L’incontro con Ottavio Dantone e con l’esperienza dell’ensemble di musica antica Accademia Bizantina di Ravenna, sua città natale, ha segnato fortemente il percorso formativo di Nicola Valentini, intrapreso fin dalla giovanissima età, suscitando in lui un notevole interesse per la prassi esecutiva barocca.
Diplomato in violoncello al Conservatorio di Parma, parallelamente agli studi di composizione e di direzione, si è dedicato ad un approfondimento costante dell’interpretazione del repertorio vocale e strumentale del Sei e Settecento sotto la guida di Ottavio Dantone, affrontando pagine di autori noti e partiture inedite, collaborando alla realizzazione di concerti, incisioni, oratori e, soprattutto, opere, quali Olimpiade e Flaminio di Pergolesi, Die Entführung aus dem Serail e Così fan tutte di Mozart, Annibale in Torino di Paisiello, Il viaggio a Reims e L’italiana in Algeri di Rossini, Giulio Cesare, Rinaldo, Alcina e Orlando di Händel, Tito Manlio di Vivaldi, Una Cosa Rara di Martin Soler, Orfeo, Il ritorno di Ulisse e L’incoronazione di Poppea di Monteverdi.
In qualità di assistente di Dantone, ha partecipato ad importanti produzioni al Teatro alla Scala di Milano, La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Alighieri di Ravenna, Metropole di Lausanne, Opéra National du Rhin di Strasburgo, Palau de Les Arts di Valencia, Teatro Campoamor di Oviedo e al Festival di Glyndebourne. Ha debuttato con successo nel dicembre 2010 alla guida de La Grande Orchestra di Faenza e, successivamente, ha tenuto concerti in diverse città italiane in qualità sia di direttore che di violoncellista concertatore, dirigendo varie formazioni con strumenti moderni e d’epoca. Lo Staatstheater Oper di Norimberga ha visto il suo debutto come direttore d’opera con Ezio di C. W. Gluck nel luglio 2012. Il grande favore di critica e pubblico lo ha presto segnalato all’attenzione internazionale, nonostante la giovane età, come esperto conoscitore del linguaggio musicale barocco e classico.
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