Dopo alcuni anni alla Staatsoper unter den Linden di Berlino, dove ha cantato in Don Giovanni (Commendatore - direttore Daniel Barenboim, Macbeth (Banquo - dir. Michael Gielen), Flauto magico (Sarastro), Barbiere di Siviglia (Basilio), il giovane basso si è fatto rapidamente conoscere in Europa e negli Stati Uniti: Don Giovanni all’Opéra du Rhin di Strasburgo e ai Schwetzinger Festspiele (produzione registrata per TV ARTE), Basilio al Théâtre de Genève, Colline all’Opera di Francoforte, lo Spirito dell’acqua in Rusalka ad Amsterdam, a Basilea un concerto di gala con Neil Shicoff e Edita Gruberova, Sarastro al Teatro Real di Madrid (direttore Marc Minkowski), Oroveso in Norma alla Minnesota Opera e a Nantes, Daland in Vascello fantasma al Festival di Spoleto negli USA, Fidelio (Don Fernando) con la London Symphony Orchestra diretta da Sir Colin Davis, Sonnambula / Rodolfo con Richard Bonynge a Detroit, Król Roger di Szymanowski a Barcellona con Josep Pons e la regia David Pountney, Bohème e Lucia di Lammermoor - oltre a Macbeth e Don Giovanni - alla New York City Opera nel 2003.
Fulcro del suo interesse è il repertorio verdiano, che lo ha portato a debuttare un formidabile Banquo proprio alla New York City Opera (con un’eccellente critica del New York Times); il Frate in Don Carlos concertante ad Amsterdam con la Concertgebouw Orchestra diretta da Carlo Rizzi (registrato live per Radio Vara); i ruoli di Pietro e Fiesco in Simon Boccanegra al Glyndebourne Festival; Massimiliano nei Masnadieri a Londra per la National Opera Studio; il Re in Aida alla Staatsoper di Berlino; Sparafucile in Rigoletto a Boston e a Varsavia, Ferrando nel Trovatore a Houston. Ha inoltre al suo attivo la registrazione su cd di Jerusalem di Verdi per la Philips Classics e la direzione di Fabio Luisi.
Nel suo repertorio concertistico ci sono la Nona Sinfonia di Beethoven (con Marc Minkowsi a Montpellier), Cristo sul monte degli ulivi al Teatro Malibran di Venezia, le Stagioni di Haydn, l’Oratorio di Natale di Bach, il Messia di Händel, lo Stabat Mater di Rossini (registrazione Harmonia Mundi), la Messa glagolitica di Janáček (Netherlands Radio Orchestra diretta da Andrew Davis), Messa di Bellini, Requiem di Mozart (con Nevile Marriner e Roberto Abbado alla Rai di Torino), Krönungsmesse (Otranto in commemorazione dell’11 settembre con l’Orchestra Sinfonica della Rai), I sette peccati capitali di Weill, Das Paradies und die Peri con (al San Carlo con Jeffrey Tate), Walpurgisnacht (con Neville Marriner), I Canti e danze e della morte di Mussorgskij (Festival dei due Mondi con Donato Renzetti), l’Enfance du Christ (San Carlo con Jeffrey Tate; a Dresda e Lisbona con Frühbeck de Burgos), Te Deum di Verdi (con Frühbeck de Burgos a Dresda).
In Italia è stato presente al Teatro Carlo Felice di Genova per Nozze di Figaro (Bartolo) sotto la direzione di Julia Jones e regia Bob Carsen, al Lirico di Cagliari con Don Giovanni (Commendatore), al Massimo di Palermo per Re Roger di Szimanowsky (Arcivescovo) e Rake’s progress (Trulove, direttore Will Humburg, regia Cesare Lievi), al Regio di Parma per Scene dal Faust di Schumann (direttore Donato Renzetti, regia Hugo de Ana), al Teatro La Fenice con Pia de Tolomei di Donizetti (Piero), all’Accademia Santa Cecilia per The Rake’s progress (Daniele Gatti), al Teatro alla Scala per Salome (Nazareno, direttore Daniel Harding, regia Luc Bondy).
Nato a Lodz in Polonia, Daniel Borowski ha studiato a Varsavia con Teresa Zylis Gara ed ha fatto parte del National Opera Studio di Londra sostenuto dal Glyndebourne Festival per la formazione di giovani cantanti lirici.
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