mercoledì 28 novembre 2018

Tito Mangialajo, Rantzer contrabbasso

Tito Mangialajo
A undici anni scopre i Beatles, e soprattutto Paul McCartney: decide di passare al basso elettrico. Al “Piccolo Conservatorio – Nuova Milano Musica” prende lezioni da Franco Feruglio. Nel frattempo intraprende lo studio del contrabbasso ai Civici Corsi di Jazz del Comune di Milano con lo storico bassista italiano Giorgio Azzolini, Umberto Fusco e Fabio Jegher. Frequenta seminari di perfezionamento con Furio Di Castri e Walter Booker. Attualmente collabora con: Antonio Zambrini, Giovanni Falzone, Francesca Ajmar, Michele Franzini, Giovanni Venosta, Tino Tracanna, Paolo Botti, Corrado Guarino, Valerio Scrignoli, Carlo Nicita, Giancarlo Tossani. E, in passato, con Lester Bowie, Herb Robertson, Roswell Rudd, George Garzone, Antonio Faraò.
Ha suonato in numerosi Jazz Festival in Italia ed Europa. Nel 2000 è stato votato dalla rivista Musica Jazz tra i dieci migliori nuovi talenti.
Ha suonato nella colonna sonora dei film di Silvio Soldini “Pane e Tulipani”, “Brucio nel vento”, “Agata e la tempesta”, tutti con musiche di Giovanni Venosta.
Nel 2001 ha fondato con Alberto Tacchini e Paolo Botti la Blast Unit Orchestra, formazione che raccoglie alcuni dei più interessanti improvvisatori italiani.
Nel 2004 ha eseguito, al basso elettrico, la prima assoluta del “Concerto per violoncello, basso elettrico e orchestra d’archi” di Nicola Campogrande: al violoncello il Maestro Mario Brunello.

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