Giovanni Sollima, foto Concertodautunno |
Fin da giovanissimo collabora con musicisti quali Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jörg Demus, Martha Argerich, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labèque, Ruggero Raimondi, Bruno Canino, DJ Scanner, Victoria Mullova, Patti Smith, Philip Glass e Yo-Yo Ma.
La sua attività - in veste di solista con orchestra e con diversi ensemble (tra i quali la Giovanni Sollima Band, da lui fondata a New York nel 1997) - si dispiega fra sedi ufficiali ed ambiti alternativi: Brooklyn Academy of Music, Alice Tully Hall, Knitting Factory e Carnegie Hall (New York), Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall (Londra), Salle Gaveau (Parigi), Santa Cecilia, RomaEuropaFestival (Roma), Teatro San Carlo (Napoli), Kunstfest (Weimar), Kronberg Cello Festival, Time Zones Festival (Bari), Teatro Massimo, Amici della Musica (Palermo), Teatro alla Scala (Milano), International Music Festival di Istanbul, Cello Biennale (Amsterdam), Summer Festival di Tokyo, Biennale di Venezia, Ravenna Festival, “I Suoni delle Dolomiti”, Ravello Festival, Expo 2010 (Shanghai).
Parallelamente all’attività violoncellistica la sua curiosità lo spinge ad esplorare nuove frontiere nel campo della composizione attraverso contaminazioni fra generi diversi, avvalendosi anche dell’utilizzo di strumenti orientali, elettrici e di sua invenzione.
Per la danza collabora, tra gli altri, con Karole Armitage e Carolyn Carlson, per il teatro con Bob Wilson, Alessandro Baricco e Peter Stein e per il cinema con Marco Tullio Giordana, Peter Greenaway, John Turturro e Lasse Gjertsen (DayDream, 2007).
Nel 2008, assieme alla violoncellista Monika Leskovar e il Solistenensemble Kaleidoscop di Berlino, incide per la Sony l’album We Were Trees.
Giovanni Sollima suona un violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679), insegna presso la Fondazione Romanini di Brescia e, dal 2010, presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma dove recentemente è stato insignito del titolo di Accademico.
Nel 2018 ha ricevuto il prestigiosissimo Anner Bijlsma Award. Nel 2012 ha fondato, assieme a Enrico Melozzi, i 100 Cellos. La sua curiosità lo spinge a esplorare nuove frontiere attraverso contaminazioni fra generi diversi, con l’utilizzo di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione. Ha suonato nel deserto del Sahara e sott’acqua, si è cimentato con un violoncello di ghiaccio a 3.200 m in un teatro-igloo e, nel 2018, ha portato l’Ice-Cello in tour in tutta Italia, esperienza che diverrà un docufilm distribuito in tutto il mondo sotto l’egida del Museo delle Scienze di Trento. Di recente ha riportato alla luce un violoncellista e compositore del ’700, Giovanni Battista Costanzi, di cui ha inciso le Sonate e Sinfonie per violoncello e basso continuo per Glossa. Suona un violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679).
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Nel 2018 ha ricevuto il prestigiosissimo Anner Bijlsma Award. Nel 2012 ha fondato, assieme a Enrico Melozzi, i 100 Cellos. La sua curiosità lo spinge a esplorare nuove frontiere attraverso contaminazioni fra generi diversi, con l’utilizzo di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione. Ha suonato nel deserto del Sahara e sott’acqua, si è cimentato con un violoncello di ghiaccio a 3.200 m in un teatro-igloo e, nel 2018, ha portato l’Ice-Cello in tour in tutta Italia, esperienza che diverrà un docufilm distribuito in tutto il mondo sotto l’egida del Museo delle Scienze di Trento. Di recente ha riportato alla luce un violoncellista e compositore del ’700, Giovanni Battista Costanzi, di cui ha inciso le Sonate e Sinfonie per violoncello e basso continuo per Glossa. Suona un violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679).
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