sabato 18 febbraio 2017

I VIRTUOSI ITALIANI, orchestra


I Virtuosi Italiani, complesso nato nel 1989, è una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama artistico internazionale.

Molteplici sono le collaborazioni con solisti e direttori: Pierre Amoyal, Ramin Bahrami, Lazar Berman, Pavel Berman, Fabio Biondi, Stanislav Bunin, Michele Campanella, Bruno Canino, Giuliano Carmignola, Enzo Dara, Pietro De Maria, Claudio Desderi, Mariella Devia, Enrico Dindo, Benedetto Lupo, Eva Mei, Cinzia Forte, Roberto De Candia, Patrick Gallois, Bruno Giuranna, Natalia Gutman, Barbara Hendricks, Vincenzo La Scola, Katia e Marielle Labeque, Maxence Larrieu, Misha Maisky, Lev Markiz, Federico Mondelci, Andres Mustonen, Ilya Grubert, Kristof Penderecky, Massimo Quarta, Julian Rachlin, Vadim Repin, Dmitri Sitkovetsky, Tatyana Vassilyeva, Pavel Vernikov, Elisso Virsaladze, Lilya Zilberstein, Massimo Mercelli, e molti altri.
Hanno collaborato all'allestimento dell'Apollon Musagete di Stravinsky con il New York City Ballet; nel 2001 hanno eseguito tutte le opere in un atto di Rossini per l'Opera Comique di Parigi e hanno tenuto due concerti alla Konzerthaus di Vienna.
I Virtuosi Italiani si sono esibiti per i più importanti teatri e per i principali enti musicali italiani e stranieri quali il Teatro alla Scala, il Teatro Dal Verme e la Sala Verdi a Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro La Fenice, l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro Comunale di Modena, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Filarmonico di Verona, l'Associazione Barattelli di L'Aquila, l'Unione Musicale di Torino, l'Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, il Teatro alla Pergola di Firenze, la Società Filarmonica di Roma e molti altri.
Numerose le tournées all'estero: Francia (Festival Pablo Casals di Prades, Festival Berlioz, Aix-en-Provence, Bordeaux), Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Polonia, Lituania, Lettonia, Finlandia, Slovenia (Festival Internazionale di Lubiana), Russia (San Pietroburgo, Mosca Sala Grande del Conservatorio Tchaikovsky, Sala Tchaikovsky della Filarmonica), Iran, Corea e Stati Uniti d'America (New York, Los Angeles, Philadelphia), Paesi Baltici.
Ultima, ma solo in ordine cronologico, quella effettuata nel maggio 2009 che li hanno visti protagonisti nei più importanti Teatri e ospiti delle più prestigiose stagioni concertistiche in Sud America ( Buenos Aires -Teatro Coliseo, Rosario – Teatro El Circulo,Mendoza – Teatro Indipendencia, Montevideo –Teatro Solis solo per citarne alcuni).
L'attività discografica è ricchissima, con più di 100 cd registrati per le maggiori case discografiche ed oltre 400.000 dischi venduti in tutto il mondo. Nel 2004 hanno conseguito con il suo leader Alberto Martini il prestigioso premio "Choc de la musique" assegnato da Le Monde de la Musique per la superba interpretazione delle opere di F. A. Bonporti.
Tra le numerose incisioni per Sony BMG, Chandos, Emi, Tactus, Naxos, Arts e Dynamic spicca, nella doppia veste di direttore e solista in prima mondiale, l'integrale dell'opera di F. A. Bonporti, per la quale ha ricevuto vari premi discografici, tra i quali: "Cinque stelle – Premio Goldberg" della omonima rivista tedesca, il "Diapason d'or" della rivista francese Diapason, "Choc de la Musique" della rivista francese Le Monde de la Musique, oltre a vari "5 Stelle" della rivista italiana Musica.
L'attenzione de I Virtuosi Italiani alla ricerca filologica li ha condotti ad esibirsi nel repertorio barocco e classico anche su strumenti originali, adottando le accordature ed i temperamenti adeguati.
Nel segno della versatilità che contraddistingue la filosofia del gruppo significativo è altresì l'interesse da sempre dimostrato per il repertorio di confine?, strada che I Virtuosi Italiani hanno seguito al più alto livello collaborando con artisti del calibro di Chick Corea, Goran Bregovic, Michael Nyman, Ludovico Einaudi, Franco Battiato, Giovanni Allevi, Uri Craine, Paolo Fresu.
I Virtuosi Italiani sono ideatori ed interpreti di tre stagioni musicali a Verona: il "Festival Atlantide" al Teatro Nuovo, "I Concerti della Domenica e le "Serate Musicali" in Sala Maffeiana e al Teatro Filarmonico.
I concerti de I Virtuosi Italiani sono sempre stati coronati da entusiastici consensi di critica e di pubblico.
L'impostazione artistica vede come figura cardine quella del Konzertmeister Alberto Martini.
Il Direttore principale ospite è Corrado Rovaris.
Numerosi sono i futuri impegni dell'orchestra, che la vedranno impegnata in tournèe in Italia e all'estero (Polonia, Spagna, Europa dell'Est, Stati Uniti, Tunisia e Giappone) ed in nuove incisioni discografiche.
Nel maggio 2009, SUONARE NEWS, una delle riviste musicali italiane più famose e lette, ha dedicato a I VIRTUOSI ITALIANI la sua copertina, un cd in allegato ed un ampio servizio all'interno come anche la rivista specializzata ARCHI MAGAZINE ha fatto nel suo numero di luglio 2009.
Importanti segni di riconoscimento per una formazione che quest'anno festeggia i suoi vent'anni di attività.

I Virtuosi Italiani dal 2011 sono complesso residente con una Stagione Concertistica a Venezia nella Chiesa dell’Ospedale della Pietà, luogo in cui Antonio Vivaldi per tutta la sua vita suonò, insegnò e diede la luce a tutte le opere.
Questi ultimi anni sono stati fino ad oggi ricchi di impegni e soddisfazioni. A partire dai progetti “Jazz Lightning” con il famoso pianista statunitense Uri Caine e “Back to Bach” con il trombettista jazz Paolo Fresu che ha visto I Virtuosi Italiani protagonisti nei più prestigiosi Teatri e Società di Concerto italiane e svizzere, e naturalmente la Stagione Concertistica a Verona, oltre a numerose altre tournèe sempre Italia, ma anche all’estero (Polonia, Spagna, Europa dell’Est, Stati Uniti, Tunisia, Sud America, Cina e Giappone) e nuove incisioni discografiche.
I concerti de I Virtuosi Italiani sono sempre stati coronati da entusiastici consensi di critica e di pubblico.

Così scrive Enrico Girardi sul “Corriere della Sera”: «I Virtuosi Italiani sono un ensemble di assoluto valore. Affrontano il barocco, il classico e il contemporaneo non solo con disinvoltura, ma con una grinta, uno smalto e una "adrenalina"che produce vita e tensione senza portare oltre i limiti di una saggia pertinenza stilistica».

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