsi ascoltare da quasi 200 mila persone. I fans diventano sempre piu numerosi. Tra i concerti piu importanti, sicuramente l'edizione di Sonoria del 1994, festival rock italiano dal cast eccellente, che li vede sul palco con Sepultura, Helmet, Aerosmith e Whitesnake. Alla fine dell'anno i Timoria tornano in studio, per lavorare al nuovo album. Nel marzo del 1995 esce "2020 SpeedBall", nuovo album con una copertina shock e un titolo che e un atto d’accusa contro la droga. L'album risulta molto piu "heavy" rispetto ai precedenti dischi del gruppo, presentando diverse sonorita vicine al metal. Anche nei testi e presente una maggiore critica sociale, il che ne fa sicuramente il lavoro piu "duro" della discografia del gruppo. I Timoria riconfermano il successo del disco precedente, ottenendo il loro secondo disco d'oro per le vendite, e questo permette loro di esibirsi anche in Belgio, Svizzera, Germania e Francia, dove il tour e particolarmente lungo e pone le basi per futuri rapporti, tanto umani quanto musicali. Una delle date del tour, quella al Rolling Stone di Milano del 18 dicembre 1995, viene ripresa e registrata quasi integralmente, e finisce nella VHS intitolata "Timoria 1985-1995" del 1996 (ripubblicata in DVD nel 2007). Il gruppo viene inoltre chiamato a partecipare al tributo ad Augusto Daolio, lo scomparso leader dei Nomadi, per il quale incide la classica "Io vagabondo" insieme a Gianna Nannini. I Timoria vengono consacrati come una delle migliori rock band del panorama italiano. Nel luglio del 1996 Omar Pedrini pubblica "Beatnik - Il ragazzo tatuato di Birkenhead", il suo primo album solista, mentre fervono gia i preparativi per il nuovo album dei Timoria, impegnati di continuo a suonare tra Italia e Francia. Il disco, che vede la partecipazione di ospiti come Leon Mobley (Ben Harper), Dave Fuczinsky (John Zorn, Freak Power) e Luca "'O Zulu" Persico dei 99 Posse, si preannuncia ancora piu eterogeneo dei precedenti. "Eta Beta" esce nel febbraio del 1997 ed e il lavoro piu sperimentale della carriera dei Timoria, con una grande contaminazione di diversi stili musicali: si passa dal jazz al rock, dal metal al gospel, con alcuni sprazzi di poesia. Presente anche un riferimento alla Francia, grazie alla presenza nell'album di un brano cantato in francese intitolato "Europanic" e di una cover di "Zobi La Mouche" dei Negresses Vertes. A causa di queste varie sperimentazioni, l'album non viene particolarmente capito in Italia, dove non riesce a bissare il successo dei due dischi precedenti, ma ottiene ottimi riscontri in Francia. Seguono un lungo tour, che parte ad aprile e finisce a novembre, e segna l’ingresso nella band del percussionista Filippo "Pippo" Ummarino. In agosto, durante una pausa del tour, i Timoria collaborano con Antonella Ruggiero alla realizzazione di due brani per il suo album Registrazioni moderne: "Ti sento" e "C'e tutto un mondo intorno". Nel 1998
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