Vincitrice assoluta del Concorso
di Ginevra (primo premio all'unanimità) e del Concorso Busoni 2015 (prima
pianista asiatica dal 1949), Jiyeong Mun – in arte Chloe Mun – pare ricalcare
le orme di Martha Argerich, che nel 1957 si aggiudicò entrambi i premi dando il
via a una brillante carriera su scala mondiale. Grazie al suo approccio
assolutamente genuino e naturale verso lo strumento, la giovane sudcoreana
classe 1995 si è guadagnata negli ultimi anni il consenso del pubblico e di
prestigiose giurie internazionali. Jörg Demus, presidente della giuria della
60’ edizione del Concorso Busoni, ha affermato sul suo conto: “ho riscoperto in
lei una naturalezza musicale che credevo scomparsa”.
Chloe Mun si avvicina allo studio
del pianoforte all'età di cinque anni. Cresciuta in condizioni svantaggiate
poiché entrambi i genitori sono disabili e ricevono soltanto un sussidio
statale, inizia a studiare lo strumento di propria iniziativa, esercitandosi a
scuola e nella chiesa del quartiere per molte ore al giorno, perché nei primi
anni non possedeva un pianoforte a casa. Nonostante le ristrettezze economiche
in famiglia, ben presto decide a voler intraprendere seriamente la carriera
pianistica e non si lascia abbattere da nessun ostacolo: per realizzare il suo
sogno, dopo le elementari interrompe il percorso scolastico tradizionale per
poter dedicare più tempo al pianoforte, e si diploma in seguito da privatista
con molto anticipo rispetto ai suoi coetanei. Nel 2012 vince l’Ettlingen Music
Award International Youth Competition in Germania, premiata per la sua
“sorprendente immaginazione musicale, così ricca e completa per i suoi appena
diciassette anni”. Nel 2009 si aggiudica nella sua categoria il primo premio al
concorso “Art Dream Competition” indetto dal Korean Business Council, che permette
a persone delle fasce più basse della società di accedere a un’educazione
artistica superiore. In quell’occasione incontra il suo maestro, Daejin Kim,
che da allora è suo insegnante e mentore. Attualmente studia alla Korean
National University.
Tra il 2009 e il 2013 ha vinto
diversi concorsi quali il Rubinstein in Memoriam International Piano
Competition in Polonia e il Takamatsu International Competition in Giappone, ottenendo
inoltre prestigiose borse di studio da fondazioni quali la Daewon Foundation
for Culture e la Dorean Foundation. Considerata oggi in Corea come una delle
pianiste di maggior talento della sua generazione, si è esibita in Corea del
Sud e Giappone, mentre in Europa ha suonato recital e concerti con orchestra in
Germania, Francia, Polonia, Italia e Repubblica Ceca.
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