Longobardi compie gli studi pianistici con Carlo Alessandro Lapegna, perfezionandosi in seguito, come borsista CEE, presso la Scuola APM di Saluzzo, dove studia pianoforte con Alexander Lonquich e musica da camera con Franco Gulli, Maurice Bourgue e Franco Rossi. Parallelamente consegue la maturità classica, frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Federico II di Napoli e si dedica a studi di analisi musicale da autodidatta. Tra il 1994 ed il 1996 segue le masterclasses tenute da Bernhard Wambach a Darmstadt ed a Parma.
Le sue prime affermazioni risalgono al 1994, quando si classifica finalista e miglior pianista presso l'International Gaudeamus Interpreters Competition 1994 di Rotterdam, e vince il Kranichsteiner Musikpreis nell'ambito del 37° Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt, riconoscimento attribuito in precedenza solo a Bruno Canino tra i pianisti italiani.
Da allora ha suonato per numerose istituzioni, tra cui Amici della Musica di Trapani e di Modena, Festival Time Zones di Bari, Festival Spaziomusica di Cagliari, Festival Traiettorie di Parma (Teatro Farnese), Festival Milano Musica, Festival Internazionale di Ravello, Ravenna Festival, Associazione Scarlatti e Centro di Musica Antica 'Pietà dei Turchini' di Napoli, Rai Nuova Musica di Torino, Giovine Orchestra Genovese, Festival Pontino, Nuova Consonanza ed Istituzione Universitaria dei Concerti Roma, Rassegna di Nuova Musica Macerata, Accademia Filarmonica Romana, Saarländischer Rundfunk Saarbrücken, Ferienkurse Darmstadt, Festival Synthése Bourges, Festival Manca Nizza, Fondazione Gaudeamus di Amsterdam (Muziekgebouw), Peter B. Lewis Theatre (Guggenheim Museum) New York, Festival di Salisburgo, in qualità di solista, di camerista e di membro di Dissonanzen (Napoli) e di Algoritmo (Roma).
L'attività con l'Ensemble Dissonanzen, caratterizzata dalla grande varietà di produzioni - dal repertorio all'improvvisazione ai progetti multimediali – gli ha permesso di lavorare con alcune tra le più interessanti personalità della musica contemporanea, quali il duo Markus Stockhausen/Tara Bouman, Michel Godard, Cristina Zavalloni, Jim Pugliese, Stefano Scodanibbio, Marc Ribot, Alvin Curran, oltre che con molti tra i più dotati musicisti di area partenopea ed italiana. Ugualmente importanti sono state le esperienze, maturate sempre nello stesso ambito, di incontro tra musica ed immagine, confluite in una serie di sonorizzazioni dal vivo di film dell'epoca del muto (tra cui pellicole d'importanza capitale come i cortometraggi di Man Ray e Das Kabinet des Doktor Caligari di Robert Wiene), e nella presentazione, nel 2006, della nuova sonorizzazione del film Assunta Spina (1915) presso gli Anthology Film Archives di New York e presso il Festival del Cinema Italiano di Annecy. Tutto ciò senza trascurare il repertorio storico del '900, con omaggi ad autori quali Messiaen, Cage, Dallapiccola, Petrassi, Castiglioni, Henze.
Da setttembre 2005 Longobardi ha anche avviato una proficua collaborazione con l' Ensemble Algoritmo di Roma diretto da Marco Angius, in concerti realizzati ad Amsterdam, Modena, Cracovia, Sermoneta, Parma, Roma, Venezia, Tallinn, Macerata. Algoritmo è un ensemble specializzato nell'esecuzione di partiture strutturaliste, storiche e recenti, caratterizzate da grande complessità e virtuosismo: nel repertorio del gruppo figurano, tra gli altri, lavori di Berio, Boulez, Clementi, Fedele, Lombardi, Mosca, de Pablo, Razzi, Sani, Sciarrino, Stockhausen, Traversa.
Grazie al suo interesse per tutti gli aspetti del fare musica insieme ha collezionato numerose esperienze in qualità di pianista/tastierista d'orchestra. In tale ambito si segnala la collaborazione con l'Orchestra Sinfonica del Teatro di S.Carlo di Napoli, in opere di Strauss, Respighi, Henze, e nella realizzazione del Coro di Morti, per coro maschile, tre pianoforti, ottoni, contrabbassi e percussioni, di Goffredo Petrassi (dir. Pascal Rophé) in occasione del centenario della nascita. Di rilievo anche la recente collaborazione con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino in brani sinfonici di Battistelli, Di Bari, Fedele, Francesconi, Lachenmann, Pousseur, e con solisti della medesima Orchestra (dir. Marco Angius) in complesse partiture cameristiche di Karlheinz Stockhausen (RAI Nuova Musica 2006, Kreuzspiel, Kontrapunkte).
Da sempre interessato non solo al repertorio di punta ma anche alle musiche ed agli autori nuovi, poco eseguiti o ingiustamente trascurati, ha curato prime esecuzioni italiane di opere di Charles E. Ives (Emerson Concerto, Milano, Sala Verdi, 2000), Galina Ustvolskaja (integrale delle opere per pianoforte solo, CIMS Palermo, 1996), György Kurtág (Jatekok VI, Roma 1995). Ha collaborato, tra gli altri, con compositori quali Giorgio Battistelli, Agostino Di Scipio, Luca Lombardi, Claudio Lugo, Giacomo Manzoni, Alessandro Melchiorre, Luca Mosca, Fausto Razzi, Marco Stroppa, Nicola Sani, Martino Traversa. Attento anche alla promozione dei giovani compositori, ha eseguito, tra gli altri, brani solistici di Alessandra Bellino, Luigi Esposito, Filippo Perocco, Claudio Rastelli, Alessandra Ravera, Giancarlo Turaccio.
Particolare menzione merita la recente collaborazione con Salvatore Sciarrino: con la direzione sonora del Maestro siciliano Longobardi ha pubblicato per Stradivarius il CD SCIARRINO/RAVEL - NUIT, comprendente i Quattro Notturni, i Due Notturni Crudeli e De la Nuit, accostati a Gaspard de la Nuit di Ravel. Altra importante collaborazione è quella con Ivan Fedele, di cui Longobardi esegue l'integrale dell'opera pianistica: è attualmente in corso la registrazione per pubblicazione in DVD e per la trasmissione in streaming su Limen Web TV.
Nel gennaio del 2001, nel Foyer del Teatro di S.Carlo di Napoli, Longobardi ha eseguito il Formant 2 dalla Terza Sonata per pianoforte di Pierre Boulez alla presenza dell'autore.
Ha inciso per Stradivarius, Mode, RAI Trade, Tactus, Niccolò, Graffiti Records. Per Limen Classic & contemporary ha pubblicato il primo volume delle opere pianistiche complete di Charles Ives, disco entusiasticamente recensito dalla critica specializzata. Altre sue esecuzioni sono state registrate e trasmesse da RAI-Radiotre, Dutch Radio, Hessischer Rundfunk, Saarländischer Rundfunk, Croatian Radio, Austrian Radio.
L'attività di Ciro Longobardi è stata presentata o recensita da Amadeus, La Repubblica, Il Manifesto, Alias/Il Manifesto, Lo Specchio della Stampa, Le Monde de la Musique, La Gazzetta di Parma, Suonare News, Muscweb International, Musical Pointers, Il Giornale della Musica, Il Mattino, Roma.
Tra il 1991 ed il 1994 si classifica tra i vincitori di tre concorsi ordinari per titoli ed esami a cattedre nei conservatori di musica. Attualmente insegna presso il Conservatorio G. Martucci di Salerno.