La figura di Mario Ancillotti nel campo musicale non ha bisogno di presentazioni. E’ uno dei musicisti più rappresentativi italiani, sia nell’ambito dello strumento di elezione, il flauto , che nella sua più recente attività, quella di organizzatore e direttore. La sua fama è universalmente riconosciuta ed ha avuto attività nei cinque continenti. Nato nel 1946 si è formato al Conservatorio di Firenze dove ha avuto la possibilità di frequentare e collaborare con i grandi musicisti che lì vi insegnavano: Luigi Dallapiccola, Roberto Lupi, Carlo Prosperi, Franco Rossi, Piero Farulli, Piero Bellugi, etc. Successivamente si trasferiva a Roma ricoprendo assieme a Severino Gazzelloni l’incarico di 1° Flauto dell’Orchestra della Rai di Roma e successivamente di Santa Cecilia. Dopo otto anni, abbandonata l’orchestra, si è dedicato interamente all’attività so
listica che lo ha portato a collaborare con tutti i maggiori musicisti: da Accardo a Muti, da Berio a Petrassi, Penderecki, Sciarrino, Henze, Canino, Spivakov, Giuranna, e suonare sotto la guida di Maag, Bellugi, Cambreling, Bour, Soudant, Gelmetti, Penderecki, Ferro, Melles, Lu Jia, Muhai Tang, etc. Ha insegnato per più di venti anni ai Corsi Speciali di Perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole, corsi che riuniscono i più titolati musicisti da tutto il mondo. E’ inoltre docente da 18 anni alla Scuola Universitaria di Musica di Lugano, uno fra i pochissimi musicisti italiani che tengono insegnamenti universitari all’estero e tiene corsi e seminari in varie parti del mondo. La realizzazione del complesso Nuovo Contrappunto, nato in seno alla Scuola di Fiesole, di cui è direttore ed animatore, è il coronamento della sua attività di musicista che non si è mai limitata alla sola esecuzione musicale, ma si è lanciata ben presto nell’organizzazione e nella direzione musicale. I progetti nati e divulgati con il Nuovo Contrappunto, hanno avuto il plauso e l’invito delle società musicali più importanti d’Italia, e l’ uscita in poco più di un anno di ben due CD con musiche di Debussy, Ravel e de Falla per la rivista Amadeus nella veste di direttore e solista, e soprattutto la realizzazione della manifestazione SUONI RIFLESSI, da lui ideata, ha interessato tutto l’ambiente musicale tanto da avere l’aiuto incondizionato degli Enti Locali toscani. Questo lo ha portato ad avere numerosi inviti come direttore esibendosi anche in questa veste a fianco di orchestre e solisti di primissimo piano.. Dunque, figura di musicista a tutto tondo con interessi e partecipazioni anche fuori dell’ambito strettamente musicale che ne fanno un personaggio moderno e di ampio respiro culturale.
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