mercoledì 20 ottobre 2021

Deda Cristina Colonna,regista

Si è diplomata in danza classica presso l’Istituto Musicale Brera di Novara e presso l’Ecole Supérieure d’Etudes Chorégraphiques di Parigi. Si è laureata alla Sorbonne, dove è stata assistente alle cattedre di Danza Barocca e Danza Rinascimentale Italiana. Si è diplomata presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova ed è stata solista e coreografa ospite della New York Baroque Dance Company. Ha lavorato come attrice in numerose produzioni, da Shakespeare, a Cechov e a Genet, in Italia, Francia e Germania. 
Deda Cristina Colonna è regista e coreografa ed il suo repertorio d’elezione sono l’opera del XVII e XVIII secolo e l’opera contemporanea. Il suo stile è profondamente influenzato dalla sua esperienza di palcoscenico come danzatrice ed attrice, con una competenza specifica per la danza barocca, il gesto retorico e la recitazione in stile. Basata sulla pratica scenica storicamente informata, la sua regia ricerca il contatto con il pubblico odierno attraverso un linguaggio moderno, influenzato anche dalla recitazione in prosa e dal teatro contemporaneo.  
Ha messo in scena e coreografato numerosi titoli, tra i quali: Ottone in Villa di A. Vivaldi (Copenhagen Opera Festival: nominata al Premio Reumert di Copenhagen come migliore opera nel 2014), Il Giasone di A. Cavalli e Il Matrimonio Segreto di D. Cimarosa (Drottningholm Slottsteater), L’Incoronazione di Poppea di C. Monteverdi e Gesualdo-Shadows del contemporaneo Bo Holten (Copenhagen Royal Opera/Takkelloftet), la coreografia Fortuna Desperata con Francesco Vezzoli e David Hallberg (inaugurazione Performa, New York 2015), Didone Abbandonata di L. Vinci (Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino), Armide di J.B. Lully
(Innsbrucker Festwochen der Alten Musik/Musikfestspiele Potsdam Sanssouci, Warszawska Opera Kameralna, vincitrice del Premio Olsnienia Roku: Migliore coreografia 2017 e Premio Internazionale Giuseppe Di Stefano 2018, Instituto Superior de Arte del Teatro Colon 2019), La Fiera di Venezia di A. Salieri (SWR Schwetzinger Festspiele), L’Europa di G. Melani (Musikfestspiele Potsdam Sanssouci), Il Giustino di A. Vivaldi (Naestved Early Music Festival), Il Ritorno di Ulisse in Patria di C. Monteverdi (Teatro Olimpico di Vicenza), Le nozze di Figaro di W.A. Mozart e Il barbiere di Siviglia di G. Rossini (Auditorio de Palma de Mallorca 2017, 2019), Lesbina e Milo (Teatro G.B. Pergolesi, Jesi 2020), Nina, pazza per amore di G. Paisiello, Comala di P. Morandi e Zebran di T. Monnakgotla (2016, 2021 Vadstena Akademien – Stockholm).
Ha creato ed interpretato lavori originali, tra i quali Voluptas Dolendi – I Gesti del Caravaggio, Sidereus Nuncius – Galileo e la luna ed Alltid Densamme con l’arpista Mara Galassi.
Insegna danza barocca, gesto e recitazione da oltre 25 anni ed ha tenuto corsi e masterclasses in varie Istituzioni in Italia e all’estero. Nel 2014 è stata Guest Visiting Professor alla University of Stockholm/Performing Premodernity.

È stata Direttrice della Scuola di Danza del Civico Istituto Brera di Novara dal 2008 al 2013. Le sue ricerche in danza barocca sono state pubblicate negli atti di vari convegni internazionali e nella stampa specializzata.
Dal 2021 è Direttrice della Scuola di Danza dell’Accademia G. Marziali di Seveso.
Dal 2021 è docente di Gestualità e Tecniche Storiche della Recitazione presso la Schola Cantorum Basiliensis.
È presidente dell’associazione culturale La Terza Prattica, con la quale realizza spettacoli, concerti ed opere d’arte che rappresentano un percorso attraverso ed oltre l’approccio filologico del repertorio antico.
È membro dell’Accademia degli Intermedi, gruppo di studio italiano sulla danza antica.
Lavora in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo


SAGGI

“Il segno e il gesto; diversi modi di scrivere la danza da Domenico da Piacenza a Rameau”, in Padovan, Maurizio (cur.), La danza in Europa fra Rinascimento e Barocco, Roma, Associazione Italiana per la Musica e la Danza Antiche, 1995, pp. 57-65.

“Osservazioni coreografiche sui balletti a cavallo”, in Chiarle, Angelo (cur.), L’arte della danza ai tempi di Claudio Monteverdi, Atti del convegno internazionale, Torino, Istituto per i beni musicali in Piemonte, 1996, pp. 175-188.

“Danze di corte e di teatro al tempo del Re Sole”, in Incontri, Milano, Accademia dei Filodrammatici di Milano, 1996, pp. 21-37.

”La danza del Seicento e del Settecento in Francia” , in Incontri, Milano, Accademia dei Filodrammatici di Milano, 1996, pp. 41-51.

“Comparative study of the different versions of the Passacaille of Armide”, in Proceedings, New York, NY, Society of Dance History Scholars,1997 , pp. 93-101.

“Variation and persistence in the notation of the loure Aimable Vainqueur”, in Proceedings, Eugene, Oregon, Society of Dance History Scholars, 1998 , pp. 285-294

“Le Chaconnes d’Arlequin”, in Mòllica, Fabio (cur.), Atti del Convegno Bologna e la cultura europea di danza nel Settecento, Bologna, I Libri della Società di Danza, 2001, pp. 41-56.

“Danza barocca oggi, tra diletto e professione. Un’esperienza di ricostruzione, ri-creazione e rivitalizzazione della danza: lo spettacolo 1726, a nozze per scherzo: nozze in casa Grimani”, in Ricostruzione, ri-creazione e rivitalizzazione della danza, Atti del I convegno di AIRDanza, Roma, Museo di Roma in Trastevere, 26-27 apr. 2003, p. 154-160.

“The ‘demoiselle’ behind the score. A tentative technical portrait of M.lle Guiot as she appears in the choreographies bearing her name in the Pécour-Gaudrau collection”, in Schlottermueller, Uwe, Weiner, Howard e Richter, Maria (cur.), Vom Schaeferidyll zur Revolution, Europaerische tanzkultur im 18. Jahrhundert, 2. Rothenfelser Tanzsymposium, 21.-25. Mai 2008, Freiburg, Fa-gisis Musik-und Tanzedition, 2008, p. 39-51

TRADUZIONI

(dall’inglese) Franko, Mark (a cura di Patrizia Veroli), Danza come testo (ed. orig.: Dance as Text, Cambridge University Press, 1993) Palermo, L’Epos, 2009

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