domenica 21 marzo 2010

Concerto Palatino

Per oltre una decade e mezzo Concerto Palatino, sotto la direzione di Bruce Dickey e Charles Toet, è stato guida e punto di riferimento nel revival di due strumenti la cui storia è indissolubilmente legata a quella di Bologna: il cornetto e il trombone barocco.
Il cornetto è uno strumento a fiato di legno, ricoperto di pelle e suonato con un piccolo bocchino fatto a forma di tazza. Considerato «il più perfetto di tutti gli strumenti musicali», fu dimenticato completamente verso la fine del Settecento finché non iniziò il suo revival intorno al 1950. Con il suo caldo carattere vocale e la sua estrema agilità, il cornetto era un naturale complemento del trombone. Per oltre duecento anni, dall'inizio del sedicesimo secolo fino a metà del diciottesimo, questi due strumenti suonarono insieme in città, corti e chiese formando consort di rara bellezza.
Tra i centri in cui il cornetto e il trombone risuonavano tra Sei e Settecento, Bologna rivestiva un significato particolare. Il Concerto Palatino della Signoria di Bologna fu una delle più importanti istituzioni musicali bolognesi dai primi del 1400 fino al 1700 inoltrato. Il suono degli strumenti dell'ensemble accompagnava funzioni civiche importanti, abbelliva Piazza Maggiore due volte al giorno e arricchiva le liturgie della Basilica di San Petronio.
L'odierno Concerto Palatino, guidato da Bruce Dickey, americano di nascita e bolognese d'adozione da vent'anni, è stato acclamato internazionalmente come il più importante gruppo di questo repertorio e uno dei più rinomati ensemble nell'esecuzione di musica del XVII secolo. I loro apprezzatissimi concerti e registrazioni hanno accostato un pubblico moderno ad una musica importante, ma non troppo conosciuta e hanno avvicinato molti giovani musicisti alla pratica di strumenti quasi dimenticati una generazione fa.
Concerto Palatino ha sempre avuto come priorità la riscoperta di gemme dimenticate della storia musicale e la loro collocazione nelle sale da concerto e nei cataloghi discografici a fianco di capolavori riconosciuti, perciò, oltre alle acclamatissime registrazioni di Schütz, Gabrieli e Monteverdi, il gruppo ha effettuato le prime registrazioni dei Vespri Mariani di Francesco Cavalli, la Missa Maria Concertata di Cristoph Strauss e la Missa sine nomine di Palestrina conservata in un manoscritto di J.S. Bach.
Le numerose incisioni per Emi Reflexe, Accent e Harmonia Mundi France hanno sempre ricevuto grande considerazione. In particolare una serie di registrazioni con l'ensemble vocale tedesco Cantus Cölln (Vespri di Monteverdi e Rosenmuller, Schütz Psalmen Davids e Symphoniae sacrae, la Selva Morale di Monteverdi) ha vinto numerosi premi prestigiosi.

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