sabato 22 settembre 2018

BIBLIOTECA DELL’ISTITUTO MUSICALE BRERA

La Biblioteca dell’Istituto Brera è costituita da un fondo librario frutto delle donazioni di musicisti ed appassionati.
La maggior parte dei libri è conservata al piano terreno negli originali armadi in legno della Sala Presidenza-Biblioteca e solo una parte in armadi in ferro nella sala attigua.
E’ dotata di un catalogo ordinato alfabeticamente per autori, strumenti e generi.
Il fondo dei manoscritti ha anche un catalogo a stampa redatto dal dott. Alberto Viarengo e pubblicato a cura dell’Istituto per i beni musicali del Piemonte nel 1999.
Il fondo è costituito da circa 10000 volumi di cui 1813 manoscritti.
Dei manoscritti 165 appartengono al XVIII secolo, 1258 al XIX e 390 al XX.
Entrando nel dettaglio si nota come la musica operistica, soprattutto intesa come riduzioni, fantasie e pot-pourri sia largamente rappresentata (circa 400 numeri) seguita da musica da camera per piccoli e grandi organici (circa 300 numeri). Non mancano le pagine di musica sacra, musica vocale e metodi ed esercizi di studio.
Molti manoscritti non sono semplici copie ma autografi.
Il fondo dei volumi a stampa offre anch’esso una vasta rappresentanza di tutti i settori musicali con edizioni antiche e di notevole pregio.
Ovviamente tutta la produzione operistica ottocentesca vi è copiosamente rappresentata ma non mancano edizioni strumentali e metodi di studio e Canto rappresentativi dell’evoluzione della didattica e delle tecniche strumentali.
E’ presente anche un fondo di circa 1100 volumi manoscritti e a stampa di musica per Banda con un catalogo separato.
Tutta la musica presente nella Biblioteca testimonia la vivacità della vita musicale dell’epoca e si interseca con la vita della città, del suo Teatro e della sua Scuola.

ALESSANDRO MORMILE, Critico musicale e giornalista, studioso di storia della vocalità.

ALESSANDRO MORMILE, Critico musicale e giornalista, studioso di storia della vocalità.  Si è laureato in “Storia del melodramma” con Paolo Gallarati presso l'Università di Torino, approfondendo gli studi sulla storia della vocalità e sulla prassi esecutiva con Giorgio Gualerzi.
Collabora come critico musicale e corrispondente della rivista L'Opera, della quale è caporedattore, e scrive per diverse altre testate.
È componente dell'Associazione Nazionale Critici Musicali, per la quale fa parte del Direttivo come revisore dei conti e come membro della giuria per l'assegnazione del “Premio Abbiati”.
Svolge inoltre intensa attività di conferenziere per associazioni e istituzioni musicali, e come saggista ha collaborato alla stesura del Dizionario Enciclopedico dell'Opera Lirica (Editrice Le Lettere) e a Philharmonia, guida alle città dell'Europa musicale (Calderini). Ha pubblicato il libro Controtenori. La rinascita dei “nuovi angeli” nella prassi esecutiva dell'opera barocca (2010, Zecchini Editore).
Nel dicembre 2008 si è classificato fra i primi tre quattro finalisti del Premio Europeo di Critica Musicale “Aldo Cesaraccio” indetto dal Rotary di Sassari, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. 

Gianna Fratta, direttore d'orchestra

GIANNA FRATTA, decide di diventare direttore d’orchestra a nove anni e da allora intraprende e completa col massimo dei voti la sua formazione accademica in pianoforte e composizione, oltreché in direzione d’orchestra con 10 e lode.
Inizia giovanissima la sua carriera come pianista e direttore vincendo numerosi concorsi nazionali e internazionali che la portano ad esibirsi nei teatri più importanti del mondo in città come Berlino, New York, Tel Aviv, Mumbay, Barcellona, Pretoria, Johannesburg, Kolkatta, Istanbul, Stoccolma, Vilnius, Haifa, Roma, Seoul, Montevideo, Buenos Aires, San Paolo del Brasile, Praga e tante altre.
Dirige importanti orchestre come i Berliner Symphoniker, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, la Sinfonica di Macao (Cina), la Mimesis del Maggio Musicale Fiorentino, l’ORT di Firenze, l’Orchestra del Teatro Petruzzelli, la Royal Academy di Londra, l’Orchestra della Fondazione Toscanini di Parma, la Nuova Scarlatti di Napoli, la Russian Simphony Orchestra, la Sinfonica di Greensboro e la Dubuque Simphony Orchestra (USA), la Prime Orchestra di Seul (Corea), l’Orchestra Filarmonica di Montevideo, la Sinfonica di Sanremo, L’Aquila, Bari, Lecce, l’Orchestra del Teatro Nazionale di Belgrado, Maribor, Skopje, l’Orchestra del Teatro Bellini di Catania, l’orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l’Orchestra Filarmonica Libanese e molte altre in tutto il mondo.
Borsista all’Accademia Chigiana di Siena, ottiene il prestigioso diploma di merito dell’Istituzione senese e diventa pupilla del grande direttore Yuri Ahronovitch che scrive di lei “non ho mai conosciuto un direttore così giovane e già così dotato di braccia e di cuore”.
Suona e dirige nei più importanti teatri del mondo (Carnegie Hall di New York, Teatro Coliseo di Buenos Aires, Teatro Solis di Montevideo, Seoul Art Center di Seoul, Smethana Hall di Praga, Teatro Sao Pedro a San Paolo del Brasile, Teatro dell’Opera di Roma, Givataim di Tel Aviv ecc.), collaborando con i più importanti artisti del panorama internazionale.
Incide CD e DVD per numerose etichette (Bongiovanni di Bologna, Velut Luna, Nea&Antiqua, Budapest Dischi, Amadeus ecc.), spesso con opere in prima assoluta.
Tiene master class in molte università nel mondo ed è titolare della cattedra di Elementi di Composizione al Conservatorio di Foggia, oltre che visiting professor alla Sungshin University di Seoul.
Laureata in giurisprudenza, oltreché in discipline musicali con 110 e lode, il 7 marzo 2009 è insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica italiana per i meriti artistici da lei ottenuti in campo internazionale come pianista e direttore d’orchestra; il 18 dicembre del 2016 dirige in Eurovisione la XX edizione del Concerto di Natale al Senato, nelle precedenti edizioni sempre affidato a direttori uomini del calibro di Muti, Metha, Maazel, Campanella. A Novara ha diretto Nabucco nella stagione 2017/2018, con la regia di Pier Luigi Pizzi.

venerdì 21 settembre 2018

PIERA MUNGIGUERRA, regista

Piera Mungiguerra nasce a Milano nel 1983. Insieme agli studi universitari in Lettere intraprende quelli teatrali studiando la Biomeccanica di Mejerchol’d con G. Bogdanov. Fra i maestri che si avvicendano nel tempo ricorda soprattutto Cesar Brie ed Emma Dante. Segue lezioni di Lighting Design presso la facoltà di Architettura di Milano con Gabriele Amadori e successivamente drammaturgia presso la scuola Civica Paolo Grassi.
Nel 2007 debutta al CRT Teatro dell’Arte con Mosca - Grozny – Beslan. Le donne restano. uno studio da Troiane di Euripide. Nel 2012 mette in scena il ‘Così fan tutte’ di Mozart in un capannone alla periferia di Milano con giovani musicisti e cantanti. Nel 2013 vince una borsa di studio nell’ambito del programma Roche Continent realizzato in collaborazione con il Festival di Salisburgo per artisti e ricercatori scientifici. Nel 2015 debutta a Campo Teatrale con lo spettacolo Come l’acqua da un bicchiere rotto, mentre nell’estate del 2016 cura la regia di Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare con musiche di Mendelssohn insieme all’ensemble Spira mirabilis. Nel 2017 mette in scena lo spettacolo Racconti con musiche di Ohana e De Falla a Lugano in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera Italiana.
Nel 2017 fonda l’associazione ‘Cantiere Birnam’ per promuovere la ricerca nel teatro musicale.

CANTIERE BIRNAM

Cantiere Birnam nasce dall’esigenza di creare un luogo d’incontro tra professionisti del settore teatrale e musicale, ai fini di diffondere e valorizzare nuove forme di performance e modalità di allestimento del repertorio scenico. L’aspirazione è non solo di far incontrare figure professionali tradizionalmente tenute a distanza, ma anche di articolare un progetto condiviso da tutti i partecipanti di ambiti artistici diversi (dalla danza all’architettura, dalle arti figurative al sound design, etc.), attraverso un percorso di prove partecipato e consapevole.
Rendere più accessibile il repertorio di musica classica e di teatro di prosa è tra gli obiettivi principali dell’associazione, nell’ambito di una sempre maggiore necessità di rendere il teatro un vero e proprio spazio di incontro col pubblico, inteso sia come spettatori che come operatori.
Cantiere Birnam, come la foresta shakespeariana da cui prende il nome, è al tempo stesso un punto geografico e uno spazio immaginato, stabile e insieme cinetico, nascosto ma accessibile: il movimento di un suo ramo ha il potere di spostare foreste e inventare nuovi mondi.

SIMONE BERNARDINI, violino, direttore

Nato a Torino, Simone Bernardini ha suonato, in qualità di Konzertmeister, primo violino di spalla, con l’Orchestre National de Lyon, i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra Filarmonica e del Teatro alla Scala di Milano, I Solisti d’Europa (orchestra composta dalle prime parti dei Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, Orchestra del Teatro alla Scala e Orchestra Nazionale Sinfonica della RAI), invitato dalla Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e collabora con la Chamber Orchestra of Europe e i Berliner Philharmoniker.
Come solista e camerista si è esibito nelle principali sale da concerto, fra cui la Carnegie Hall (per tre stagioni), il Lincoln Center e ai Bargemusic Concerts di New York, Concertgebouw di Amsterdam, Philharmonie di Berlino, Konzerthaus di Berlino, Teatro alla Scala di Milano, Auditorium RAI di Torino.
La sua registrazione delle opere per trio con pianoforte di Franz Liszt ha ottenuto il premio della critica francese Diapason d’Orde l’année 2007. Dopo aver studiato direzione d’orchestra al Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris, si è perfezionato con Bernard Haitink alla Musikhochschule di Lucerna.
Il suo debutto parigino come direttore risale agli anni 1999 e 2000 al Festival Musical d’Automne de Jeunes Interprètes, festival dove si è anche esibito come solista in numerose riprese dal 1997. Ha diretto al Festival de Santander, al Théâtre de Monte-Carlo, al Théâtre de l’Opéra Comique de Paris, al Théâtre de l’Athénée de Paris, al Théâtre de Fontainebleau, all’Auditorium de Vincennes, all’Auditorium del Lingotto di Torino e inoltre, fra le altre, l’Orchestre Philharmonique du Luxembourg, l’Orchestra Musikene di San Sebastian per tre stagioni, l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte per tre programmi in due stagioni (con questa orchestra ha inciso anche cd e dvd) e l’Orquestra de Menorca.
Dopo aver insegnato presso l’Eastern Music Festival (USA), presso il Festival Euroasia à Seoul, presso l’Académie Européenne de Musique d’Aix en Provence così come presso la Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, presso il Festival de Música de Santa Catarina in Brasile e aver occupato il posto di professore à presso l’Université Musikene de San Sebastian per quattro anni, è attualmente Professore all’Universität der Künste di Berlino e Professore invitato alla Kyoiku University d’Osaka e all’Universités Corpas et UniMúsica di Bogotá e all’Université d’Oulu en Finlande.

ENSEMBLE 1918

L’ensemble 1918 nasce dall’idea del clarinettista Tindaro Capuano di riunire in un solo ensemble musicisti provenienti dal mondo della musica antica con alcune prime parti di importanti orchestre sinfoniche internazionali. Il gruppo, sebbene appena costituito, conta su musicisti di grande esperienza e personalità: Salvatore Magazzù e Lorenzo Rovati, prima tromba e primo violino dell’Orchestra sinfonica siciliana, Giuseppe Mendola, primo trombone del Teatro La Fenice di Venezia, Tindaro Capuano, primo clarinetto di Tafelmusik baroque orchestra (Toronto, Canada), dell’Accademia Bizantina e solista de Il Giardino Armonico, Eyal Streett primo fagotto di Les Talens Lyrique e Giancarlo de Frenza primo contrabbasso de Il Giardino Armonico
I membri dell’Ensemble 1918 condividono l’interesse di esplorare il repertorio del primo novecento su strumenti originali. Questa scelta ha le sue radici nelle esperienze musicali di alcuni componenti del gruppo già abituati alla prassi esecutiva su strumenti d’epoca anche nel repertorio barocco, classico e romantico. Altri membri dell’ensemble invece, pur provenendo strettamente dal mondo “moderno” della musica, si sono lasciati coinvolgere in questa esperienza con molto entusiasmo rimanendo affascinati dalle possibilità “diverse” che gli strumenti originali mettono a disposizione. Sebbene le differenze con quelli cosiddetti moderni non siano cosi evidenti ad un occhio e un orecchio non particolarmente allenato, piccoli dettagli di imboccatura, differenti sistemi di posizioni, il semplice fatto di montare corde di budello anziché di metallo conferiscono agli stessi strumenti quelle peculiarità che permettono ai musicisti di suonare/parlare in modo più ricco, più colorato, più personale. Essi riflettono e restituiscono in modo perfetto quella che era l’estetica della musica di cento anni fa.

Daniele Furlati, pianoforte

Daniele Furlati (Bologna, 1973) è diplomato in composizione, in pianoforte e strumentazione per banda. Ha ottenuto due diplomi di merito ai corsi di perfezionamento in musica per film tenuti da Ennio Morricone e Sergio Miceli all’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Nel 2007 si è classificato secondo al Concorso Giovani Musicisti Europei di Strade del Cinema di Aosta, con una composizione originale eseguita dal vivo a commento del film muto Bacon Grabbers, con Stan Laurel e Oliver Hardy. Nell’ estate 2010, su commissione del Festival di Santo Stefano di Bologna, ha composto un brano per armonica a bicchieri eseguito dal duo di musicisti polacchi Glass Duo. Per il teatro ha composto ed eseguito dal vivo le musiche per Una traversata con la felicità di Medvedkin e Cantico degli Yahoo (Teatro del Pratello, Bologna, 2010), con regia di Paolo Billi. Per Paesaggio e l’amante (Teatro delle Moline, Bologna, 2009), con regia di Marinella Manicardi e Filippo & Krokodilen (Teatre Tre, Stoccolma, 2008), con regia di Lena Stefenson, ha scritto le musiche di scena. Con la scrittrice Federica Iacobelli ha realizzato l’opera da camera Asteroide Lindgren (ognuno ha la sua stella), che ha debuttato a novembre 2007 al Teatro Comunale di Modena con la regia di Elisabetta Lodoli e Novelle fatte al piano, che ha debuttato a Roma presso il Conservatorio dell’Accademia di Santa Cecilia nel giugno 2010, con la regia di Giorgio Diritti.
Per MC2gallery ha collaborato al progetto di Immagini/video di Renato D’Agostin Tokyo Untitled (Académie de Musique Rainier III, Monaco, 2010) e al progetto di video arte di Alessia De Montis ConcertAzione.1 Bologna Galleria Contemporary Concept – ConcertAzione.2 Alassio Ex Chiesa Anglicana –ConcertAzione.3 (Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Milano, 2010). ConcertAzione.4 Museo della Musica Bologna. Ha composto le musiche per spot pubblicitari, cortometraggi e documentari. Per il cinema è autore della musica del lungometraggio Viva San Isidro di Alessandro Cappelletti. E’ coautore con Marco Biscarini delle musiche dei pluripremiati Il vento fa il suo giro (Premio Migliore Musica Originale al Festival Cinema e Musica di Lagonegro) e L’uomo che verrà (Premio Ennio Morricone al Bari Film Festival) di Giorgio Diritti. Vive e lavora a Bologna.

giovedì 20 settembre 2018

ALESSANDRO CRUDELE, direttore d'orchestra

Alessandro Crudele nella foto di Concertodautunno
Nato a Milano, si è diplomato in violino al Conservatorio G.Verdi della sua città dove ha inoltre studiato composizione, laureandosi nel 1997. Ha iniziato giovanissimo lo studio della direzione d’orchestra, perfezionandosi dal 1999 al 2003 presso l’Accademia Chigiana di Siena e qui conseguendo diversi riconoscimenti, tra cui il prestigioso "Diploma d'onore". Ha ricevuto ulteriori stimoli ed insegnamenti da Christoph von Dohnányi e Sir Simon Ratle. 
Dal 2000 è Direttore musicale dell’Orchestra UniMi a Milano. Questa formazione, in pochi anni di vita, sotto la sua guida è cresciuta considerevolmente, arrivando a collaborare con i più importanti artisti del panorama internazionale come as Paul Badura-Skoda, Natalie Clein, Stefan Dohr, Ingrid Fliter, Viviane Hagner, Martin Helmchen, Albrecht Mayer, Gerhard Oppitz, Vadim Repin, Fazil Say e Lilya Zilberstein.
Con la UNIMI ha registrato un DVD con musiche di Debussy e Ravel. Nel 2005 la tournée in Germania dell’orchestra è stata registrata dall’emittente WDR ed ha ottenuto straordinari consensi.
Alessandro Crudele si è dedicato a lavorare con giovani artisti fin dall'inizio della sua carriera, e la collaborazione con orchestre giovanili è ancora una delle sue priorità. Dal 2003 al 2006, Alessandro è stato ospite fisso dell'Orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala e dal 2014 ha diretto la Jeune Orchestre International de Monte-Carlo, un'orchestra che include alcuni dei migliori giovani musicisti di tutta Europa.
E' stato definito dalla stampa tedesca "Un giovane, saggio stratega del podio" e riconosciuto come uno dei più promettenti giovani direttori italiani.
La sua carriera internazionale è cresciuta rapidamente e lo ha portato a dirigere orchestre prestigiose come la Bamberg e la Berlin Symphonies, la Melbourne Symphony, la Malaysian Philharmonic, la Monte-Carlo Philharmonic, la Israel Symphony, l'Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini, l'Orchestra Sinfonica di Porto Casa da Música e la Prague Symphony Orchestra fok, la RTS Symphony Orchestra e l'Hong Kong Sinfonietta.
Il suo repertorio è molto vasto e spazia dal ’600 (17th century)ai giorni nostri. Appassionato sostenitore della musica contemporanea, ha fondato diversi concorsi per giovani compositori.
Ha fatto il suo esordio nell'opera con "Il Signor Bruschino" di Rossini, che ha anche diretto con successo.  Alessandro Crudele è inoltre molto apprezzato come raffinato interprete dell’impressionismo francese.
I suo prossimi impegni includono la Thürigen Philharmonie Gotha-Eisenach, la Shenzhen Symphony Orchestra e l'Orquestra Filarmonica de Minas Geiras, nonché un ritorno alla Filarmonica di Monte-Carlo e alla Sinfonietta di Hong Kong.
Dalla stagione 2018/2019, Alessandro Crudele assumerà la posizione di direttore ospite principale della Radio Symphony Orchestra di Belgrado.
Attualmente vive a Berlino.

www.alessandrocrudele .com

Orchestra UniMi

ORCHESTRA UNIMI (dell'Università Statale di Milano)
Fondata nel 2000 dal direttore Alessandro Crudele, l’Orchestra UniMi è diventata, grazie al suo direttore musicale Alessandro Crudele, una delle migliori orchestre sinfoniche di Milano, rappresentando allo stesso tempo, per la singolarità del suo progetto, un’autentica sfida sulla scena musicale del nostro Paese.
L’Orchestra UniMi collabora regolarmente con direttori e solisti di valore internazionale. Tra gli altri: Petr Altrichter, John Axelrod, Mario Brunello, Davide Cabassi, Natalie Clein, Francesca Dego, Enrico Dindo, Ingrid Fliter, Bernhard Gueller, Viviane Hagner, Martin Helmchen, Paul Mann, Céline Moinet, Gerhard Oppitz, Roberto Paternostro, Vadim Repin, Fazil Say, Ragna Schirmer, Bojan Suđić, Sergio Tiempo, Bramwell Tovey, Milan Turkovic, Anika Vavic, Lilya Zilberstein, oltre che con “prime parti” dell’Orchestra del Teatro alla Scala e dei Berliner Philharmoniker (Kolja Blacher, Stefan Dohr, Wenzel Fuchs, Karl Leister, Albrecht Mayer) nel ruolo di solisti.
L’Orchestra si è esibita in alcune tra le più prestigiose sale da concerto del mondo, come la Tonhalle di Zurigo (2009) e il Gewandhaus di Lipsia (2011).
Il concerto eseguito al Castello di Herten nel gennaio 2005, nel corso di una tournée in Germania che ha goduto di uno straordinario consenso di pubblico e di critica, è stato registrato e trasmesso dalla WDR (Westdeutscher Rundfunk).
Dal 2004 al 2015 l’Orchestra ha tenuto regolarmente concerti in stagione nell’Auditorium di Milano e, dal 2013, conclude le proprie stagioni nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano.
Attenta da sempre alla musica contemporanea, l’Orchestra UniMi è la sola orchestra sinfonica italiana ad eseguire in ogni concerto un brano di un compositore vivente, nella gran parte dei casi in prima italiana.
Nel 2014, al Teatro Olimpico di Vicenza, l’Orchestra ha eseguito in prima mondiale, con la direzione di John Axelrod, Love’s Geometries di Fabio Vacchi.
L’Orchestra UniMi è regolarmente ospite del Festival MITO Settembre Musica.

martedì 18 settembre 2018

Orchestra degli studenti dei Conservatori di Milano e di Torino

MITO SettembreMusica edizione 2018 anche quest’anno offre ai Conservatori di Milano e Torino l’opportunità di collaborare, come già avvenuto negli anni precedenti, con due concerti (uno a Milano e uno a Torino) nei quale si esibirà un’orchestra di giovani studenti delle due istituzioni. La scelta del programma si inserisce nella direzione di far risaltare una compagine orchestrale di ampio respiro, che darà a tutti gli studenti coinvolti la possibilità di misurarsi in una produzione orchestrale di alto livello musicale.
L’obiettivo primario individuato da MITO con questa iniziativa è duplice: valorizzare i singoli studenti e dare sempre maggiore impulso all’attività orchestrale dei due Conservatori, promuovendo in tal modo la collaborazione tra musicisti e la possibilità di approfondire il senso del suonare insieme. L’opportunità di poter suonare nell’ambito del più famoso Festival musicale italiano, inoltre, rappresenta per gli studenti un’esperienza unica, in una rassegna che ospita alcuni dei migliori musicisti di livello mondiale. Con questa opportunità, infatti, gli studenti dei Conservatori di Milano e Torino potranno verificare in un’occasione così importante la preparazione acquisita durante il percorso didattico nei rispettivi Conservatori.
I compositori selezionati per questo concerto rappresentano una scelta precisa e assai impegnativa per i musicisti coinvolti: si va dal Rameau della Dardanus Suite n. 1 al Faurè della Pavane e Masques et bergamasques; dalle trascrizioni delle sonate di Scarlatti ad opera di Casella alla Pavane di Ravel.
Un’esperienza in cui ognuno è importante per sé ma è ugualmente importante per costituire un gruppo e far crescere negli studenti l’empatia musicale indispensabile per la buona musica.Il Festival MITO crede in questo obiettivo e si attiva ogni anno affinché la riuscita sia sempre più efficace.
Coordinamento e collaborazione didattica di Antonella Di Michele e Stefania Mormone

Francesco Cilluffo, direttore

Nato a Torino nel 1979, Francesco Cilluffo si è diplomato in direzione d’orchestra e in composizione presso il Conservatorio della sua città, laureandosi anche in storia della musica al DAMS. A Londra ha conseguito un master alla Guidlhall School of Music and Drama e un dottorato al King’s College, perfezionandosi nel frattempo con Michael Tilson Thomas (London Symphony Orchestra), Gianluigi Gelmetti (Accademia Chigiana di Siena), Ivan Fischer (Budapest Festival Orchestra).
Francesco Cilluffo ha anche lavorato come coach di repertorio italiano alla Guildhall School of Music and Drama di Londra ed è stato maestro sostituto nei teatri di Torino, Jesi, Mantova, Livorno e al Festival di Barga. E’ stato direttore assistente di Rani Calderon nel Simon Boccanegra di Verdi (Opéra du Rhin, Strasburgo) e nella Semiramide di Rossini (Danish Royal Opera House, Copenhagen), di John Mauceri (Danish Radio Symphony Orchestra), di Lothar Zagrosek in Intolleranza 1960 di Luigi Nono (Teatro la Fenice di Venezia), di Asher Fisch (Teatro Massimo di Palermo) e di Sir John Eliot Gardiner (Monteverdi Academy).
Tra i suoi impegni passati degni di nota: il Requiem di Mozart (ed. Levin) con l’Orchestra Filarmonica di Torino; una nuova produzione dell’opera The Servant di Marco Tutino al Teatro Rossini di Lugo; una nuova produzione de Le Nozze di Figaro di Mozart al Byblos International Festival; La Bohème a Tirana; il Requiem in do minore di Cherubini con l’Accademia Stefano Tempia di Torino; un concerto sinfonico per MiTo con l’Ensemble Europeo Antidogma; un Gala Verdiano con la Scottish Opera di Glasgow; Socrate di Satie al Barbican Centre di Londra; diverse produzioni per istituzioni quali il London City Festival, Saddler’s Wells e la London Contemporary Dance School. Ha anche regolarmente diretto l’Orchestra del Master dei Talenti musicali della Fondazione CRT.
Tra le sue apparizioni più recenti si ricordano: Das Lied von der Erde di Mahler (vers. Schoenberg) al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca; un ciclo di concerti con l’Orchestra Filarmonica di Santiago del Cile; Der König Kandaules di Zemlinsky al Teatro Massimo di Palermo; il Requiem op. 9 di Duruflé e la Sinfonia n. 14 di Shostakovich con l’Orchestra Filarmonica di Torino (nell’ambito della sua collaborazione triennale con l’istituzione); una nuova produzione de Il Trovatore di Verdi per l’AsLiCo in un tour che ha toccato i teatri storici della Lombardia e poi replicata a Milano e a Como; concerti sinfonici con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari; concerti con la ORT-Orchestra della Toscana e Cinzia Forte (musiche di Wagner, Verdi e Prokofiev) per l’apertura dei Festival Incontri in Terra di Siena e Santa Fiora in Musica; L’Arlesiana di Cilea per l’apertura della stagione 2013-2014 del Teatro Pergolesi di Jesi (filmata in DVD dalla Dynamic); un Gala Verdiano alla Tchaikovsky Concert Hall di Mosca con i solisti e l’orchestra del Teatro del Galina Vishnevskaya Opera Centre; Cavalleria rusticana di Mascagni al Nuovo Teatro Comunale di Sassari; una nuova produzione di Tancredi di Rossini per il Circuito Lirico Lombardo con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, che ha toccato i teatri di Pavia, Cremona, Como e Brescia; una nuova produzione de La cambiale di matrimonio di Rossini al Teatro Regio di Parma e al Teatro Valli di Reggio Emilia; Il barbiere di Siviglia al Teatro Carlo Felice di Genova; una nuova produzione de Il Campiello di Wolf-Ferrari per l’apertura di stagione della nuova Opera di Firenze - Maggio Musicale Fiorentino, poi ripresa anche al Teatro Verdi di Trieste; un Gala Verdiano per il Festival Verdi di Parma; L’elisir d’amore per l’apertura della stagione lirica 2015 del Teatro Regio di Parma e al Teatro Comunale di Modena e poi con la New Israeli Opera e la Jerusalem Symphony Orchestra al Jerusalem Opera Festival; la prima mondiale dell’opera Le braci di Marco Tutino (tratta dall’omonimo romanzo di Sándor Márai) per l’apertura del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, poi ripresa allOpera di Firenze - Maggio Musicale Fiorentino; una nuova produzione di Nabucco all’Opera di Kiel; una nuova produzione del Guglielmo Ratcliff di Mascagni al Wexford Festival Opera; concerti con la Filarmonica Arturo Toscanini a Parma; Roméo et Juliette di Gounod alla New Israeli Opera di Tel Aviv.
Altri impegni  La Traviata all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi; il concerto di apertura della stagione 2016-2017 dellOrchestra Filarmonica di Torino (musiche di Poulenc); Rigoletto con la New Israeli Opera e la Jerusalem Symphony Orchestra al Jerusalem Opera Festival; una nuova produzione di A Midsummer Night’s Dream di Britten al Teatro Ponchielli di Cremona e poi in tour per OperaLombardia (Brescia, Como, Pavia) e a Reggio Emilia; un concerto sinfonico con i Bremer Philharmoniker; Madama Butterfly eNabucco con la New Israeli Opera di Tel Aviv.
Tra i suoi prossimi impegni: Isabeau di Mascagni alla New York City Opera; Cavalleria rusticana e La voix humaine con Anna Caterina Antonacci e la regia di Emma Dante per OperaLombardia; Falstaff al Grange Festival.
FOTOSERVIZI DI CONCERTODAUTUNNO:

martedì 11 settembre 2018

Vittorio Ghielmi, direttore e compositore, viola da gamba

Musicista italiano, direttore e compositore, Vittorio Ghielmi si dedica all’esplorazione del repertorio antico ma anche alla formazione di nuove realtà musicali: ha condiviso il palco con artisti come Gustav Leonhardt, Cecilia Bartoli, Thomas Quasthoff, Andràs Schiff ma anche creato progetti con jazzisti come Kenny Wheeler, Uri Caine, Paolo Fresu, Markus Stockhausen, cantautori come Vinicio Capossela, la star amenco Carmen Linares, musicisti di tradizione extraeuropea come l’afghano Khaled Arman (Ensemble Kabul) ed è stato protagonista di prime mondiali (tra cui Uri Caine, Concerto per viola da gamba e orchestra, Amsterdam Concertgebouw e Bruxelles Bozar, 2008; Nadir Vassena, Bagatelle trascendentali per viola da gamba e orchestra, Berliner Philharmoniker Hall, 2006; Uri Caine, Danube Dreams per viola da gamba, corno di bassetto e orchestra, Musikverein Wien, 2012). L’ensemble da lui creato con la cantante argentina Graciela Gibelli, Il Suonar Parlante Orchestra, è regolarmente invitato nelle più famose sale del mondo. Dal 2007 al 2010 è stato assistente di Riccardo Muti al Festival di Salisburgo. Nel 2007 ha creato uno spettacolo attorno al ciclo Membra Jesu Nostri di Buxtehude, con regia e video di Marc Reshovsky e il coro svedese Rilke Ensemble (Gunnar Eriksson). Nel 2015 il cd Sony The Passion Music con sue composizioni e arrangiamenti dedicati alla musica antica irlandese ha vinto il prestigioso Echo Classic Award. Per le sue interpretazioni di musica antica ha ricevuto l’Erwin Bodky Award (Cambridge, Stati Uniti). Numerose sono le incisioni discografiche e i premi della critica (Alpha, Sony, Winter&Winter, Passacaille). Insegna viola da gamba al Mozarteum di Salisburgo ed è “Visiting Professor” al Royal College of Music di Londra. Ha tenuto masterclass nei più importanti Conservatori e Università del mondo. www.ilsuonarparlante.com.

La fonte musica, ensemble

"La fonte musica" è un ensemble specializzato in musica tardomedievale, fondato e diretto da Michele Pasotti. L’Ensemble è nato per interpretare la musica di passaggio tra l’età medievale e quella umanistica (ca. 1320- 1440, con particolare attenzione al Trecento italiano) su strumenti d’epoca e attraverso una costante ricerca filologica. L’Ensemble è stato ospite, tra gli altri, dei festival Resonanzen (Konzerthaus, Vienna), Konzertsaal der Wiener Sängerknaben a Vienna, Les Inouïes ad Arras in Francia, Teatro La Fenice di Venezia, Musica Sacra Piber in Austria, Cantar di Pietre in Svizzera, I Concerti dell’Accademia Bizantina, Vespri in San Maurizio, La Via Lattea, Ghislierimusica, Gaudete! Festival, Le Vie del Barocco, Musica nei Chiostri, Musica Ricercata, Antiqua, Festival dell’Ascensione, in Italia. Il primo progetto discografico Le Ray au Soleyl. Musica alla corte pavese dei Visconti (1360-1410) è uscito nel 2011 per ORF/Alte Musik e ha avuto critiche entusiaste e vinto premi internazionali. Ha ottenuto 5 diapason sul numero di novembre 2011 di «Diapason», il “Supersonic Award” della rivista lussemburghese «Pizzicato» ed è stato disco del mese e finalista per il disco dell’anno 2012 per «Amadeus». Il sito francese «Appoggiature» nel luglio 2011 gli ha conferito il massimo riconoscimento, Appoggiature d’or.
L’ensemble ha registrato nel 2015 il secondo disco Metamorfosi Trecento. Trasformazioni del Mito nell’Ars Nova.

Xavier de Maistre, arpa

In questo ambito incontra il francese Xavier de Maistre, giovane ma già avviato a fortuna internazionale e alla ricerca di sempre nuove capacità espressive per la sua arpa: per lei trascrive celebri pagine orchestrali, come Ma Vlást di Smetana, o opere per chitarra o pianoforte di Albéniz, Soler e Granados, in un non convenzionale ruolo solista. Due personalità forti e due generazioni diverse, alleate nella ricerca di intrecci inediti e inesplorate sonorità strumentali.
Nato a Tolone nel 1973, Xavier De Maistre studia e si diploma al Conservatorio della sua città e poi si perfeziona a Parigi con Jacqueline Borot e Catherine Michel. Parallelamente agli studi musicali studia scienze politiche prima all’Ecole des Sciences Politiques a Parigi e poi alla London School of Economics. Xavier de Maistre è ospite in numerosi festival. Insegna alla Musikhochschule di Amburgo dal 2001 e tiene regolari masterclass alla Juilliard School di New York, all’Università di Toho a Tokyo e al Trinity College di Londra. Ha lavorato fino al 2008 per Sony, con cui ha pubblicato il suo primo cd Nuit d’Etoiles.

Valerio Zanolli, basso

Valerio Zanolli si è avvicinato alla musica nel Coro di Voci bianche del Teatro Regio di Torino e ha studiato presso il Conservatorio della stessa città. Dal 2012 si perfeziona presso la Schola Cantorum Basiliensis dove studia canto con Rosa Domínguez, direzione con Hans-Martin Linde e segue corsi sulla prassi esecutiva e la teoria musicale storica. Partecipa a masterclass tenute da Margreet Honig e Paul Triepels, oltre a prendere parte a progetti sotto la direzione di Kelly Landerkin, Anthony Rooley, Gerd Türk e Dominique Vellard. Il suo repertorio spazia dalla musica medievale a quella contemporanea; ha partecipato a produzioni operistiche, tra le quali Dido & Aeneas di Purcell, La serva padrona di Pergolesi, Bastien und Bastienne di Mozart e Il Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi. Svolge attività solistica in Italia, Francia e Svizzera. Ha fondato il “novantik project basel” per l’esecuzione di programmi di musica antica e contemporanea.

Thilo Dahlmann, basso

Thilo Dahlmann ha studiato presso la Folkwang-Hochschule di Essen. Con un ampio repertorio dal primo Barocco no alla musica contemporanea ha tenuto concerti presso il Concertgebouw di Amsterdam, la Philharmonie di Colonia e di Essen, la Tonhalle di Zurigo e Düsseldorf, a Mosca, Bologna, Lisbona e Tokyo sotto la direzione, fra gli altri, di Hansjörg Albrecht, Frieder Bernius, Thomas Hengelbrock e Peter Neumann. E stato ospite dei Festival di Salisburgo, Bachfest di Lipsia, Händelfestspiele di Halle, Gluck-Festspielen di Nürnberg e Schleswig-Holstein Musikfestival. Numerose registrazioni in cd e dvd e registrazioni radiofoniche e televisive testimoniano la sua attività artistica. Recentemente l’etichetta viennese Capriccio ha pubblicato il suo primo cd dedicato ai Lieder di Schubert accompagnato da Charles Spencer. Insegna alla Hochschule für Musik und Tanz di Colonia e, come Gastprofessor, presso la Kunstuniversität di Graz.

Markus Schäfer, tenore

Markus Schafer, tenore ha studiato a Karlsruhe e Düsseldorf con Armand McLane. Numerose tournée lo hanno condotto in importanti sale da concerto, teatri d’opera e festival. Ha acquisito una grande reputazione come Evangelista nelle Passioni di Bach e nei grandi oratori del XIX secolo. Ha lavorato fra gli altri con Jos van Immerseel, René Jacobs, Sigiswald Kuijken, Frans Bruggen, Paul McCreesh, Philippe Herreweghe, Kent Nagano e Kirill Petrenko. Si è esibito a New York (Lincoln Center), a Vienna, alle Schubertiadi Feldkirch e Schwarzenberg, alla Wigmore Hall di Londra. Numerose registrazioni pluripremiate (Grammy per la Passione secondo Matteo con Harnoncourt) e produzioni radiofoniche documentano la vasta gamma delle sue abilità, oltre alla musica barocca, classica, romantica e contemporanea con prime esecuzioni di Rihm e Killmayer. Dal 2008 insegna canto all’Università di Hannover.

Andreas Karasiak, tenore

Andreas Karasiak ha studiato presso la Johannes Gutenberg- Universität di Mainz e presso la Schola Cantorum Basiliensis con René Jacobs. Nel campo della musica barocca ha lavorato al anco di Gustav Leonhardt, Philippe Herreweghe e Ton Koopman (opera omnia di Dietrich Buxtehude). Il suo repertorio va da Monteverdi a Weiss attraverso Mozart, Schubert e Suter e comprende la Passione secondo Matteo, la Passione secondo Giovanni e l’Oratorio di Natale di Bach, Solomon e Saul di Händel. In ambito operistico ha partecipato alla produzione del Re pastore di Mozart al Festival di Salisburgo. Ha cantato al Maggio Musicale Fiorentino, alle Folles Journées di Nantes e Bilbao e ha tenuto concerti in Canada, Francia e Olanda. Insegna canto alla Hochschule für Musik di Mainz.

David Allsopp, contraltista

David Alsopp si è affermato come uno dei controtenori più versatili della sua generazione. Già membro del Coro del King’s College di Cambridge e del Westminster Cathedral Choir, ha tenuto concerti ed effettuato registrazioni con Tenebrae, Polyphony e il Gabrieli Consort & Players. Il suo repertorio spazia dall’epoca medioevale a quella contemporanea, ma è per la musica di Bach e di Händel che è più rinomato. Le sue interpretazioni includono le Passioni secondo Giovanni e Matteo (Ex Cathedra, Nederlandse Bachvereniging, Nieuwe Philharmonie Utrecht, Noord Nederlands Orkest), l’Oratorio di Natale (BBC Singers) e il Messiah (RLPO, Bournemouth Symphony, Hudders eld Choral Society). La sua discogra a come solista comprende Israel in Egypt, Joshua e Jephta. Ha collaborato con direttori quali Helmuth Rilling, Stephen Cleobury, Jonathan Cohen e Martyn Brabbins.

Carmela Konrad, soprano

Carmela Konrad ha studiato canto presso la Hochschule di Lucerna, approfondendo la propria formazione tra l’altro, con Krisztina Laki, Jakob Stämp i e Sibylla Rubens. Si è esibita come solista presso il Prinzregententheater e la Herculessaal di Monaco di Baviera, la Philharmonie di Berlino, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, la Frauenkirche di Dresda, oltre che in molte città della Svizzera. I concerti nel 2018/2019 includono fra l’altro il Messiah di Händel a Bad Arolsen, l’Oratorio di Natale di Bach a Monaco, molte cantate con Otto Sauter e lo Strings Festival Lucerne e la Passione secondo Giovanni con il Bach Collegium Zürich alla Grossmünster di Zurigo. Carmela Konrad ha vinto il premio della Fondazione Marianne e Curt Dienemann, il premio della città di Wels e il 1° premio della Fondazione Elvira Lüthy-Wegmann. È docente di canto presso la Pädagogischen Hochschule di Lucerna.

Heidi Maria Taubert, soprano

Heidi Maria Taubert ha studiato canto con Ilse Hahn e Christiane Junghanns presso la Musikhochschule di Dresda e con Marek Rzepka presso la Musikhochshule di Lipsia. Successivamente si è perfezionata con Richard Wistreich, Monika Mauch e Maurice van Lieshout. Come solista ha partecipato ai Dresdner Musikfestspiele, Händelfestspiele Halle, Festival Mitte Europa, Bachtage Potsdam, St. Wenceslas Music Festival Ostrava. La collaborazione con ensemble quali Lautten Compagney Berlin, Exxential Bach, Collegium Marianum Prague, Cappella Sagittariana Dresden e Telemann Collegium Michaelstein l’ha portata in tutta Europa. Ha cantato in Clori e Fileno e in Xerxes di Händel presso lo Händelfestspiele di Halle oltre che a Bayreuth, Hannover, Varsavia e Winterthur. Diretta da Rinaldo Alessandrini ha partecipato all’esecuzione de L’Olimpiade di Vivaldi presso l’Akademia Vivaldiowska di Wroklaw. Registra per CPO.

Pietro Mussino, maestro del coro

Pietro Mussino ha studiato composizione, direzione d’orchestra e musica elettronica presso il Conservatorio di Torino e musica a indirizzo multimediale presso il Conservatorio di Bologna. Nel 1999 ha vinto il Premio di Composizione “Franco Alfano”. Ha frequentato numerosi corsi e accademie dedicati alla direzione di coro, alla didattica della musica e alla tecnica vocale. Dal 2000 dirige il coro Incontrocanto di Torino e dal 2002 è maestro del coro dell’Accademia del Santo Spirito. È autore di composizioni originali e arrangiamenti commissionati da diversi ensemble vocali e strumentali italiani e stranieri. Dal 2006 al 2013 ha insegnato vocalità e musica d’insieme presso l’Accademia Corale Stefano Tempia. È stato docente a contratto al Conservatorio di Torino e all’Università degli Studi di Torino.

Robert King, direttore

Nato nel 1960, Robert King è stato corista nel coro del St. John’s College di Cambridge. Nel 1980 a Cambridge ha fondato l’orchestra e coro barocchi The King’s Consort, con cui ha poi tenuto concerti in tutto il mondo. Ha effettuato più di cento registrazioni che hanno venduto circa un milione e mezzo di copie e ricevuto numerosi premi internazionali. Attualmente registra per l’etichetta Vivat. Oltre alla sua attività come direttore d’orchestra, che lo ha visto alla testa di numerose compagini internazionali, Robert King è anche un rinomato direttore di coro; il suo repertorio, oltre al particolare successo nell’interpretazione della musica barocca, include anche un vasto ventaglio di opere classiche e romantiche, sinfoniche e corali, con un’attenzione particolare per autori come Mozart, Haydn, Mendelssohn e con una specializzazione in compositori inglesi del ventesimo secolo, tra cui in particolare Vaughan Williams, Stanford e Parry. Robert King è riconosciuto come uno dei più grandi esperti delle opere di Henry Purcell: in aggiunta alle registrazioni monografiche, è stato direttore artistico alla Wigmore Hall in occasione del Festival per il trecentesimo anniversario della morte del compositore, nonché autore di quella che è considerata “la biografia definitiva” di Purcell. King collabora come autore e presentatore di vari programmi della BBC. In campo cinematografico è stato consulente musicale per Le Crociate di Ridley Scott e ha suonato il clavicembalo in Shrek 2; altri suoi progetti hollywoodiani includono Le Cronache di Narnia, Pirati dei Caraibi, Giù per il Tubo e, come assistente del pluripremiato Hans Zimmer, Il Codice da Vinci. Nuove registrazioni discografiche includono musiche di Purcell, Couperin, Mendelssohn, Händel e, più recentemente, il cd I Heard A Voice From Heaven con i King’s Consort e Malcolm Martineau.

Accademia del Santo Spirito

L’Accademia del Santo Spirito di Torino è stata fondata nel 1985 da un gruppo di appassionati professionisti e musicisti e ha sede presso la settecentesca Chiesa dello Spirito Santo nel centro storico di Torino. La direzione artistica è attualmente af data ad Andrea Banaudi. Per statuto e vocazione l’Accademia si dedica allo studio e alla valorizzazione del patrimonio musicale cinque-settecentesco, attraverso le esecuzioni, condotte con criteri filologici e la ricerca, l’edizione e la presentazione al pubblico – spesso per la prima volta in epoca moderna – di opere ingiustamente dimenticate, quali il David di Scarlatti, il San Giovanni Battista di Stradella e la Passione di Caldara. Particolare attenzione viene dedicata alla valorizzazione delle opere di musicisti attivi presso la cappella di corte sabauda. Attraverso concorsi e selezioni, l’Accademia è giunta alla formazione di un gruppo di cantanti solisti, di un coro e di un’orchestra composta da giovani strumentisti che operano nel campo della musica barocca con strumenti originali, tornati a svolgere attività in Italia dopo essersi specializzati nei più importanti centri musicali europei. Sin dalla fondazione l’Accademia è stata invitata a partecipare a tutte le edizioni di Torino Settembre Musica. I suoi complessi hanno svolto un’intensa attività concertistica e discografica, guidati da direttori quali Sergio Balestracci, Filippo Maria Bressan, Ottavio Dantone, Lorenzo Ghielmi, Jean-Claude Malgoire, Pál Németh e Simon Preston. Costantemente accompagnata dal consenso della critica e da un crescente successo di pubblico, l’Accademia, sotto la direzione di Guido Maria Guida, Walter Proost, György Györiványi Ráth, Claudio Scimone, Piotr Wijatkowski, ha anche affrontato stimolanti incursioni nel repertorio otto e novecentesco. La sua stagione L’Allegro, il Penseroso ed il Moderato è ormai divenuta un appuntamento classico della vita musicale torinese.

Coro e Orchestra dell’Accademia del Santo Spirito

Fabio Armiliato, tenore

Fabio Armiliato è uno dei tenori più importanti della scena lirica internazionale. Nato a Genova, qui si diploma al Conservatorio e debutta giovanissimo nel Simon Boccanegra, iniziando così una rapida carriera che lo ha portato ad affrontare i ruoli più importanti nei più prestigiosi teatri del mondo, dal Metropolitan di New York al Teatro alla Scala di Milano passando per l’Opéra di Parigi, l’Opera di San Francisco, il Teatro Real di Madrid e la Wiener Staatsoper. Emozionanti poi le sue interpretazioni di Mario Cavaradossi in Tosca di cui è considerato interprete di assoluto riferimento, acclamato nel ruolo all’Arena di Verona, al Teatro Real di Madrid, alla Fenice di Venezia, in una tournée in Giappone con il Teatro dell’Opera di Roma, al Teatro alla Scala di Milano (diretto da Lorin Maazel) e alla Royal Opera House di Londra con la direzione di Antonio Pappano. Tra i tanti successi degli ultimi anni sono da ricordare uno strepitoso debutto ne La forza del destino all’Opéra di Montecarlo, La fanciulla del West a Roma e Tosca alle Terme di Caracalla, festeggiando nell’occasione il ventennale del suo debutto su questa scena.
Nella stagione 2009/2010 ha inaugurato con Turandot il rinato Teatro Petruzzelli di Bari e debuttato, ottenendo uno straordinario consenso di pubblico e critica, nel ruolo di Rodolfo in Luisa Miller alla Opernhaus di Zurigo. È stato poi protagonista al Festival Puccini di Torre del Lago con una nuova produzione della Fanciulla del West creata per festeggiare il centenario dell’opera stessa. Dopo l’atteso e trionfale debutto in Otello all’Opéra Royal de Wallonie-Liège, è stato insignito del Premio Internazionale “Tito Schipa” a Ostuni e proclamato Cittadino Onorario della città di Recanati nel nome del grande Beniamino Gigli. Spesso protagonista di diversi programmi televisivi dedicati alla divulgazione dell’opera lirica, di numerose registrazioni discografiche e delle attività della Nazionale italiana cantanti, Fabio Armiliato ha anche debuttato nel 2012 come attore protagonista nel film di Woody Allen To Rome with Love. Negli ultimi anni ha ideato il progetto “Recital CanTango” che lo vede protagonista di uno spettacolo dedicato al Tango.

Ensemble I Regi Corni

L’Ensemble I Regi Corni è formato da tutta la sezione corni dell’Orchestra del Teatro Regio, con l’aggiunta di due musicisti, collaboratori abituali dell’orchestra. La finalità, oltre alla crescita professionale, è quella di diffondere la conoscenza del proprio strumento, del suo repertorio, della sua storia e delle sue varianti: corno naturale, trompe de chasse e tuba wagneriana. Il repertorio affrontato è in parte originale e in parte frutto di trascrizioni di importanti pagine di autori, dalla musica barocca ai giorni nostri, dal repertorio strumentale all’operistico, fino alla musica leggera.

Orchestra Filarmonica di Torino OFT

L’Orchestra Filarmonica di Torino dal 1992 realizza presso il Conservatorio di Torino una propria stagione sinfonica. Protagonisti centrali della programmazione, concepita in modo che ogni concerto sia un evento speciale, sono i grandi capolavori del periodo barocco e classico: l’attenzione alle più aggiornate prassi esecutive e la definizione dei dettagli che tale repertorio acquista quando viene eseguito da un organico cameristico ne fanno una realtà unica, che ha nel tempo consolidato una marcata riconoscibilità.
L’OFT collabora con prestigiosi direttori e con solisti di fama internazionale, tenendo concerti in Italia e all’estero, ed è protagonista di festival nazionali e internazionali. Il concerto per l’edizione 2016 di MITO SettembreMusica, durante il quale l’Orchestra Filarmonica di Torino è stata diretta da Mario Brunello, è stato trasmesso in diretta per Radio3 ed è diventato parte del docufilm Padri e Figli prodotto da Rai5. Le incisioni dell’Orchestra Filarmonica di Torino sono edite da Naxos, Claves, Victor, RS, Decca e Stradivarius.

Severin von Eckardstein, pianoforte

Severin von Eckardstein si è ormai affermato come solida presenza sui palcoscenici delle più prestigiose sale da concerto del mondo. L’artista ha entusiasmato il pubblico con performance a Berlino, Monaco, Mosca, Parigi, Londra, New York, Amsterdam, Hong Kong, Tokyo e Seul. Il suo talento è stato apprezzato al festival di Aldenburgh, al Ruhr Piano Festival, a La Roque d’Anthéron, allo Schleswig- Holstein e al Miami International Piano Festival. Ha collaborato con direttori quali Valery Gergiev, Philippe Herreweghe, Lothar Zagrosek, Marek Janowski, Walter Weller, con debutti importanti al Concertgebouw con la Royal Concertgebouw Orchestra e la direzione di Paavo Järvi nel 2007 e 2012, con la Dallas Symphony Orchestra diretta da Jaap van Zweden. Molti concerti di von Eckardstein sono stati registrati e trasmessi dalle maggiori emittenti televisive. Come ospite ripetutamente invitato nella serie di concerti “Maestri del pianoforte” ad Amsterdam, il pianista ha aperto la venticinquesima edizione, con un ulteriore invito nel 2014.
Nato a Düsseldorf nel 1978, ha vinto numerosi premi: José Iturbi di Valencia nel 2002, ARD di Monaco, il primo premio al Concorso “Reine Elisabeth” del Belgio nel 2003 e nello stesso anno l’Echo Klassik Award e il Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio Culturale. La formazione artistica e strumentale del pianista si è andata consolidando con Barbara Szczepańska, Karl-Heinz Kammerling e Klaus Hellwig all’Università delle Arti di Berlino e successivamente all’Accademia Internazionale Pianistica Lago di Como. Ha anche seguito gli insegnamenti di Alfred Brendel, Vitalij Margulis, Karl Ulrich Schnabel, Alicia de Larrocha, Leon Fleisher e Menahem Pressler. Anche la musica da camera ha uno spazio signi cativo nella sua attività artistica grazie alla partecipazione ai Festival di Kuhmo e di Risør in Norvegia, dove ha suonato con il violoncellista Heinrich Schiff. Il repertorio di von Eckardstein va dal Barocco alle opere del ventunesimo secolo. Le sue registrazioni dedicate a Medtner, Schubert, Wagner, Debussy, Janáček, Glazunov, Skrjabin, hanno ricevuto entusiastici consensi dalla critica internazionale.

Matteo Catalano, pianoforte

Matteo Catalano nasce a Torino nel 1993 e comincia lo studio del pianoforte a 11 anni. Ammesso al Conservatorio di Torino, studia con Bruno Bosio. Partecipa a diverse masterclass con Aquiles Delle Vigne, Michel Béroff, Dominique Merlet (alla Internationale Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo) e con Benedetto Lupo (presso l’Accademia di Musica di Pinerolo). Partecipa alle Serate Musicali del Conservatorio e al Conservatorio per Santa Pelagia, come solista e come camerista.
Nel 2016 conclude il ciclo di studi diplomandosi con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore e inizia il Master of Arts in Music Performance presso la Hochschüle für Musikdi Basilea, nella classe di Filippo Gamba. È borsista della Fondazione CRT e della De Sono Associazione per la Musica. Ottiene inoltre l’assegnazione del Premio “Stefano Tempia” 2017 e della borsa di studio “Maria Cerruti Vercellotti” come miglior solista nella rassegna Ducale LAb di Vercelli.
Si è classificato secondo al Concorso Pianistico Internazionale Città di Albenga e continua ad esibirsi in diverse cornici, tra le quali le rassegne Piano in Primo Piano, Antithesis, Monferrato Classic Festival e per l’Unione Musicale di Torino.

Andrea Albano, clarinetto

Andrea Albano inizia lo studio del clarinetto a 10 anni e si diploma a pieni voti nel 2013. Nel 2012 entra nell’orchestra dell’Accademia Musicale dell’Annunciata di Abbiategrasso, diretta da Riccardo Doni e Sergio Delmastro e segue numerose masterclass. Collabora con importanti musicisti, tra cui Mario Ancillotti, Gabor Meszaros, Harrison Birtwistle, Yuval Gotlibovich, Anna Kravtchenko, Omar Zoboli, Alberto Mandarini, Vladimir Verbitsky e David Coleman. Suona nella rassegna musicale ticinese “900 presente” sotto la direzione di Arturo Tamayo e Francesco Bossaglia e tra il 2014 e il 2017 nell’Orchestra Giovanni Battista Polledro. Dal 2013 studia al Conservatorio della Svizzera Italiana con François Benda, Filipa Nunes, Jordi Pons e Sergio Delmastro e nel 2014 vince la borsa di studio della Fondazione CRT e della De Sono Associazione per la Musica. Dal 2017 collabora con il Teatro Regio di Torino, suonando sotto la bacchetta di Asher Fisch, Gianandrea Noseda, Alessandro Ferrari, Gavriel Heine e Pinchas Steinberg e vince l’audizione di clarinetto basso per l’orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala.

Martina Gallo, violno

Martina Gallo, nata nel 1995 a Ragusa, nel 2013 si diploma al Conservatorio di Torino; nello stesso anno vince il Premio “Stefano Tempia” per i migliori diplomati. Ha studiato con Felice Cusano, Dora Schwarzberg e Adrian Pinzaru. Nel 2017 ha conseguito il Master in Music Performance alla Hochshule der Künste a Berna nella classe di Corina Belcea. Attualmente frequenta l’Haute Ecole de Musique de Lausanne nella classe di Francesco De Angelis. Dal 2014 è borsista della Fondazione CRT di Torino, della De Sono Associazione per la Musica e di numerose fondazioni svizzere tra cui Lyra Stiftung. Ha ottenuto primi premi in concorsi nazionali e internazionali tra cui la Rassegna d’archi Mario Benvenuti di Vittorio Veneto, il Premio Antonio Salieri di Legnago, Moncalieri European Competition, A.M.A. Calabria di Lamezia Terme. Si è esibita in sale prestigiose come Mozarteum di Salisburgo e Reggia di Venaria, al Castello di Weissenstein con il Concerto di Čajkovskij, al Quirinale in occasione del sessantesimo anniversario della Costituzione alla presenza delle più alte cariche dello Stato e al Zentrum Paul Klee di Berna. Nel 2017 ha vinto l’audizione nella Basel Sinfonieorchester dove attualmente lavora.

Philip Smith, pianoforte

Philip Smith è uno dei pianisti inglesi più versatili. Tiene recital come solista, in gruppi da camera, con orchestre e con Dame Evelyn Glennie. È artista Steinway ed è apparso ai BBC Proms nel 2015. Negli anni ’80 ha vinto numerosi premi nei concorsi internazionali di maggior rilievo, esibendosi poi in Europa, America e Giappone. Ha suonato con Royal Philharmonic, BBC Scottish, Nederland Radio Filharmonisch Orkest e English Chamber Orchestra e si è esibito per emittenti radio e televisive in Inghilterra e all’estero. Nel 1989 ha debuttato con Evelyn Glennie ai BBC Proms, iniziando un sodalizio che dura tutt’ora e che li ha visti esibirsi in tutto il mondo, compresi i concerti al Concertgebouw di Amsterdam, al Kennedy Center di Washington e all’Hollywood Bowl. Hanno suonato alla presenza di reali e capi di stato in diversi Paesi. Nel 2015 sono tornati ai BBC Proms e un cortometraggio sulla loro collaborazione è stato trasmesso su BBC Proms Extra.
Le sue incisioni comprendono le Soirées de Vienne di Liszt e numerosi cd con Evelyn Glennie, uno di quali vede anche la partecipazione del sassofonista John Harle con musiche di Dave Heath.
Nel 2000 ha iniziato una partnership con il clarinettista Bernhard Röthlisberger, con concerti in Svizzera e nel Regno Unito e l’incisione di un cd di musiche di Brahms e del suo pupillo Gustav Jenner. Nel 2014 ha eseguito la Sonata di Bartók per due pianoforti e percussioni con Noriko Ogawa, Evelyn Glennie e la Manchester Camerata. Ha suonato più volte il ciclo completo delle Sonate di Beethoven ed effettuato tournée e tenuto masterclass in tutto il mondo.

Evelyn Glennie, percussioni

Evelyn Glennie è la prima persona nella storia della musica ad aver creato e sostenuto una carriera a tempo pieno come solista di percussioni, esibendosi in tutto il mondo con le più famose orchestre, direttori e artisti. Suo è il primo concerto di percussioni dei Proms, tenutosi nel 1992 alla Albert Hall, evento che ha poi spianato la strada a questo genere. Ha avuto un ruolo importante anche nella cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici 2012 di Londra. I suoi numerosi cd sono uno diverso dall’altro, così come le sue esibizioni: Shadow behind the Iron Sun e Sound Spirits continuano ad essere dei bestseller che dimostrano la sua abilità anche come improvvisatrice. Grande committente di nuovi lavori per percussioni sole, Evelyn Glennie è dedicataria di oltre 200 brani di eminenti compositori internazionali.
Vincitrice di due Grammy e con una nomination ai British Academy of Film and Television Arts (BAFTA), è molto richiesta anche come compositrice di musiche per cinema, televisione e case editrici. Il film Touch of sound e la sua brillante conferenza per i TED Talks (marchio di conferenze statunitensi) rimangono tra le testimonianze chiave del suo approccio alla creazione musicale.
Con oltre 90 premi internazionali a oggi, incluso il Polar Music Prize, Dama della Monarchia britannica e Companion of Honour, Evelyn Glennie continua ad essere fonte di ispirazione per i giovani musicisti: le sue masterclass sono considerate una guida per le nuove generazioni. Ancora oggi l’artista continua a spendersi per realizzare la sua visione - insegnare al mondo ad ascoltare - progettando l’apertura di un centro «per migliorare la comunicazione e la coesione sociale incoraggiando ognuno a scoprire nuovi modi di ascoltare. Vogliamo ispirare, creare, impegnare e potenziare».

Zee Zee, pianoforte

Pianista cinese rivelazione della passata stagione, Zee Zee, nella stagione 2017/2018 Zee Zee ha debuttato con la San Francisco Symphony, la Royal Liverpool Philharmonic, la Sinfonieorchester Basel e l’Estonian National Symphony; ha suonato con le orchestre del Colorado, Pasadena, Tucson e Jacksonville e in recital alla Vancouver Recital Society e alla Shanghai Symphony Chamber Hall. Appassionata musicista da camera, si esibisce con lo Z.E.N. Trio in concerti alla Premiere Performances di Hong Kong e alla St. George’s Hall di Liverpool, con la Shenzhen Symphony e la Hangzhou Philharmonic. Zee Zee lavora regolarmente con importanti direttori, tra i quali Paavo Järvi, Marin Alsop, Yan Pascal Tortelier, Charles Dutoit e con prestigiose orchestre come Los Angeles Philharmonic, Minnesota Orchestra, Cincinnati Symphony, BBC Symphony, BBC Philharmonic, London Philharmonic, Orchestra Nazionale del Belgio, Hong Kong Philharmonic e Shanghai Symphony. È apparsa al Beethoven Festival in Polonia, al Pärnu e al Ravinia Festival e ha suonato al Kennedy Center di Washington, al Lincoln Center di New York, alla Wigmore Hall di Londra e al De Doelen di Rotterdam. Nella stagione 2016/2017 è stata artista in residenza con la Shenzhen Symphony Orchestra e la stagione 2015/2016 è stata l’ultima in qualità di BBC New Generation Artist. Zee Zee ha iniziato la propria formazione musicale in Germania a cinque anni e al suo ritorno nella natia Cina è diventata uno dei giovani artisti più ricercati della nazione. Ha studiato con Dan Zhao Yi alla Shenzhen Arts School e, successivamente, con Nelita True alla Eastman School of Music, con Yoheved Kaplinsky e Robert McDonald alla Juilliard School (dove ha vinto il Premio Petschek), con Leon Fleisher al Peabody Institute, e sta proseguendo con Alfred Brendel. Ha vinto il 1° Concorso internazionale per pianoforte in Cina, i concorsi Gina Bachauer e Volodymyr Krainev, oltre ad aver ottenuto un premio al Concorso Queen Elizabeth nel 2013.

lunedì 10 settembre 2018

William Youn, pianoforte

Dopo gli studi in Corea e negli Stati Uniti, il pianista William Youn ha nuovamente cambiato continente per studiare alla Hochschule für Musik di Hannover e all’Accademia pianistica Internazionale Lago di Como, dove ha lavorato con Karl-Heinz Kämmerling, Dmitri Bashkirov, Andreas Staier, William Grant Naboré e Menahem Pressler. Residente a Monaco di Baviera, William Youn si esibisce da Berlino a Seul a New York con le maggiori orchestre, tra le quali citiamo Cleveland Orchestra, Münchner Philharmoniker, Orchestra Nazionale del Belgio, Orchestra del Teatro Mariinskij e la Filarmonica di Seul. Come musicista da camera, William Youn vanta strette collaborazioni con Sabine Meyer, Julian Steckel, Carolin Widmann, Veronika Eberle, Johannes Moser e il Signum Quartet. Sta inoltre incrementando le sue performance al fortepiano, come ad esempio al Mecklenburg- Vorpormmern Festival e al Festival Mozart di Würzburg.
Ha registrato per Sony Korea e Ars Production. Altre incisioni comprendono un disco di opere di Brahms con Nils Mönkemeyer e il cd Mozart with Friends con Sabine Meyer, Julia Fischer e Mönkemeyer, che è stato nominato Disco dell’anno di musica da camera ECHO Klassik 2017. La sua recente incisione dell’integrale delle sonate per pianoforte di Mozart per Oehms Classics è stata accolta con il plauso della critica internazionale

Nils Mönkemeyer, viola

Nato a Brema, Nils Monkemeyer ha acquisito in breve tempo una fama internazionale, portando così una grande attenzione sulla viola. Come artista esclusivo Sony Classical, negli ultimi anni ha pubblicato numerosi cd acclamati dalla critica e vincitori di premi, che hanno scalato le classi che tedesche. Questi e i suoi dischi precedenti hanno portato alla riscoperta della letteratura originale per viola dal XVIII secolo alla contemporaneità. Il 2017 ha visto l’uscita dell’ultimo cd con opere di Walton, Bruch e Pärt con i Bamberger Symphoniker diretti da Markus Poschner.
Nils Mönkemeyer ha collaborato con direttori del livello di Sylvain Cambreling, Elias Grandy, Christopher Hogwood, Cornelius Meister, Marc Minkowski, Michael Sanderling, Clemens Schuldt e Simone Young, suonando con orchestre come Tonhalle Orchester di Zurigo, Helsinki Philharmonic, Konzerthausorchester Berlin, Staatskapelle Weimar, Düsseldorfer Symphoniker, Berliner Barock Solisten. Nella stagione 2017/2018 si esibisce come solista nei maggiori centri musicali internazionali, come Musikverein a Vienna, Helsinki Music Center, in Liechtenstein, presso le Filarmoniche di Berlino e Colonia, alla Festspielhaus di Baden-Baden e alla Alte Oper di Francoforte. Con i suoi partner abituali di musica da camera come Sabine Meyer, William Youn e il Julia Fischer Quartet suonerà su palcoscenici come la Wigmore Hall di Londra, National Concert Hall di Taipei, Sala Liszt di Budapest, Tonhalle di Zurigo, Gewandhaus di Lipsia, Sala Boulez a Berlino e in numerosi festival. Dal 2011 Nils Mönkemeyer insegna alla Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera; in precedenza aveva insegnato all’Università di Dresda e alla Escuela Superior de Música Reina Sofia di Madrid.

sabato 8 settembre 2018

Brú, ensemble

Brù è un progetto ad organico flessibile composto da musicisti attivi sulla scena europea di musica barocca. Nel suo innovativo linguaggio musicale confluiscono l’eloquenza della musica antica suonata su strumenti originali e la fresca vitalità della musica tradizionale irlandese, scozzese e nordica. I musicisti di Brú comprendono in sé una grande varietà di influenze: la pratica sugli strumenti antichi accumulata in centinaia di concerti, il piacere di suonar musica non “colta” e soprattutto il desiderio di rinnovarsi continuamente cercando fonti di ispirazione sempre diverse. Ogni musicista aggiunge “nell’inesauribile calderone” un ingrediente unico, e dà vita a creazioni che non sono mai uguali a se stesse; è la compagnia degli  stessi strumentisti, in primo luogo, che mai deve “ritirarsi insoddisfatta”. Dopo una tournée di debutto in Finlandia alcun anni fa, il gruppo ha suonato per il Festival MA Early Music di Bruges e più recentemente alla Filarmonica di Varsavia. Questi di MITO sono per Brú i primi concerti in Italia.

VEDI FOTOSERVIZIO CONCERTODAUTUNNO

Brú composto da:
Anna Besson, flauto traversiere
Davide Monti, violino barocco
Krishna Nagaraja, viola barocca
Marco Testori, violoncello barocco
Michele Pasotti, tiorba

mercoledì 5 settembre 2018

Kronos Quartet

Per più di 40 anni il Kronos Quartet di San Francisco ha unito un indomito spirito di esplorazione con l’impegno a ricreare e riprogettare continuamente l’esperienza del quartetto d’archi. Percorrendo questa strada, il Kronos Quartet è diventato uno dei più celebri e autorevoli ensemble, con migliaia di concerti, più di 60 incisioni discogra che e collaborazioni con un eclettico mix di compositori ed esecutori, oltre alla commissione di oltre 900 lavori e rielaborazioni per quartetto d’archi. Oltre al Grammy Award, il Quartetto ha vinto il Polar Music Prize e l’Avery Fisher Prize. L’associazione non pro t Kronos Performing Arts Association gestisce tutti gli aspetti dell’attività del Kronos Quartet, compresa la commissione di nuovi lavori, tournée di concerti ed esibizioni in sede, programmi educativi e l’annuale Kronos Festival a San Francisco. Nel 2015, Kronos ha dato vita a una nuova iniziativa, Fifty for the Future: The Kronos Learning Repertoire, che commissionerà e distribuirà gratuitamente online 50 nuovi lavori (cinque di uomini e cinque di donne, ciascuno per cinque anni) progettati per preparare studenti e professionisti emergenti.

Kronos Quartet composto da:
David Harrington, John Sherba, violini
Hank Dutt, viola
Sunny Yang, violoncello


domenica 2 settembre 2018

Federica Venturi, Soprano Lirico

Nata il 6 settembre 1988 a Cesena, si diploma in canto presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma.

Ha seguito numerose masterclass con i Maestri: Monica Bacelli, Marco Balderi, Claudio Desderi, Franca Mattiucci, Eva Mei e Elisabeth Norberg-Schulz ed attualmente studia con il maestro Sergio Foresti.

Ha partecipato come uditrice alla ACCADEMIA ROSSINIANA del ROSSINI OPERA FESTIVAL, diretta dal M° Alberto Zedda.
Gli "Amici della Lirica G. Rossini" di Pesaro nel 2008 gli hanno conferito un Premio straordinario per la più giovane voce promettente del gruppo partecipante al Concorso da loro indetto. Nell'estate dello stesso anno, a soli 19 anni, è anche vincitrice del concorso Luigi Zanuccoli, a Sogliano al Rubicone, partecipando al concerto dei vincitori dello stesso.
E' finalista alla prima edizione del CONCORSO LIRICO INTERNAZIONALE CARLO ZAMPIGHI (con Presidente di Giuria Katia Ricciarelli), partecipando al CONCERTO DEI FINALISTI, cantando al fianco di Elisaveta Martirosyan.
Collabora come aggiunta al CORO SAN CARLO DI PESARO in un evento televisivo, il BOCELLI&ZANETTI NIGHT, andato in onda su CANALE 5 dall'Open Theatre di Expo a Milano il 26 maggio 2016. In questa occasione viene diretta dal Maestro ZUBIN MEHTA e dal Maestro CARLO BERNINI in svariati cori lirici e di musica leggera insieme a solisti come ANDREA BOCELLI e GIANNA NANNINI.
Nel 2015 debutta in RIGOLETTO (Paggio), presso il Teatro Civico di La Spezia, cantando al fianco di Scilla Cristiano e Sergio Bologna.
Nello stesso anno debutta in LA VEDOVA ALLEGRA (Valencienne) con la Compagnia Teatro Musica Novecento eseguendo il ruolo con la stessa compagnia anche al Teatro Donizetti di Bergamo e al Teatro Comunale di Vobarno.
Debutta inoltre in CARMEN (Mercedes), in una tournée nei seguenti Teatri: Avezzano (Teatro dei Marsi), Cento (Fondazione Teatro Borgatti), Saronno (Teatro Giuditta Pasta), Stezzano (Teatro Eden), Sulmona (Teatro Maria Caniglia), cantando al fianco di: Chiara Chialli, Claudia Marchi, Valter Borin, Alessandro Goldoni, Marzio Giossi e Donato Di Gioia.
Nell' opera Carmen debutta anche nel ruolo di FRASQUITA  presso il TEATRO MAGNANI DI FIDENZA collaborando con artisti come CRISTINA MELIS, ANGELA ANGHELEDDU, LEONORA SOFIA, GIOVANNI MARIA PALMIA, GIACOMO CONTRO e con il REGISTA RICCARDO CANESSA.​
Nel 2016 si esibisce al Teatro Magnani di Fidenza con la COMPAGNIA D'OPERETTE ELENA D'ANGELO, sempre ne LA VEDOVA ALLEGRA (Valencienne), cantando al fianco di Elena D'Angelo, Umberto Scida, Margò Volo, Italo Ciciriello e numerosi altri.
In qualità di SOPRANO STABILE della COMPAGNIA D'OPERETTE ELENA D'ANGELO, partecipa alla tournée tra Giulianova e Nereto, vestendo un'altra volta i panni di Valencienne in LA VEDOVA ALLEGRA all'Anfitetaro B. Brecht di Nereto ed esibendosi in due GRAN GALA' DELL'OPERETTA. 
Successivamente canta lo stesso ruolo presso il Castello Sforzesco di Galliate al fianco di Marta Calcaterra, poi presso il Teatro Persio Flacco di Volterra, al Teatro Giuditta Pasta di Saronno, il Teatro San Babila di Milano e il Teatro Marrucino di Chieti.
Con la stessa compagnia debutta in CIN CI LA (Myosotis), al Teatro Giuditta Pasta di Saronno, Teatro Condominio di Gallarate e al Teatro Marrucino di Chieti.
Al Teatro dei Marsi di Avezzano, debutta in AIDA (Sacerdotessa), al fianco di: Stefanna Kybalova, Ignacio Encinas, Marzio Giossi, Cristina Melis, sotto la direzione del M° Valter Borin, con replica al Teatro Comunale Maria Caniglia di Sulmona.
Nel 2017 è Kate Pinkerton in MADAMA BUTTERFLY al Teatro Comnunale di Carpi, al fianco di Hiroko Morita e Andrea Giovannini.
Con la COMPAGNIA D'OPERETTE ELENA D'ANGELO debutta quale Gaby Gutter nell'operetta LA SCUGNIZZA al Teatro Orfeo di Taranto.
Nell'estate 2017 è tra i vincitori del CONCORSO LIRICO INTERNAZIONALE 'IL BARBIERE DI SIVIGLIA AL TEATRO GUGLIELMI DI MASSA, GENNAIO 2018' ( RUOLO: BERTA) in collaborazione con il Teatro del Giglio di Lucca e di Truelinked e partecipa al concerto dei vincitori dello stesso il 4 ottobre 2017 presso il TEATRO GUGLIELMI DI MASSA.
Il 4 novembre 2017 continua la collaborazione con la compagnia di Operette TEATRO MUSICA NOVECENTO interpretando il ruolo della PRINCIPESSA MYOSOTIS al TEATRO DELLE ALI di Breno.
Il 25 febbraio 2018 debutta, ancora una volta, con LA COMPAGNIA DI OPERETTE ELENA D'ANGELO nel ruolo di NELA ne IL PAESE DEI CAMPANELLI al TEATRO DIEGO FABBRI di Forlì.
Il 24 marzo 2018 è di nuovo Myosotis in Cin Ci La al fianco della Compagnia Teatro Musica Novecento al Teatro Delia Cajelli di Busto Arsizio, collaborazione che continua nello stesso ruolo il 25 dello stesso mese al Teatro Openjobmetis di Varese, avendo il piacere di collaborare, oltre che con i membri della compagnia stabili anche con Stefano Orsini, Silvia Spruzzola e Domingo Stasi. La collaborazione con questa compagnia di operette continua anche il 27 del mese successivo al Teatro Novecento di Tresigallo nello stesso ruolo: la principessa  Myosotis in Cin Ci La.
Debutta il 5/04/2018 nel ruolo di BERTA ne IL BARBIERE DI SIVIGLIA di Gioacchino Rossini e il 6/04/2018 nel ruolo di ROSINA nella stessa opera con l'associazione LA CORELLI, diretta dal Maestro JACOPO RIVANI facendo 2 recite lo stesso giorno e un'altra recita il 20/04/2018 presso il Museo Dante Alighieri di Ravenna sempre nel ruolo di Rosina.
Svolge un intensa attività concertistica, che l'ha portata a cantare in numerosi Teatri in Italia (Abano Terme, Bologna, Cesena, Forlì, Mortara, San Giovanni Rotondo, ecc.) e all'estero: Mostard e Sarajevo.
Attualmente è impegnata nella tournée concertistica estiva del Gruppo Caronte che la vedrà nuovamente impegnata nei ruoli di Nela, Valencienne e della Principessa Myosotis nelle operette IL PAESE DEI CAMPANELLI , LA VEDOVA ALLEGRA e CIN CI LA insieme alla Compagnia di Operette Elena D'Angelo. 

REPERTORIO: 

RUOLI DEBUTTATI OPERA: 
GIUSEPPE VERDI_IL RIGOLETTO: UN PAGGIO
GIACOMO PUCCINI_ MADAMA BUTTERFLY: KATE PINKERTON
GIUSEPPE VERDI_ AIDA: GRAN SACERDOTESSA
GAETANO DONIZETTI_ L'ELISIR D'AMORE: GIANNETTA
GEORGES BIZET_ CARMEN: FRASQUITA- MERCEDES 
GIOACCHINO ROSSINI_ IL BARBIERE DI SIVIGLIA: BERTA-ROSINA ( in tonalità originale)

ALCUNI RUOLI IN FASE DI PREPARAZIONE OPERA: 
WAGNER_ TANNHAUSER: ELISABETH 
WAGNER_LOHENGRIN: ELSA
GIACOMO PUCCINI_ TURANDOT: LIU'
GIACOMO PUCCINI_ MADAMA BUTTERFLY: CIO CIO-SAN 
GIACOMO PUCCINI_SUOR ANGELICA: SUOR ANGELICA
GIACOMO PUCCINI_ GIANNI SCHICCHI: LAURETTA
MASCAGNI_ L'AMICO FRITZ: SUZEL
MASCAGNI_LODOLETTA: LODOLETTA
GIUSEPPE VERDI_IL CORSARO: MEDORA
GIUSEPPE VERDI_ IL TROVATORE: LEONORA
GIUSEPPE VERDI_ OTELLO: DESDEMONA 
GIUSEPPE VERDI_ ERNANI: ELVIRA
ARRIGO BOITO_ MEFISTOFELE: MRGHERITA
GIOACCHINO ROSSINI_ GUILLAUME TELL: MATHILDE 
GIOACCHINO ROSSINI_ SEMIRAMIDE: SEMIRAMIDE
GIOACCHINO ROSSINI_ ARMIDA: ARMIDA 
W.AMADEUS MOZART_ DON GIOVANNI: DONNA ELVIRA/ DONNA ANNA
W. AMADEUS MOZART_ IDOMENEO: ELETTRA
W.A.MOZART_ LE NOZZE DI FIGARO: CONTESSA DI ALMAVIVA
W.A.MOZART_COSì FAN TUTTE: FIORDILIGI
JULES MASSENET_THAIS: THAIS
JULES MASSENET_ MANON: MANON LESCAUT
GASPARE SPONTINI_ LA VESTALE: GIULIA 
GLUCK_ ORFEO ED EURIDICE: EURIDICE
GLUCK_ ALCESTE: ALCESTE 
GLUCK_ IFIGENIA IN AULIDE: IFIGENIA
GLUCK_ IFIGENIA IN TAURIDE: IFIGENIA
GLUCK_ ARMIDA: ARMIDE
HAYDN_ ARMIDE: ARMIDA

RUOLI DI OPERETTA DEBUTTATI: 
RALPH BENATZKY_AL CAVALLINO BIANCO: JOSEPHA 
FRANZ LEHAR_ LA VEDOVA ALLEGRA : VALENCIENNE
VIRGILIO RANZATO_ CIN CI LA: PRICIPESSA MYOSOTIS 
VIRGILIO RANZATO_ IL PAESE DEI CAMPANELLI: NELA 
MARIO PASQUALE COSTA_ LA SCUGNIZZA: MISS GABY GUTTER 

RUOLI IN FASE DI STUDIO OPERETTA:
EMMERICH KALMAN_ LA PRINCIPESSA DELLA CIARDA: SYLVA VARESCU
EMMERICH KALMAN_LA CONTESSA MARITZA : CONTESSA MARITZA
FRANZ LEHAR_LA VEDOVA ALLEGRA: HANNA GLAVARY 
RALPH BENATZKY_AL CAVALLINO BIANCO: OTTILIA 

RUOLI IN PREPARAZIONE DI MUSICA BAROCCA: 
STRADELLA_ARMIDA:ARMIDA
G.F.HAENDEL_ RODELINDA: RODELINDA
G.F.HAENDEL_ AGRIPPINA: AGRIPPINA 
G.F.HAENDEL_ ALCINA: ALCINA
G.F.HAENDEL_ RINALDO: ARMIDA 
G.F.HAENDEL_ ORLANDO: ANGELICA 
G.F.HAENDEL_TESEO: MEDEA

RUOLI DEBUTTATI DI MUSICA SACRA: 
CAMILLE SAINT SAENS_ ORATORIO DE NOEL_ SOPRANO SOLISTA 

RUOLI IN FASE DI STUDIO DI MUSICA SACRA:
HAYDN_ DIE SCHOPFUNG:EVA 

Aggiornamento Luglio 2018


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