Nato nel Regno Unito, originario dello Sri Lanka in cui trascorre l'infanzia, Rohan de Saram studia violoncello in Italia dall'età di 11 anni con Gaspar Cassadó a Firenze e all'Accademia Chigiana di Siena. A 16 anni vince il premio Suggia, che gli permette di studiare a Londra con John Barbirolli e a Porto Rico con Pablo Casals. Quest'ultimo ha detto di lui: "Pochi della sua generazione hanno un simile talento".
Come solista ha suonato con le più importanti orchestre in Europa, Asia, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Stati Uniti e nell'ex Unione Sovietica, nonché con i principali direttori d'orchestra del mondo tra cui John Barbirolli, Adrian Boult, Colin Davis, Zubin Mehta, Seiji Ozawa e Malcolm Sargent.
Per molti anni è violoncellista dell'Arditti Quartet, con il quale vince il premio Siemens per la carriera musicale e un premio Grammy per la loro registrazione di opere di Elliott Carter, tra cui la Sonata per violoncello e pianoforte e Figment per violoncello solo.
Dopo aver lasciato l'Arditti Quartet nel novembre 2005, Rohan de Saram collabora con numerosi artisti, compositori e amici in tutto il mondo, congiungendo diversi tipi di musica: orientale e occidentale, classica e contemporanea, composta e improvvisata. A seguito della prima britannica dell'opera di Berio Il ritorno degli Snovidenia per violoncello e orchestra, il compositore gli scrive: "il tuo suono, la tua intonazione perfetta, il tuo fraseggio e arte dell'arco fanno di ogni tua esecuzione un capolavoro". Più tardi, Berio compone per lui la Sequenza XIV, che incorpora in modo inedito i ritmi del tamburo di Kandy, strumento tradizionale dello Sri Lanka che il violoncellista suona sin dall'infanzia. Di recente pubblicazione sono le Conversations tra Rohan de Saram e Joachim Steinheuer: il libro, descritto come "la scoperta di un tesoro di gioielli musicali", è edito da Wolke Verlag (wolke@wolke-verlag.de) e disponibile anche su Amazon.
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