sabato 18 novembre 2017

Roberto Prosseda, pianoforte

Nato a Latina nel 1975, Roberto Prosseda ha intrapreso gli studi di pianoforte con Anna Maria Martinelli e Sergio Cafaro. Alla sua formazione hanno contribuito Dmitri Bashkirov, Leon Fleisher, Alexander Lonquich, William Naboré, Boris Petrushansky, Franco Scala, Charles Rosen, Karl Ulrich Schnabel, Fou Ts'ong, docenti con cui ha studiato presso l'Accademia Pianistica di Imola, l'International Piano Foundation e ai corsi di Sermoneta. Si è affermato in vari concorsi internazionali ("Micheli" di Milano, "Casagrande" di Terni, "Schubert" di Dortmund, "Mozart" di Salisburgo).

Roberto Prosseda ha recentemente guadagnato notorietà internazionale in seguito alle incisioni Decca dedicate a musiche inedite di Felix Mendelssohn-Bartholdy. E' vincitore di numerosi premi discografici, tra cui lo CHOC di Le Monde de la Musique-Classica, il Diapason d'Or, il Best of the Month di Classic FM.
Dal 2005 Roberto Prosseda suona regolarmente con alcune delle più importanti orchestre del mondo, tra cui London Philharmonic, New Japan Philharmonic, Moscow State Philharmonic, Bruxelles Philharmonic, Calgary Philharmonic e Gewandhaus Orchester. Con quest'ultima, diretta da Riccardo Chailly, ha inciso il Concerto inedito in mi minore di Mendelssohn, pubblicato dalla Decca nel settembre 2009. In Italia è ospite regolare di Serate Musicali di Milano e dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma ed è frequentemente invitato dai maggiori Enti concertistici, tra cui il Teatro alla Scala, l'Unione Musicale di Torino, l'Accademia Filarmonica Romana, il Teatro la Fenice.
Oltre a Mendelssohn, di cui è oggi considerato il più autorevole interprete pianistico, Prosseda è particolarmente apprezzato nelle interpretazioni di Mozart, Schubert, Schumann e Chopin, autori a cui si è anche dedicato nelle sue più recenti incisioni Decca.
Attivo anche nella promozione della musica d'oggi, Prosseda ha in repertorio l'integrale della produzione pianistica di Petrassi, Dallapiccola e Aldo Clementi e numerose composizioni di compositori italiani contemporanei, tra cui Berio, Castaldi, Dall'Ongaro, Fedele, Solbiati. La critica e il pubblico riconoscono alle sue interpretazioni un particolare coinvolgimento emotivo e una introspezione capace di commuovere l'ascoltatore grazie ad un particolare uso del "rubato" e ad una grandissima varietà timbrica, specie nel pianissimo. Nel 2010 la Deutsche Grammophon ha selezionato dodici incisioni di Prosseda per inserirle nel cofanetto "Classic Gold", pubblicato nel maggio 2010. Nell’ottobre 2012 ha inciso un cd con quattro brani per piano-pédalier e orchestra di Gounod in prima assoluta, con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana diretta da Howard Shelley (Hyperion).
Roberto Prosseda si occupa anche di ricerca e divulgazione musicale. È co-autore di tre documentari, dedicati a Mendelssohn, Chopin e Liszt, con la regia di Angelo Bozzolini, prodotti da RAI Educational e distribuiti da Euroarts. Ha curato numerosi cicli radiofonici per Radio Vaticana e Radiotre (tra cui quello su Aldo Clementi) ed è autore del volume “Guida all’ascolto della musica pianistica” (Curci, 2013).
Ha recentemente guadagnato notorietà internazionale in seguito alle registrazioni per Decca dedicate alla musica pianistica di Felix Mendelssohn, che ha inciso integralmente in 10 cd (2005 - 2014), pubblicate in un unico cofanetto nel 2017 ("Mendelssohn Complete Piano Works"). È vincitore di numerosi premi discografici, tra cui lo CHOC di Le Monde de la Musique-Classica, il Diapason d'Or, il Best of the Month di Classic FM, il “Best of the 2012” del Leipziger Volkszeitung, il “Supersonic” della rivista Pizzicato (1/2013), la nomination ICMA International Classical Music Awards.
Robero Prosseda è presidente dell’Associazione Mendelssohn Italia, consulente artistico di Cremona Musica International Exhibitions  e  co-ideatore e coordinatore artistico della rete di musicisti "Donatori di Musica", presidente dell'Associazione Mendelssohn Italia e consulente artistico del Festival Pontino. 
"I recommend Roberto Prosseda for his deep musicianship, his excellent technical mastery of the piano and his markedly lyrical style. I have always been impressed by his originality and his ability to rethink pieces of music familiar to all of us. His playing is always profoundly serious, and yet it gives musicians great pleasure both for its sensuous qualities and its conviction. I know of no young pianist I could recommend with greater enthusiasm".  
Charles Rosen.

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