sabato 14 aprile 2012

Luciano Miotto, baritono

Ha più di 35 anni di esperienza ininterrotta come cantante professionista. Inizia a cantare all’età di 6 anni presso il coro di voci bianche del Teatro Colon di Buenos Aires eccellendo come voce solista. Da allora non ha più lasciato il palcoscenico.
Si è esibito presso il Concertgebouw di Amsterdam, il Teatro Liceu di Barcellona, il Palau de la Musica di Valencia, il Teatro Maestranza di Siviglia, il Teatro Colon di Buenos Aires, il Teatro reale di Copenhagen, il Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Bologna, l’Opera di Nizza, la Wienerkammeroper di Vienna, il Teatro di corte dell’Hermitage Palace di San Pietroburgo, il Festival di Ludwigsburg, il teatro Bunka Kaikan di Tokyo, l’Art Center Theater di Seoul, il Festival della Valle d’Itria a Martinafranca, il Festival Ferrara Musica, ecc.
Le sue principali caratteristiche sono l’innata musicalità, la sua salda tecnica vocale, il temperamento e le notevoli qualità di attore che gli consentono di eccellere nel repertorio brillante e di basso-buffo, specialmente rossiniano, mozartiano e donizettiano, conferendo alle sue personificazioni un’elevata professionalità artistica e un tocco di spigliata originalità. Ottima la sua coloratura che gli permette di affrontare anche la musica barocca di agilità.
Il suo repertorio comprende i principali ruoli buffi del grande repertorio italiano quali: Dulcamara e Belcore in Elisir d’Amore, Don Annibale nel Campanello, Don Pasquale e Malatesta in Don Pasquale, Geronimo e Conte ne Il Matrimonio Segreto, Don Alfonso e Guglielmo in Così fan tutte, Masetto, Leporello e Don Giovanni in Don Giovanni, Figaro e Conte ne Le Nozze di Figaro, Don Bartolo ne Il Barbiere di Siviglia, Don Magnifico e Dandini ne La Cenerentola, Geronio e Selim ne Il Turco in Italia, Schicchi in Gianni Schicchi, Uberto in La Serva Padrona, il Maestro ne Il Maestro di Cappella.
Come baritono di carattere ha debuttato anche Scarpia in Tosca, Melitone ne La Forza del destino, Escamillo in Carmen, Ping in Turandot, Enrico nel Campanello, Marcello ne La Bohéme, etc.

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