giovedì 6 febbraio 2014

2014_02_06 Incontro con gli insegnanti alla Scuola di Teatri Possibili per illustrare in nuovo corso sul Mito interculturale di Orfeo

SCUOLA TEATRI POSSIBILI, VIA SAVONA 10
Il nuovo Laboratorio Teatri Possibili su Il viaggio di Orfeo
con Tiziana Bergamaschi, Martina Treu, Olivier Elouti
Il viaggio di Orfeo
Orphée d'Afric di Werewere Liking
INSEGNANTI: Tiziana Bergamaschi (recitazione), Martina Treu (approfondimento storico/critico del tema del mito di Orfeo), Olivier Elouti (teatro rituale africano)
DURATA DEL LABORATORIO: da febbraio a maggio
INIZIO: 19 febbraio 2014_02_19
GIORNO E ORARIO: mercoledì dalle 20 alle 23 più un weekend intensivo: 17 e 18 maggio dalle 10 alle 18 COSTO: in rata unica € 390; in due rate € 210 (più 20 € di quota di iscrizione)
ORARI E INFO SEGRETERIA
Dal lunedì a giovedì dalle 15.00 alle 23.00 - venerdì dalle 15:00 alle 19:00
Tel. 02 8323182 / 3386274736 / info@teatripossibili.org
www.teatripossibili.it
Chi fosse interessato e volesse ulteriori chiarimenti e’ invitato ad un incontro con gli insegnanti, il giorno 6 febbraio 2014 alle ore 20 presso la SCUOLA TEATRI POSSIBILI, VIA SAVONA 10.

Intorno al tema del viaggio di Orfeo, partecipano insieme Teatri Possibili, Università IULM e Teatro Utile. Una collaborazione tra scuola di teatro, università ed un gruppo di lavoro teatrale per affrontare, da diverse prospettive e con modalità differenti, un tema particolarmente noto, quello di Orfeo, con lo scopo di convergere ed arricchirsi reciprocamente.
Tramite l'università IULM si approfondirà teoricamente il mito e la sua riscrittura; grazie a Teatri Possibili si lavorerà sull'interpretazione; con Teatro Utile il gruppo esplorerà il tema in relazione a diverse culture.
Il laboratorio permanente in partenza il 19 febbraio 2014 si inserisce all'interno di un progetto articolato e multitematico seguito da docenti di comprovata competenza che da tempo si occupano di questa tematica.
Nel mito di Orfeo i temi del canto, dell'amore e della morte costituiscono l'ossatura essenziale di un corpus complesso, che non solo conosce diverse varianti locali e temporali (dall'antica Grecia al Giappone), ma si arricchisce via via di aggiunte, modifiche e stratificazioni (nell'antichità e in età moderna) che diventano parti irrinunciabili della tradizione e includono anche aspetti iniziatici, sacrali e cultuali (i cosiddetti 'Misteri Orfici', incentrati sulla morte e resurrezione dell'anima).
Ripercorrendo le diverse scritture che attraversano i secoli, giungiamo all'Orphée d'Afric di Werewere Liking. In questo testo, la poesia tradizionale, il mito e la realtà si intersecano e diventano pretesto per una ricerca teatrale ispirata alle pratiche rituali della tradizione africana ed adattate alle modalità di espressione drammatica delle regioni subsahariane.
Questa forma di teatro rituale utilizza il mito e il passato al fine di risolvere i problemi del presente. Così Orfeo, compiendo il suo viaggio iniziatico negli inferi, torna ad essere un uomo come noi che si interroga sui temi della vita, dell'amore, della morte.


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