Musicista liberamente distante da molte convenzioni del commercio musicale, apprezzatissimo dalla critica internazionale e dal pubblico più esigente, in trent’anni di carriera Francesco Libetta è stato ascoltato nelle sale europee, americane e asiatiche come pianista, direttore e compositore. Dopo gli studi di pianoforte con Vittoria De Donno, fin dagli esordi come pianista gli è stata riconosciuta una tecnica strumentale straordinaria.
Libetta ha studiato Composizione e Orchestrazione con Gino Marinuzzi e Jacques Castérède. Il catalogo di opere eseguite e registrate è articolato: musica per il teatro e per il cinema, con elettronica, acusmatica, cameristica, orchestrale, per strumento solista e orchestra. Libetta ha allargato il suo repertorio al pianoforte fino a includere frequenti esecuzioni di musiche rinascimentali, come Gesualdo e Trabaci, e condurre un’intensa attività nel mondo della musica contemporanea. Già nel 1993, a distanza di pochi mesi dalla composizione, Libetta aveva eseguito “L’Escalier du diable” di Gyorgy Ligeti, il quale definì quella esecuzione «absolutely gorgeous». Ha registrato, da direttore (solista Francesco Caramiello) e da pianista, numerosi brani di Francesco d’Avalos, il quale gli ha dedicato tutte le sue opere per pianoforte solo. Claudio Ambrosini lo ha voluto solista nella prima esecuzione di “Plurimo” (Orchestra della Rai, con Emanuele Arciuli), brano che con quella esecuzione ha vinto il Leone d’Oro della Biennale di Musica di Venezia. Ha partecipato alla prima esecuzione di entrambi i Concerti per pianoforte di Franco Oppo; nel Primo come solista (Festival di Alicante), nel Secondo come direttore (solista Pietro De Maria).
Ha collaborato con violinisti, cantanti, danzatori e compagnie di balletto (da Carla Fracci al Balletto del Sud, che ha diretto in varie produzioni, tra le quali la Carmen al Teatro dell’Opera di Tirana).
Il dvd del regista Monsaingeon con un recital pianistico filmato durante il Festival della Roque d’Anthéron ha avuto le massime segnalazioni da tutte le riviste francesi di critica discografica (Diapason d’Or, Choc de Le Monde de la Musique, Raccomandé par Classique). Franco Battiato lo ha invitato per un’apparizione nel film “Musikanten”. L’opera teatrale “Ottocento - Il Martirio di Otranto”, eseguita in “prima” nel Castello Aragonese di Otranto nell’agosto del 2009 con la regia e le coreografie di Fredy Franzutti, è stata poi replicata nell’Auditorium di Santa Cecilia alla Conciliazione in Roma l’anno successivo.
Francesco Libetta tiene corsi annuali di pianoforte per concertisti presso l’Accademia SIMA di Lecce; è stato per quindici anni titolare della cattedra di Musica da Camera presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce, dove risiede. È invitato da concorsi internazionali come presidente di giuria o in commissione (Porrino di Cagliari, BNDES di Rio de Janeiro, Busoni di Bolzano, eccetera) e a tenere lezioni, conferenze e masterclass presso istituzioni italiane (Conservatorio di Cagliari, di Salerno, Liceo Musicale di Lucca, di Grosseto, etc) ed estere (Fort Lauderdale, Miami, Helsingborg, Hamburg). Ha fondato ed è direttore artistico del Piano Festival di Miami in Lecce. È stato per oltre dieci anni direttore artistico delle manifestazioni annuali in Val di Rabbi, in memoria di Arturo Benedetti Michelangeli. Ha pubblicato numerosi saggi e volumi su argomenti di storia ed estetica musicale, su autori rinascimentali; ricostruzioni di madrigali; sulla vita operistica nel Meridione d’Italia nel Settecento e nell’Ottocento. Ha fondato la casa discografica Nireo, con cui realizza nuove produzioni e progetti culturali storici.
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