È stato allievo di Paolo Borciani, primo violino del Quartetto Italiano, Franco Gulli e Norbert Brainin. Per 21 anni si è dedicato al quartetto d’archi, come fondatore e primo violino del Quartetto Borciani. Nel 1984 Borciani gli permise di dar vita ad un quartetto d’archi che avrebbe portato il suo nome, a indicare un’eredità ideale e una linea di continuità nella lezione dell’indimenticabile Quartetto Italiano. Dal 1984 al 2005 il Quartetto Borciani ha tenuto centinaia di concerti, in Europa e negli Stati Uniti, realizzato dischi e registrazioni radiotelevisive, commissionato ed eseguito opere nuove, tenuto corsi in Italia e all’estero; è stato il primo quartetto di italiani a eseguire in concerto il ciclo integrale dei Quartetti di Beethoven, un ricercato interprete della musica del presente e una figura moderna del panorama concertistico, capace di strutturare la propria attività in cicli e progetti a tema, l'ultimo dei quali, “Il giro del mondo in ottanta quartetti”, è stato in residenza presso la Fondazione Benetton di Treviso. Ancora oggi The Penguin Guide To Recorded Classical Music indica le sue esecuzioni dei Quartetti di Boccherini per Naxos fra i migliori dischi della produzione mondiale.
Luciani è protagonista della riscoperta di Camillo Sivori, celebre virtuoso dell’Ottocento: per primo ne ha eseguito i 12 Capricci, a Venezia, presso la Fondazione Cini, li ha registrati per Naxos e sta per pubblicarne la revisione per Casa Ricordi. Accanto al repertorio più tradizionale, coltiva scelte più segrete: esegue l’integrale per violino e pianoforte di Robert Schumann, che ha registrato per Amadeus e per il canale satellitare Classica; l’intero ciclo delle Sonate e Partite di Bach nella rara versione con pianoforte di Schumann; lo straordinario repertorio del duo Dushkin-Stravinskij e la musica per violino e pianoforte di Liszt, per dire solo di alcune monografie. Nel 2011 ha presentato “Il violino e altri racconti” presso il Festival Ondemusicali di Iseo: un ciclo di tre concerti narrati per violino solo, nel quale ha eseguito un repertorio che abbracciava sette secoli e, come un antico cantastorie, divagato a parole intorno alla musica. Si è esibito per le principali istituzioni musicali con numerosissime orchestre, oltre che come direttore-solista: in questa veste ha tenuto la prima esecuzione di Lydia di Fabio Vacchi con gli Archi dei Pomeriggi al Teatro Dal Verme di Milano.
Insegna al Conservatorio di Milano. Nel 2013 ha creato Officine Luciani, libera scuola di violino e musica da camera. Suona un antico violino costruito a Cremona da Lorenzo Storioni la cui conservazione e messa a punto è curata da Igor Moroder e un arco moderno opera di Benoît Rolland.
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