Nato a Milano nel 1968, Gianluca Capuano si è diplomato in Organo, Composizione e Direzione
d’orchestra presso il Conservatorio della sua città. Ha approfondito gli
aspetti relativi all’esecuzione della musica antica presso il Corso Superiore
sperimentale di Direzione di Coro e i corsi della Scuola Civica di Milano, dove
ha affrontato i problemi inerenti la notazione, lo studio delle fonti e la
prassi esecutiva della musica dei secoli passati. Svolge un’intensa attività
come direttore, organista e continuista in tutta Europa, Stati Uniti, Russia e
Giappone. Ha collaborato con artisti quali Michael Chance, Emma Kirkby, Cecilia
Bartoli, Max Cencic, Philippe Jarousski, Diego Fasolis, Lorenzo e Vittorio
Ghielmi. È organista presso la Basilica di san Simpliciano a Milano. Ha suonato
e diretto in alcune delle più importanti sale da concerto europee e giapponesi.
Nel 2006 ha fondato il gruppo vocale e strumentale Il canto di Orfeo, con il quale, collaborando allo stesso tempo
con alcuni dei migliori specialisti su strumenti originali e facendo costante
riferimento alla più aggiornata ricerca musicologica, si dedica ad un cosciente
e critico approccio ai capolavori del Barocco musicale europeo. Ha preso parte
come direttore ad alcune delle più qualificate rassegne europee di musica
antica, e ha pubblicato nel 2003 un CD per la rivista musicale Amadeus dedicato
alla figura di Giacomo Carissimi. È inoltre responsabile musicale dell’Associazione
Carissimi–Archivio Manusardi di Milano. Con Il canto di Orfeo ha inciso, in
collaborazione con il mezzosoprano inglese Catherine King, un CD dedicato alle
arie serie di Baldassarre Galuppi apparso nel novembre 2006 per la casa inglese
Avie; il disco ha riscosso unanimi consensi da parte della critica
specializzata (è stato tra l’altro “Editor’s choice” su Gramophone di gennaio 2007). Nel 2011 ha effettuato una tournée in
Giappone alla testa di Milano Classica. Collabora stabilmente con I Barocchisti
e Concerto Köln. Nel settembre 2011 ha preso parte alla registrazione
di Artaserse di Leonardo Vinci (per Virgin Classics) con Concerto Köln, col
quale ha effettuato una lunga tournée europea nel 2012. Ha diretto una ripresa
di Artaserse all’Opera di Colonia nel dicembre 2012. Nel 2012 ha ottenuto una
residenza presso la Fondazione Royaumont (Parigi) dedicata alla figura di
Giacomo Carissimi. Con Il canto di Orfeo ha preso parte all’opera Cuore di cane di Alexander Raskatov
presso il Teatro alla Scala di Milano, opera ripresa con successo nel gennaio
del 2014 all’Opéra di Lione. Nel gennaio 2015 Il canto di Orfeo è stato
nuovamente presente in Scala con la produzione Die Soldaten di B. A. Zimmermann. Nel maggio e agosto del 2013 ha
diretto il coro della Radio Svizzera Italiana in Norma con Cecilia Bartoli al Festival di Salisburgo; un critico
tedesco ha parlato, riferendosi alla performance del coro RSI, di “Una nuova
unità di misura per il coro d’opera”.
Nell’ottobre 2014 ha diretto con plauso
unanime della critica Leucippo di Hasse all’Opera di Colonia con
Concerto Köln. Nel marzo 2015 ha debuttato alla Semperoper di Dresda alla testa
della Staatskapelle Dresden dirigendo Orlando
di Händel. Per gli anni prossimi ha ingaggi dall’Opera di Colonia, di Zurigo (Orlando Paladino di Haydn nel 2016 e
2017), di Montpellier (concerto barocco con coro e orchestra dell’Opéra).
Chiamato spesso da cori e orchestre come
specialista del repertorio barocco e classico, ha lavorato con il coro dell’Opéra
di Nancy, di Lione e di Montpellier e con molte orchestre quali i Thüringer
Symphoniker, Milano Classica, I Virtuosi Italiani, Arpeggione (Austria, con cui
ha eseguito Orfeo e Euridice di Gluck in forma di concerto nel 2015), l’Orchestra
dell’Opera di Manaus (Brasile), Musica Florea (Rep. Ceca), la Verdi Barocca
(Milano).
Agli studi musicali Gianluca Capuano ha
affiancato quelli classici; laureato con lode in Filosofia Teoretica presso l’Università
Statale di Milano, si dedica alla ricerca, occupandosi in particolare di
problemi di estetica musicale. Nel novembre 2002 ha pubblicato presso l’editore
Jaca Book il saggio I segni della voce
infinita, nel quale viene indagato da un punto di vista filosofico il
rapporto tra musica e scrittura. Nel 2014 è stata pubblicata la sua
edizione critica del Diluvium universale di
Carissimi per l’Istituto Italiano di Storia della Musica. Tiene regolarmente un
corso di Filosofia della musica presso il Conservatorio di Lugano. Dalla sua fondazione
è direttore artistico del festival Musica negli horti che si svolge ogni anno
in luglio in Val d’Orcia.
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