venerdì 29 giugno 2012

William Dongois, cornetto


Nato a Langres (Champagne-Ardenne, Francia) William Dongois ha studiato tromba a Rheims e a Parigi. Ha insegnato questo strumento, in parallelo con l’attività orchestrale, all’Accademia e al Grand Théâtre di Rheims. Membro del quintetto d’ottoni della Champagne-Ardenne, ha preso parte a numerosi concerti, appassionandosi al repertorio del XVI e XVII secolo. Al contempo ha approfondito la conoscenza del contrappunto con Olivier Trachier, diplomandosi in armonia, fuga e contrappunto. Ciò, insieme alla sua abilità con la tromba e all’amore per il repertorio antico, lo ha portato naturalmente a studiare a fondo il cornetto con Jean-Pierre Canihac e poi la musica d’insieme con Jordi Savall.
William Dongois ha poi abbandonato la tromba per dedicarsi alla musica dal XVI al XVIII secolo, senza trascurare il repertorio medioevale attraverso corsi sul gregoriano e sul contrappunto medioevale. Ha proseguito gli studi alla Schola Cantorum di Basilea con Bruce Dickey fino al 1992. Da allora ha suonato e registrato con numerosi gruppi (Hespérion XX, Les Sacqueboutiers de Toulouse, Concerto Palatino, Tragicomedia, Taverner’s Players, Gabrieli’s Players, Elyma, Musica Fiata) e sotto la direzione di Michel Corboz, Joshua Rifkin e Philippe Herreweghe. Ha suonato con l’Ensemble la Fenice dalla Fondazione al 1993, vincendo il primo premio ai concorsi di Bruges (1991) e Malmö (1992). È regolarmente invitato a suonare con il Concerto Vocale di René Jacobs e con altri gruppi come Weser Renaissance Bremen, Le Poème Harmonique e la Capella de la Torre. È stato anche invitato dall’Ensemble Anthonello di Tokyo e da Les Boréades di Montréal.
William Dongois insegna cornetto e improvvisazione in numerosi corsi e masterclasses di differenti istituzioni in Francia, Gremania e Austria. È professore di cornetto alla High School of Music (HEM) di Ginevra.

«... nessuno dirà mai abbastanza quanto William Dongois sia il maestro fra i maestri del cornetto. Supera le difficoltà con una tale flessibilità che ci lascia tutti senza fiato.»
Anne Piéjus, Le Monde de la Musique

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