lunedì 28 aprile 2014

Gregorio Zurla, scenografo

Si è laureato con lode in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 2007. Lo stesso anno lavora per lo Studio GeA di Milano alla realizzazione della mostra Maria Callas, presso il Museo Teatrale alla Scala. Successivamente diventa assistente dello scenografo Edoardo Sanchi con il quale realizza numerosi progetti, fra i quali: Il tempo sospeso del volo, La vedova allegra, Tosca, Rigoletto, Il trovatore, La traviata, L'avaro di Molière, La bohème e Otello. Grazie a questi progetti lavora in alcuni dei più importanti enti lirici italiani come il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro dell'Opera di Roma e le Terme di Caracalla, il Teatro del Maggio Fiorentino, il Teatro delle Albe e il Teatro La Fenice di Venezia e con alcuni dei più importanti registi di opera e prosa italiani, come Federico Tiezzi, Franco Ripa di Meana, Marco Martinelli e Francesco Micheli. Nel 2008 firma le scenografie dell'opera I diari di Nijinsky di Detlev Glanert, con la regia di Chiara Villa al Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano. Nel 2009 è co-regista e scenografo dell'opera di Giovanni Bottesini Ero e Leandro, presso il Teatro San Domenico di Crema. Nel 2011 vince, assieme al regista Stefano Simone Pintor e alla costumista Stefania Barreca, il secondo premio al 6th European Opera-directing Prize indetto da Camerata Nuova. L'anno seguente firma le scenografie de Il flauto magico per Opera domani-As.Li.Co. Attualmente sta lavorando allo spettacolo Dropboxverdi, sulla trilogia popolare di Verdi prodotto dalla Fondazione Arena di Verona e diretto da Tommaso Rossi.
gregoriozurlasetdesigner.blogspot.it

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