Vittorio Ghielmi è un musicista italiano (viola da gamba), direttore e compositore. Paragonato dalla critica a Jasha Heifetz (Diapason) per il virtuosismo e definito “El alquimista del sonido” (Diario de Sevilla) per l’intensità e la versatilità della sua interpretazione musicale, ha aperto la via a una differente immagine sonora del repertorio antico e della viola da gamba, ampliandone la tecnica e il repertorio.
Nato a Milano, inizia a quattro anni lo studio del violino e successivamente della viola da gamba con R. Gini, W. Kuijken (Bruxelles), C. Coin (Parigi). Da sempre interessato alle antiche tecniche strumentali e alla loro sopravvivenza nelle tradizioni “etniche”, riceve nel 1997 l’Erwin Bodky Award (Cambridge, Ma, USA). Nel 1995 vince il Concorso Internazionale Romano Romanini (Brescia).
Come solista o direttore, nel campo della musica classica e antica, si è esibito nelle più prestigiose sale del mondo accompagnato da importanti orchestre (Los Angeles Philharmonic Orchestra nel Bowl Hall Hollywood, London Philharmonia, Il Giardino Armonico, Freiburger Baroque Orchestra ecc.), o in recitals, in duo col fratello L. Ghielmi o con il liutista Luca Pianca. È stato interprete di “prime” mondiali di nuove composizioni (tra cui Uri Caine, Concerto per viola da gamba e orchestra, Amsterdam Conzertgebouw e Bruxelles Bozar, 2008; Nadir Vassena, Bagatelle trascendentali per viola da gamba, liuto e orchestra, Berliner Philharmoniker Hall, 2006; Uri Caine, Danube Dreams, per viola da gamba, basset horn e orchestra con l’orchestra del Musikverein Wien 2012 ecc). Dal 2007 al 2010 ha assistito Riccardo Muti presso il festival di Salisburgo. Nel 2007 V. Ghielmi concepisce e dirige uno spettacolo attorno al ciclo “Membra Jesu Nostri” di Buxtehude, con regia e video del cineasta statunitense Marc Reshovsky (Hollywood) e con il coro Rilke ensemblen (G. Eriksson, Svezia) prodotto dal festival Semanas de música religiosa di Cuenca (Spagna). Nel 2010 è stato artista in residenza al Musikfest Stuttgart, nel 2011 al Bozar festival Bruxelles e al festival di Segovia. È uno dei pochi gambisti che si esibisce regolarmente anche come solista invitato con orchestre.
È professore di viola da gamba al Conservatorio di Brescia. Ha tenuto masterclass nei più importanti Conservatori ed Università del mondo (Mozarteum Salzburg ecc.).
L’ensemble da lui creato, Il Suonar Parlante si dedica all’investigazione del repertorio antico ma anche alla formazione di nuove realtà musicali: ha collaborato e creato progetti con jazzisti come Kenny Wheeler, Uri Caine, Markus Stockhausen, Ernst Rejiseger, cantautori come Vinicio Capossela, la star del flamenco Carmen Linares, musicisti di tradizione extraeuropea come gli afghani Siar Hashemi (tabla), Khaled Arman (Ensemble Kaboul) ecc. La sua collaborazione con i vari musicisti tradizionali ed in particolare con le voci sarde del Cuncordu de Orosei, è documentata nel documentario “The Heart of Sound” della BFMI (Salzburg-Hollywood).
Numerosissime le incisioni discografiche e i premi della critica.
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