venerdì 29 maggio 2015

Alessandro Caruana, tromba

Si diploma in tromba nel 1996 al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino dove, nel 2008, consegue il biennio superiore di secondo livello. Dal 1998 inizia a partecipare ad audizioni e concorsi che lo portano a collaborare con orchestre ed enti lirici, tra i quali: Orchestra Sinfonica di Savona, Filarmonica di Torino,  Filarmonica Italiana, Orchestra Guido Cantelli di Milano, Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Arturo Toscanini di Parma, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Nazionale della RAI, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Regio di Torino, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Carlo Felice di Genova, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra della Svizzera Italiana.
Dal giugno 2005 è Prima tromba all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
È docente di tromba agli Istituti civici A. Gandino di Bra (CN) e Baravalle di Fossano (CN), presso i quali frequenta un corso di perfezionamento con Roberto Rossi, prima tromba dell’Orchestra Nazionale della RAI, suo insegnante da diversi anni. Nel 2010 vince il Concorso per tromba di fila dell’Orchestra Arturo Toscanini di Parma. Nell’ottobre 2011 esegue come solista con l’Orchestra Verdi, nel corso della stagione sinfonica 2011-2012, il Concerto per pianoforte, tromba e archi n. 1 di Šostakovič, diretto da Evgeny Bushkov.

lunedì 25 maggio 2015

Leonardo Laserra Ingrosso, direttore d'orchestra

Nato ad Avetrana (Taranto),  ha compiuto gli studi musicali contemporaneamente a quelli universitari, diplomandosi successivamente in Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro, in Composizione presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, in Direzione d’Orchestra e in Strumentazione per Banda presso il Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila. 
Docente di Composizione al Liceo Musicale “Giovanni Paisiello” di Taranto dal 1991 al 1996, ha pubblicato diversi trattati di Armonia e Contrappunto. Ha diretto numerosi concerti e si è più volte esibito come pianista accompagnatore in formazioni musicali di vario tipo. Invitato come giurato ad importanti concorsi nazionali, dedica parte della sua attività artistica alla composizione di brani musicali in collaborazione, con alcune note case editrici di Roma. Vincitore del Concorso Nazionale per l’insegnamento di Armonia e Contrappunto nei Conservatori di Musica di Stato, nel 2002 diventa Maestro Direttore della Banda Musicale della Guardia di Finanza.

Donatella Azzarelli, direttore d'orchestra

Nata a Milano, compie gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” della sua città, diplomandosi in flauto traverso; perfezionatasi in Direzione e Strumentazione per banda presso la Civica Scuola di Musica di Milano e conseguito altresì l’attestato di Musicoterapia, frequenta poi diversi master, tra i quali Direzione d’Orchestra con il Maestro Ennio Nicotra e quello di Direzione per Orchestra di Fiati con il Maestro Laszlo Marosi.
Nel 1984 e 1985 è primo flauto dell’Orchestra del Conservatorio Verdi di Milano con i direttori Parisi, Cattini, Gatti, Serembe. Dal 1986 è primo fauto presso la Civica Filarmonica di Balerna; suona in varie formazioni cameristiche in Italia e all’estero (Olanda, Francia, Svizzera) e partecipa come primo flauto in numerose orchestre.
Insegnante di flauto presso scuole di musica in Italia e Svizzera, ha partecipato all’organizzazione di molti spettacoli e concerti ed è stata giurato in diversi concorsi per bande musicali.
Dal 1996 è Direttore Artistico della “Filarmonica Paganelli '79”; al suo interno crea la FilOrchestra, per la quale è anche arrangiatrice dei brani musicali. Nel 2003, per “l'apporto di una direzione musicale di alto livello”, procura all'Associazione la Civica Onorificenza “Spiga d'Oro” del Comune di Cinisello Balsamo. 
Nel 2013 è chiamata come Direttore Ospite a condurre la Civica Orchestra di Fiati di Milano.
Attualmente è vicemaestro presso la Civica Filarmonica di Balerna in Svizzera e dirige entrambe le formazioni della Filarmonica Paganelli ’79 presso importanti piazze e teatri; tra questi, nel 2012, l'Auditorium di Milano. Nel settembre 2012 ha diretto presso il Teatro alla Scala gli ottoni dell’Orchestra Fiati della Filarmonica Paganelli nell’Ouverture 1812 di Čajkovskij, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Francesco Maria Colombo, direttore

È attivo nel repertorio lirico e sinfonico in Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Grecia, Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Ucraina, Albania, Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti, Messico, Argentina e Brasile. Recentemente ha diritto La fille du Régiment di Donizetti a Rio de Janeiro, e il suo prossimo impegno operistico è Nabucco di Verdi all’Opéra de Montréal (settembre 2014), dove torna dopo aver diretto negli anni scorsi due acclamate produzioni di Roberto Devereux di Donizetti e del Trovatore di Verdi. Nello scorso luglio ha diretto a Kiev il Gala Italia con la Filarmonica Nazionale dell’Ucraina, nell’occasione della presidenza italiana del Consiglio d’Europa.
Nel 2015 presenterà a Milano, città dell’Expo, una serie di 14 concerti dedicati ad altrettante Nazioni. La rassegna Around the World è inserita nella stagione sinfonica de laVerdi.
Gian Carlo Menotti è stato uno dei grandi mentori di FMC: nel 2001 lo ha invitato a dirigere il concerto in piazza di Spoleto Festival, trasmesso in diretta dalla Rai, e nel 2002 lo ha richiamato per debuttare nell’opera, con The Telephone e the Medium, per la regia del compositore stesso. L’altro mentore è stata Renata Scotto, con la quale FMC ha debuttato in concerto, come pianista e come direttore, dopo aver completato i suoi studi in direzione d’orchestra con Mario Gusella e Donato Renzetti, partecipando anche a masterclass tenute da Franco Ferrara e Carlo Maria Giulini.
Come direttore d’opera, FMC ha stabilito rapporti continuativi, fra l’altro, con la Minnesota Opera per un ciclo dedicato al Belcanto (Maria Padilla di Donizetti, Orazi e Curiazi di Mercadante, Roberto Devereux di Donizetti), e con la Opera Company of North Carolina per un ciclo pucciniano (Tosca, La Bohème, Italian Gala). In Italia ha ultimamente diretto una produzione di Don Pasquale di Donizetti nei teatri del circuito lombardo, per i quali aveva diretto in passato Les Contes d’Hoffmann di Offenbach e Il Trovatore di Verdi.
Un’altra orchestra con la quale FMC collabora regolarmente dal 2002 è laVerdi di Milano, che ha condotto ogni anno in un repertorio sinfonico e operistico, oltreché nei cicli estivi dedicati al musical e in un concerto celebrativo del Natale nel Duomo di Milano.
Nella stagione 2009-2010 ha presentato il suo ciclo di 20 concerti con laVerdi dedicati al Novecento. E’ stata un’iniziativa senza precedenti in Italia, perché ciascun programma ha compreso un’introduzione storico-estetica, l’analisi dei brani con esempi live dell’orchestra, quindi l’esecuzione completa. I 20 concerti sono stati trasmessi in televisione da Sky Tv, sul canale Classica, e replicati per anni. In occasione del concerto dedicato a Il canto sospeso di Nono, il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha onorato l’Orchestra, il Coro, i solisti e il direttore con la sua presenza. Sempre con laVerdi, FMC ha inciso un cd con la prima registrazione mondiale di Mille e una notte di Victor De Sabata, pubblicato dalla Universal. Appena pubblicato, il cd ha vinto il premio della critica musicale italiana indetto dalla rivista Classic Voice per la sezione “Miglior debutto 2009”.
Fra i successi di FMC, si segnalano il debutto al Teatro Lirico di Tenerife in Spagna, con una doppia produzione di Pagliacci di Leoncavallo e de La voix humaine di Poulenc, l’apertura delle celebrazioni del bicentenario di Haydn a capo dell’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e del Coro Filarmonico di Praga, con l’esecuzione della Trauer-Symphonie e della Harmonie Messe, L’Arlesiènne di Bizet (nella versione integrale) e Mozart di Reynaldo Hahn con i Pomeriggi Musicali di Milano, il Concerto per orchestra di Bartok al Colón di Buenos Aires, una lunga tournée in Corea del Sud con il soprano Sumi Jo.
È particolarmente attivo nel repertorio sinfonico, avendo diretto fra l’altro numerose partiture di Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Schumann, Dvořák, Grieg, Tchaikovsky, Rachmaninov, Mahler, Schoenberg, Berg, Webern, Richard Strauss, Weill, Stravinsky, Bartok, Enescu, Janacek, Sibelius, Prokofiev, Shostakovich, Barber, Gershwin, Porter, Kern, Copland, Nielsen, Britten, Vaughan Williams, Respighi, Berio, Maderna, Nono, Messiaen, Ligeti and Takemitsu. Si è concentrato in modo significativo sul repertorio francese eseguendo in moltissime occasioni i capolavori di Rameau, Berlioz, Bizet, Debussy, Ravel, Fauré, Saint-Saens, Satie, Poulenc, Milhaud, Hahn.

Giancarlo Cignozzi, librettista

Avvocato in Milano per 35 anni, nel 2000 fonda l’azienda vitivinicola Il Paradiso di Frassina. Già in piena esperienza sul territorio di Montalcino sin dal 1972, aveva creato dal nulla la Tenuta Caparzo, oggi una delle più importanti aziende del Brunello. 
Nel suo percorso Montalcinese, diviene amico e sostenitore delle tesi di Luigi Veronelli, aiutando a sviluppare tra i piccoli vignaioli di Montalcino il concetto di “crus”, di “terroir" e di naturalezza produttiva, operando nel Consorzio del Brunello come Sindaco e legale.
Negli anni di crescita del Brunello, allora quasi sconosciuto nel mondo, si fa paladino dei piccoli produttori aiutandoli ad affacciarsi nel mercato del vino e nel mondo mediatico.
Unitamente ai puristi di Montalcino, da sempre Cignozzi è stato protagonista nella lotta per la difesa dell’intangibilità del ‘Sangiovese Grosso’, unico e indiscusso vitigno del Brunello e del Rosso di Montalcino.
Nel 1999, vende la propria quota maggioritaria della società Caparzo, divenuta troppo grande per la sua filosofia produttiva e trova finalmente nel podere de Il Paradiso di Frassina la dimensione e la suggestione di un sito a giusta misura per un piccolo e fantasioso vignaiolo. 
Ci vorranno quasi due anni per restaurare questo antico podere risalente all’anno mille ed abbandonato da oltre cinquant’anni, e alla fine il suo sogno si avvera.
In questo meraviglioso sito, viene folgorato dalla magia della musica tra i vigneti.
La storia di tale sofferto e luminoso percorso è raccolta nel suo libro L’uomo che sussurra alle vigne edito da Rizzoli nel 2011, ora reperibile su Amazon book. Il libro testimonia tutte le tappe esistenziali, emozionali e tecniche dell’ intuizione che sfocerà nel progetto di musicoterapia applicato alla vigna, divenuto oggetto di ricerca delle Università di Firenze e di Pisa. 
Tra il 2000 e il 2001 quattro ettari di ‘Sangiovese di Brunello’ vengono messi a dimora al Il Paradiso di Frassina e crescono coccolati con musiche sacre e barocche diffuse da alcune casse acustiche. Per dare un tono unico, geometrico e discreto al tessuto armonico, nel 2008 i ricercatori scelgono la musica di Mozart come unico manto protettivo dei vigneti di Brunello.
Dal 2002 in poi gli esperimenti sugli effetti delle frequenze sonore sulla “vitis vinifera”, sono condotti al Paradiso di Frassina con la collaborazione dell’ equipe del Prof. Stefano Mancuso dell’Università di Firenze per gli aspetti bio-fisiologici e del Prof. Andrea Lucchi  dell’Università di Pisa per gli aspetti entomologici.
Nel 2006 la U.S. Bose Company, incuriosita da tali ricerche, fornisce gratuitamente gli apparati di diffusione sonora, grazie all’interessamento personale del suo fondatore Amar Bose. Successivamente, fino al 2012, è intervenuta Bose Italia, finanziando le ricerche universitarie con un importante contratto pluriennale. La pubblicazione finale delle ricerche è in fase di attuazione e apparirà sulle riviste internazionali del settore Bioviticolo, a conferma della serietà e dell’importanza delle sperimentazioni. Nel frattempo è stata presentata domanda di brevetto si in Italia che in Europa. 
L’interesse per questo studio ha già creato emulazione tra alcuni viticultori italiani e stranieri.
È auspicabile che quando le ricerche saranno pubblicate e diffuse a livello internazionale, confortate da un protocollo operativo e dai relativi brevetti, molte tra le imprese viticole, accoglieranno le sperimentazioni biomusicali aprendo un percorso naturale a “dosaggio zero” sulla chimica e sulle manipolazioni genetiche.
Per continuare le sperimentazioni di questa importante ricerca scientifica, occorrono fondi privati e pubblici che ad oggi è difficile reperire in questo nostro “Bel Paese”.
‘Se è vero che l’armonia musicale apre uno scenario inaspettato in agricoltura , occorre anche sondare tutte le frequenze udibili, nonché gli infra e gli ultra suoni al fine di completare in laboratorio e in campo l’indagine sugli effetti del suono nel mondo vegetale.’
Prof. Stefano Mancuso & Giancarlo Cignozzi

Mariangela Vacatello, pianoforte

Vincitrice all’età di 17 anni del 2° premio al concorso “F.Liszt” di Utrecht, Mariangela Vacatello annovera, fra gli altri, il 2° Premio al concorso “F. Busoni” di Bolzano, Finalista e Worldwide Audience Prize al “Van Cliburn” in Texas, 1° premio al Top of the World in Norvegia, “Laureate Prize” al Queen Elisabeth di Brusselles, 3° premio al Tongyeon “I. Yun” in Corea, Finalista al Paloma O'Shea Santander, Primo Premio XVII Premio Venezia, e molti altri. 
Nata a Castellammare di Stabia, Napoli, ha vissuto a Milano e a Londra, dove ha studiato e si è perfezionata sempre col massimo dei voti,  lode e menzione speciale presso l'Accademia Pianistica Internazionale di Imola, il Conservatorio di Milano e la Royal Academy of Music di Londra.   
Si è esibita in alcune tra le più importanti stagioni concertistiche e teatri nel mondo, come il Teatro alla Scala di Milano con l’Orchestra Filarmonica, l'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia a Roma, Società dei Concerti di Milano, i Pomeriggi Musicali, l'Orchestra Rai di Torino, Radio Svizzera Italiana di Lugano, Wigmore Hall di Londra, Beethoven Saal di Stoccarda, Lisinksy Hall di Zagabria, Carnegie Hall di New York, Konzerthouse Berlin, Bridgewater Hall di Manchester, Walt Disney Hall di Los Angeles ed effettua tournée negli Usa, Sud Africa e Cina. 
Ha lavorato, tra gli altri, con direttori quali Krystof Penderecky, Andris Nelsons, Martin Haselboeck, Gustav Kuhn, Alain Lombard, Kristian Jarvi, Andrès Orozco-Estrada, Michel Tabachnik, Christopher Franklin, Anton Nanut, Donato Renzetti, Aleksander Slatkovsky, Carolyn Kuan, Deniel Meyer, Gabor Takacs-Nagy, Gerard Korsten.
Le sue esecuzioni sono trasmesse da Radio e Televisioni internazionali (in giugno 2015 Sara ospite su Rai5 nella trasmissione "Inventare il Tempo") e attualmente incide per la casa discografica olandese Brilliant Classics. Dopo le due uscite con gli Studi di Liszt e Debussy, Mariangela Vacatello ha in corso il completamento di una collezione dedicata ai grandi "Etudes" per pianoforte, così come il progetto in corso dell'integrale pianistica di Alberto Ginastera che, in occasione del centenario della sua nascita, sarà disponibile da ottobre 2015.
Mariangela Vacatello affianca l'attività concertistica con quella di Docente di Pianoforte all'Istituto Superiore di Studi Musicali "G. Briccialdi" di Terni e in diverse masterclasses in Italia, Cina e Usa.

domenica 24 maggio 2015

Andrea Pestalozza, direttore d'orchestra

Dopo un’attività di percussionista e pianista debutta come direttore con un concerto dell’Ensemble Orfeo, da lui fondato, cui segue l’invito di Berio a dirigere a Parigi l’Orchestre National de France. Nel 1990 incontra Kurtág che segnerà in maniera indelebile il suo approccio interpretativo. Dopo aver diretto Messages of the Late R.V. Troussova a Parigi con l’Ensemble Itineraire, viene invitato da Kurtág stesso a dirigere a Budapest l'UMZE e la Rundfunk-Sinfonieorchester.  Dirige i più importanti ensemble europei come lo Scharoun Ensemble dei Berliner Philharmoniker, MusikFabrik, Itineraire, Oslo Sinfonietta, Ensemble UnitedBerlin ecc. Nel 2009 ha presentato per il festival Milano Musica il capolavoro di Toshio Hosokawa Voiceless Voice in Hiroshima con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Debutta nel 2011 alla Biennale di Salisburgo con l'Oesterreiches Ensemble fuer neue Musik; nel 2012 dirige al Teatro alla Scala lo Scharoun Ensemble dei Berliner Philharmoniker e nel 2013 a Stoccarda l'ensemble MusikFabrik.
Ha lavorato con Nono, Donatoni, Berio, Bussotti, Sciarrino Lachenman, Hosokawa, Francesconi, Momi, Manca, Mosca, Furlani, Zago dirigendo loro opere, di cui molte in e prima esecuzione.
Ha inciso cd con l’opera pianistica di Janáček e Marij Kogoj, …quasi una fantasia… per pianoforte e orchestra di Kurtág, Vanitas di Salvatore Sciarrino, un cd (Stradivarius ) e  dedicato a Hosokawa con l’orchestra della Radio di Saarbruecken e il dvd con l’opera Mr Me di Luca Mosca.
Ha studiato pianoforte con Martha del Vecchio, direzione d’orchestra con Piero Bellugi,
percussione con Franco Campioni e David Searcy e composizione con Salvatore Sciarrino.

sabato 23 maggio 2015

Stefano Cerrato, violoncello

Nato ad Asti nel novembre del 1987, ha iniziato lo studio del violoncello all’età di quattro anni alla scuola Suzuki di Torino con il M° Antonio Mosca, sotto la guida del quale si è diplomato, appena quindicenne, con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio G. Verdi. Ha seguito corsi di perfezionamento con i maestri Enrico Dindo, Natalia Gutman e David Geringas. Fondamentale per la sua crescita musicale è stato l’incontro nel 2003 con il M° Enrico Bronzi con il quale si è perfezionato fino al conseguimento nel 2009 del Postgraduate presso “Universitat Art Mozarteum” di Salisburgo.
Contando al suo attivo centinaia di concerti in recital, come solista con orchestre internazionali, in gruppi da camera ed ensemble di musica barocca, il suo repertorio spazia dal teatro al balletto senza tralasciare la sperimentazione moderna e il jazz. Ha collaborato con artisti quali: Pavel Vernikov, Konstantin Bogino, Rolf Plagge, Lovro Pogorelich, Enrico Bronzi, Anna Serova, Elena Zaremba, Ernst Reijseger, Daniele Di Bonaventura, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Fabio Vacchi, Krysztof Penderecki, Beppe Menegatti, Carla Fracci, Angelo Branduardi, Lina Sastri, Ugo Pagliai, Quirino Principe, Mike Bongiorno. Tra il 2005 e il 2008 è stato invitato ad eseguire il Concerto Grosso per tre violoncelli e orchestra di K. Penderecki al Konzerthaus di Berlino (Germania), al Festival di Ravenna (Italia) e all’Accademia di musica di Danzica (Polonia), diretto dall’autore stesso.
Selezionato per partecipare a “The 5th International Tchaikovsky Competition for Young Musicians 2004 Kurashiki Japan” (Giappone), ha ricevuto il “Diploma Speciale di Merito” dalla giuria. Nell’autunno 2004 ha vinto il Primo Premio assoluto e premio del pubblico al “Concurso Internazional de violoncelo Lluis Claret - Ciudad de Moguer” (Spagna) e il Primo Premio al “Concorso Europeo di violoncello Arturo Bonucci” (Italia). Nel 2007 gli è stato conferito il premio speciale “Finnish Broadcasting Company” al “Paulo Cello competition” di Helsinki (Finlandia). Nel maggio 2008 ha vinto il Primo Premio al Concorso “Enrico Mainardi” al Mozarteum di Salisburgo (Austria).
Cultore della musica da camera, è violoncellista del Trio Caravaggio. Vincitori al Concorso Internazionale per complessi da camera “Vittorio Gui” di Firenze ed al Concorso Internazionale di musica da camera “Carlo Soliva” di Casale Monferrato (Italia), hanno suonato il Triplo Concerto di Beethoven alla Konzertkirche di Neubrandenburg (Germania) e al Parco della Musica di Roma.
In duo con il fratello Francesco, violinista, presenta altresì un concerto non tradizionale che, partendo dal repertorio classico si snoda attraverso uno spettacolo originale e divertente di improvvisazione e satira musicale. I “Cerrato Brothers” sono stati definiti dalla critica …due punte di diamante fra le giovani promesse del concertismo italiano.
Dal 2007 è assistente del M° Enrico Bronzi ai corsi estivi di perfezionamento dell’ “Estate Musicale” di Portogruaro (VE) e, dal 2009, docente all’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola (BO). Dallo stesso anno collabora in qualità di primo violoncello con l’orchestra “Filarmonica Arturo Toscanini” di Parma.
Per gentile concessione del M° Dankwart Gahl, suona un violoncello Enrico Marchetti costruito a Torino nel 1890.
Fa parte della direzione artistica dell’I.DI.LI.M. (Istituto Diocesano Liturgico-Musicale) di Asti, che ha il compito di promuovere e far conoscere la musica sacra esistente in Diocesi, riscoprendo e valorizzando il materiale inedito custodito presso l’Archivio Capitolare della Cattedrale.
E’ direttore artistico dell’etichetta discografica “Fregoli Music” e tecnico del suono dello studio mobile di registrazione “RedDress Recording Studio”, entrambi fondati dal fratello. Dal 2010 lo studio collabora inoltre con l’etichetta “Concerto Classics” di Milano.

Jean-Guihen Queyras, violoncello

Violoncellista francese, è nato in Canada ed è cresciuto prima in Algeria e poi in Francia. È stato per molti anni solista dell’Ensemble Intercontemporain, dove il lavoro con Pierre Boulez lo ha profondamente influenzato. È quindi profondo conoscitore del repertorio moderno e contemporaneo, accanto ai grandi classici per il suo strumento. In questo senso è regolarmente invitato dalle maggiori orchestre del mondo (Philharmonia di Londra, Orchestre de Paris, BBC Symphony, Gewandhaus di Lipsia, Tokyo Symphony, SWR Sinfonieorchester di Stoccarda, BBC National Orchestra del Galles, Yomiuri Nippon Symphony Orchestra, Filarmonica di Praga, Tonhalle di Zurigo, Filarmonica di Strasburgo e Sinfonietta di Amsterdam). Vincitore di numerosi premi musicali e discografici, ha regalato ultimamente alle stampe la sua interpretazione delle Suite per violoncello solo di Bach, per Harmonia Mundi, ultima tappa di una serie di registrazioni magistrali che hanno ottenuto consensi lusinghieri dalla critica internazionale. È professore presso la Musikhochschule di Freiburg e co-direttore artistico dei Rencontres Musicales de Haute-Provence.

Markus Poschner, direttore d'orchestra

Il direttore tedesco è nato nel 1971 a Monaco di Baviera, dove ha intrapreso gli studi musicali. È stato assistente di direttori quali Roger Norrington e Colin Davis. Nel 2000 è diventato direttore principale della Georgisches Kammerorchester Ingolstadt. Insignito nel 2004 del Deutscher Dirigentenpreis, è stato chiamato alla Komische Oper Berlin. Dal 2007 è Generalmusikdirektor a Brema: l’Università lo ha nominato nel 2010 professore onorario della facoltà di musicologia. È stato ospite di rinomate formazioni quali Staatskapelle Dresden, Münchner Philharmoniker, Wiener Symphoniker, Bamberger Symphoniker, Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, Radio-Sinfonieorchester Stuttgart, WDR Sinfonieorchester Köln, Sinfonica Nazionale Danese, Konzerthausorchester Berlin, Sinfonica della NHK Tokyo; così come dei teatri Staatsoper Berlin, Opernhaus Zürich, Oper Frankfurt, Hamburgische Staatsoper  e Oper Köln. Dal 2011 al 2014 è stato primo direttore ospite dei Dresdner Philharmoniker, con cui ha realizzato un eccezionale ciclo di concerti dedicato a Beethoven. Recentemente nominato a Linz successore di Dennis Russell Davies nel ruolo di direttore dell’opera al Landestheater e di direttore principale della Bruckner Orchester Linz a partire dal 2017/2018, Markus Poschner affiancherà l’Orchestra della Svizzera italiana nel ruolo di direttore principale dalla stagione 2015-2016.

venerdì 8 maggio 2015

Umberto Benedetti Michelangeli, direttore d'orchestra

Iniziati gli studi musicali giovanissimo sotto la guida della zia, eccellente didatta e proseguitili, in seguito, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con i Maestri Conter, Bettinelli e Gusella, si è perfezionato, infine, con Franco Ferrara. Ha diretto i complessi di importanti Istituzioni sinfonico-cameristiche italiane e europee fra le quali l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, I Pomeriggi Musicali e l’Angelicum di Milano, le  Orchestre sinfoniche delle RAI di Torino,  Roma, Milano e Napoli, le Orchestre dei Teatri Regio di Torino, La Fenice di Venezia, Carlo Felice di Genova, S. Carlo di Napoli, l’Orchestra dell’Accademia di S.Cecilia, la  Oslo Philarmonic, la Helsinki Philharmonic, i Göteborg Symphoniker, la Kammerphilharmonie della MDR di Lipsia, l’Orchestra della SWR di Stoccarda, L’Orchestre Phylharmonique de Montecarlo, l’Orchestre d’Auvergne, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orquesta Sinfonica Ciudad de Oviedo, l’Orchestra Filarmonica Giovanile di Israele, la Budapest Festival Orchestra, la Israel Chamber Orchestra, la China National Symphony Orchestra. Negli anni più recenti, pur mantenendo la frequentazione di più vasti ambiti, ha concentrato i propri interessi intorno al repertorio classico e francese. Particolarmente significativo, al riguardo, il sodalizio con l'Orchestra da Camera di Mantova, complesso del quale è stato direttore principale dal 1984 al 2007, e i cui esiti artistici sono sfociati nell'attribuzione del Premio Franco Abbiati della critica musicale italiana per l'anno 1997; da sottolineare, inoltre, la collaborazione con la Camerata Academica Salzburg per una serie di concerti tenuti in occasione della Schubertiade di Feldkirch 1996. Il triennale rapporto con la Kammerorchester Basel, in qualità di direttore ospite principale, ha costituito una significativa conferma delle sue scelte umane e musicali. Nell’aprile 2004, in collaborazione con l’Orchestra da Camera di Mantova, ha portato a compimento il ciclo dedicato a Beethoven comprendente le sinfonie, i concerti e alcune fra le opere sinfonico-corali. Umberto Benedetti Michelangeli e l’Orchestra da Camera di Mantova sono stati, inoltre, protagonisti del ciclo triennale 2005/2007 Mozartfest dedicato all’esecuzione integrale dell’opera sacra di Mozart. Il debutto al Rossini Opera Festival avvenuto nel 2006, con i titoli Die Schuldigkheit des ersten Gebots di Mozart e La cambiale di matrimonio di Rossini, ha rappresentato una significativa apertura alla dimensione del teatro in musica che, da allora, l’ha visto impegnato in interessanti produzioni, ultima delle quali Die entfuhrung aus dem serail, alla Vlaamse Opera di Antwerpen. Recentemente, la Casa editrice BMG-Ricordi ha pubblicato la sua orchestrazione delle Proses lyriques di Claude Debussy.

Nicola Campogrande, compositore

Nicola Campogrande (Torino, 1969) è considerato "uno dei compositori più interessanti della giovane generazione italiana" (Amazon.com). La critica e il pubblico riconoscono nella sua musica freschezza ed espressività, mentre il suo rapporto fecondo con i maggiori interpreti internazionali (da Lilya Zilberstein a Mario Brunello, da Gauthier Capuçon a Roberto Abbado, da Robert Cohen ad Emanuele Arciuli…) si può spiegare con le parole usate dal mensile Amadeus: "la via più difficile ma più affascinante per un compositore è quella della creazione di un linguaggio proprio ma comprensibile, impresa non da poco, giacché bisogna evitare di essere autoreferenziali ma al tempo stesso banali. In poche parole, ci vuole ispirazione artistica. Ed è proprio quello che riesce a fare Nicola Campogrande". 
Tra le orchestre che hanno messo in programma la sua musica in questi mesi, oltre a laVerdi, ci sono la Saint Paul Chamber Orchestra (Minnesota) e l'Orchestre National d'île-de-France (nella nuova Philharmonie di Parigi). 

Junichi Hirokami, direttore d'orchestra

Nato a Tokyo, ha studiato direzione d’orchestra, pianoforte, musicologia e viola al prestigioso Tokyo College of Music.  La sua carriera di conductor inizia a 26 anni dopo la vittoria al primo Kondrashin International Conducting Competition ad Amsterdam. 
Dal 1990  è direttore ospite delle principali orchestre europee fra cui l’Orchestre National de France, la RundfunkSinfonieorchester di Berlino, la Royal Concertgebouw Orchestra, l’Orchestre Symphonique de Montreal, la Israel Philharmonic, la London Symphony e i Wiener Symphoniker.
Fra il 1988 e il 1995 è stato Direttore Principale della Norrköping Symphony Orchestra in Svezia. Da allora è stato Direttore Principale della Limburg Symphony Orchestra (1998–2000), Primo Direttore Ospite della Royal Liverpool Philharmonic (1997–2000), Direttore Principale della Japan Philharmonic (1991-2000), e Direttore Musicale della Columbus Symphony Orchestra (2006-2008).
Le più recenti collaborazioni lo hanno visto ospite della Vancouver Symphony Orchestra, l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, la Saint Petersburg Philharmonic, la Tchaikovsky Symphony Orchestra di Mosca, la Baltimore Symphony Orchestra, la Cincinnati Symphony Orchestra, la New Zealand Symphony Orchestra e la Gewandhausorchester di Lipsia.
In Giappone ha diretto tutte le principali orchestra fra cui la NHK Symphony Orchestra e la Saito Kinen Orchestra. Grazie alla stima di Seiji Ozawa, ha riscosso un grandissimo successo nelle sue diverse collaborazioni con la Mito Chamber Orchestra.
Molto attivo anche in ambito operistico, ha diretto le acclamate produzioni di Un ballo in maschera e Rigoletto alla Sydney Opera House. I suoi più recenti trionfi sono in La Traviata alla Fujiwara Opera, Le Nozze di Figaro e Ainadamar al Nissay Theatre, infine La Traviata e Aida al New National Theatre.
Hirokami è attualmente Direttore Principale e Consulente Artistico della Kyoto Symphony Orchestra. In questi suoi sei anni di mandato, l’orchestra si è grandemente evoluta, trionfando alla Suntory Hall di Tokyo nel 2014, con un concerto trasmesso in televisione dalla NHK.
Junichi Hirokami e la Kyoto Symphony Orchestra hanno appena ricevuto il 46° Suntory Music Award. 

venerdì 1 maggio 2015

CARLO ALESSANDRO LANDINI, compositore

Diplomato in Composizione e in Pianoforte al Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Milano e al «Conservatoire National Supérieur de Musique» di Parigi, Carlo Alessandro Landini (Milano, 1954) è un compositore italiano con la passione/ossessione del tempo musicale. Si è perfezionato a Siena (Accademia Musicale Chigiana) con Franco Donatoni, ad Aix-en-Provence con György Ligeti e Iannis Xenakis, a Groznjan con Witold Lutoslawski. Nel 1981 il Dipartimento per l’Educazione degli Stati Uniti d’America gli assegna il prestigioso «Fulbright Award», grazie al quale trascorre due anni (1981-1983) negli Stati Uniti, studiando e insegnando nella University of California a San Diego. Premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali – «Valentino Bucchi» di Roma, «Ennio Porrino» di Cagliari, unico compositore ad aver vinto due edizioni consecutive del Concorso «W. Serocki» di Varsavia, nel 2002 e nel 2004 –, ha frequentato per vent’anni i «Ferienkurse für Neue Musik» di Darmstadt in qualità di compositore e di relatore. Ha pubblicato con le milanesi Sonzogno e Rugginenti, con la romana Edi-Pan, e con la francese Alphonse Leduc. Nel marzo 2002 è stato nominato membro onorario dell’AAAS («American Academy for the Advancement of Science»), nel 2003 “Fellow” dell’Italian Academy di New York e “Research Scientist” presso il Music Department della Columbia University a New York. Ha tenuto seminari presso la University of California, il Department of Graduate Studies della Columbia, la «Eastman School of Music» di Rochester, la «State University NY» di Buffalo, la Musikhochschule di Trossingen (Germania) e l’Università di Praga (Hamu). Nel 2008 consegue, primo e unico italiano, il Primo Premio al concorso internazionale «Witold Lutosławski» di Varsavia col suo Le retour d’Astrée per violino e pianoforte. Dal 2011 è membro onorario dell’Accademia Nazionale Ellenica di Musica.