Guido Rimonda, violino. All’età di 5 anni frequenta la scuola di dizione dal prof. Iginio Bonazzi di Torino. Si distingue subito, e viene scelto per alcune pubblicità. Come attore protagonista interpreta vari ruoli in commedie radiofoniche Rai.
Inizia lo studio del violino al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino nella classe del Prof. E. Oddone. Ben presto però ultimerà i suoi studi nella classe del celebre Corrado Romano, già insegnante di Uto Ughi al Conservatorio di Ginevra. Fu proprio Romano a definirlo "animale da violino". Il suo vero esordio avviene all’età di 13 anni, quando interpreta la parte di Vivaldi fanciullo nella duplice veste di attore e violinista nello sceneggiato RAI "Per Antonio Vivaldi" regia di Massimo Scaglione. Dal quel momento la sua attività musicale diventa sempre più ricca e piena di riconoscimenti.
Già dalle prime lezioni di violino, nasce in lui una curiosità e una nuova passione Giovan Battista Viotti. Viene attirato e conquistato dal musicista e dalla figura storica di questo grande compositore. Un grande della musica e del violino la cui opera, ai giorni nostri giace in un oblio immeritato. Contribuire alla riscoperta e alla giusta valorizzazione di una delle più straordinarie figure di violinista e compositore italiano del tardo ’700 rimane un impegno ben preciso. Infatti, già dall’età di undici anni inizia un’appassionata ricerca per tutta l’Europa, ritrovando importanti inediti viottiani (in pratica l’intera sua opera allo stato di inedito).
Con la finalità di divulgare l’opera di Viotti, nel 1992 fonda due orchestre: la Filarmonica di Torino insieme al direttore d’orchestra prematuramente scomparso Marcello Viotti, allora direttore stabile della Fenice di Venezia e discendente della famiglia Viotti; e l’Orchestra Camerata Ducale insieme alla pianista triestina Cristina Canziani - che diventerà sua moglie - e al celebre Prof. Gian Luigi Marianini, amico e compagno di avventure non solo musicali.
Sarà proprio quest’ultima, la Camerata Ducale, la formazione orchestrale con la quale riesce ad attuare il progetto di valorizzazione di Viotti. Nel 1997 nasce un importante connubio con la Città di Vercelli e fonda insieme a Cristina Canziani il Viotti Festival di Vercelli, instaurando importanti collaborazioni con artisti quali Shlomo Mintz, Uto Ughi, Vladimir Spivakov, Salvatore Accardo, Ruggiero Ricci, Mischa Maisky, Richard Galliano tra gli altri. Dal 2007 al 2009 il Viotti Festival di Vercelli ha una sede americana in Florida, dove l’orchestra Camerata Ducale si stabilisce per una quindicina di giorni per eseguire musica nel nome di Viotti.
Ha suonato nelle più importanti sale concertistiche europee; accompagnato dall’Orchestra Camerata Ducale ha effettuato tournée negli Stati Uniti, nell’ex Unione Sovietica, Sudafrica, Guatemala, Emirati Arabi, Giappone e Argentina.
Nel 2002 ha ricevuto il premio Renato Bruson come miglior musicista piemontese dell’anno, ed è stato insignito del titolo di Ambasciatore per la cultura nel mondo dalla Regione Piemonte.
Nel gennaio 2008 ha ricevuto il Premio S. Giovanni dalla Città di Torino per la ricerca storica e la diffusione dell’opera di Giovanni Battista Viotti. Nel 2011 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici.
È docente di violino al Conservatorio "Cantelli" di Novara ed è stato assistente di Giuliano Carmignola e Franco Gulli presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo.
Molto intensa è la sua attività discografica: dopo aver registrato per varie etichette, nel 2012 ha firmato un contratto in esclusiva con Decca per il Progetto Viotti: la realizzazione di 15 cd contenenti l’integrale delle composizioni per violino e orchestra, con numerosi inediti e prime registrazioni mondiali. Il valore indiscutibile del progetto discografico ha richiamato immediatamente l’interesse dei mass media. Sempre per Decca ha pubblicato Le Violon Noir, cd dedicato alle musiche del mistero.
Suona lo Stradivari del 1721 "Jean Marie Leclair" (Le Noir) definito da G.B. Somis "La voce di un angelo" che gli è stato regalato da una famiglia che vuole mantenere l’anonimato.
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