Avvocato in Milano per 35 anni, nel 2000 fonda l’azienda vitivinicola Il Paradiso di Frassina. Già in piena esperienza sul territorio di Montalcino sin dal 1972, aveva creato dal nulla la Tenuta Caparzo, oggi una delle più importanti aziende del Brunello.
Nel suo percorso Montalcinese, diviene amico e sostenitore delle tesi di Luigi Veronelli, aiutando a sviluppare tra i piccoli vignaioli di Montalcino il concetto di “crus”, di “terroir" e di naturalezza produttiva, operando nel Consorzio del Brunello come Sindaco e legale.
Negli anni di crescita del Brunello, allora quasi sconosciuto nel mondo, si fa paladino dei piccoli produttori aiutandoli ad affacciarsi nel mercato del vino e nel mondo mediatico.
Unitamente ai puristi di Montalcino, da sempre Cignozzi è stato protagonista nella lotta per la difesa dell’intangibilità del ‘Sangiovese Grosso’, unico e indiscusso vitigno del Brunello e del Rosso di Montalcino.
Nel 1999, vende la propria quota maggioritaria della società Caparzo, divenuta troppo grande per la sua filosofia produttiva e trova finalmente nel podere de Il Paradiso di Frassina la dimensione e la suggestione di un sito a giusta misura per un piccolo e fantasioso vignaiolo.
Ci vorranno quasi due anni per restaurare questo antico podere risalente all’anno mille ed abbandonato da oltre cinquant’anni, e alla fine il suo sogno si avvera.
In questo meraviglioso sito, viene folgorato dalla magia della musica tra i vigneti.
La storia di tale sofferto e luminoso percorso è raccolta nel suo libro L’uomo che sussurra alle vigne edito da Rizzoli nel 2011, ora reperibile su Amazon book. Il libro testimonia tutte le tappe esistenziali, emozionali e tecniche dell’ intuizione che sfocerà nel progetto di musicoterapia applicato alla vigna, divenuto oggetto di ricerca delle Università di Firenze e di Pisa.
Tra il 2000 e il 2001 quattro ettari di ‘Sangiovese di Brunello’ vengono messi a dimora al Il Paradiso di Frassina e crescono coccolati con musiche sacre e barocche diffuse da alcune casse acustiche. Per dare un tono unico, geometrico e discreto al tessuto armonico, nel 2008 i ricercatori scelgono la musica di Mozart come unico manto protettivo dei vigneti di Brunello.
Dal 2002 in poi gli esperimenti sugli effetti delle frequenze sonore sulla “vitis vinifera”, sono condotti al Paradiso di Frassina con la collaborazione dell’ equipe del Prof. Stefano Mancuso dell’Università di Firenze per gli aspetti bio-fisiologici e del Prof. Andrea Lucchi dell’Università di Pisa per gli aspetti entomologici.
Nel 2006 la U.S. Bose Company, incuriosita da tali ricerche, fornisce gratuitamente gli apparati di diffusione sonora, grazie all’interessamento personale del suo fondatore Amar Bose. Successivamente, fino al 2012, è intervenuta Bose Italia, finanziando le ricerche universitarie con un importante contratto pluriennale. La pubblicazione finale delle ricerche è in fase di attuazione e apparirà sulle riviste internazionali del settore Bioviticolo, a conferma della serietà e dell’importanza delle sperimentazioni. Nel frattempo è stata presentata domanda di brevetto si in Italia che in Europa.
L’interesse per questo studio ha già creato emulazione tra alcuni viticultori italiani e stranieri.
È auspicabile che quando le ricerche saranno pubblicate e diffuse a livello internazionale, confortate da un protocollo operativo e dai relativi brevetti, molte tra le imprese viticole, accoglieranno le sperimentazioni biomusicali aprendo un percorso naturale a “dosaggio zero” sulla chimica e sulle manipolazioni genetiche.
Per continuare le sperimentazioni di questa importante ricerca scientifica, occorrono fondi privati e pubblici che ad oggi è difficile reperire in questo nostro “Bel Paese”.
‘Se è vero che l’armonia musicale apre uno scenario inaspettato in agricoltura , occorre anche sondare tutte le frequenze udibili, nonché gli infra e gli ultra suoni al fine di completare in laboratorio e in campo l’indagine sugli effetti del suono nel mondo vegetale.’
Prof. Stefano Mancuso & Giancarlo Cignozzi
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