venerdì 5 luglio 2013

Anton Steck, violino

Anton Steck ha, inizialmente, studiato violino a Karlsruhe e violino barocco con Reinhard Goebel al Conservatorio Sweelinck di Amsterdam. Ha, inoltre, studiato intensamente tecniche di suono e pratica prima del 1850. Anton Steck ha, quindi, ricoperto il ruolo di primo violino in alcuni dei migliori e più conosciuti ensemble di musica antica come Les Musiciens du Louvre sotto la direzione di Mark Minkowski, Concerto Köln e Musica Antiqua Köln. Nel 1996 Anton Steck ha fondato il Quartetto Schuppanzigh. Il quartetto è riuscito a costruirsi un’eccellente reputazione internazionale grazie a recital impegnati e programmi di registrazioni, vincendo numerosi premi. Oltre a ciò, suona regolarmente insieme al duo di clavicembalisti Marieke Spaans e Christian Rieger. Le sue incisioni delle Sonate di Johann Geog Pisendel e Franz Benda hanno vinto numerosi premi internazionali, tra cui il Diapason d’Or. 
Come solista, Anton Steck ha suonato con diverse grandi orchestre negli ultimi anni in diverse sedi come la Berlin Philharmonie, London’s Wigmore Hall e il Frick Museum a New York. 
La registrazione degli altamente virtuosistici Concerti di Sfida di Vivaldi con l’ensemble italiano Modo Antiquo per l’edizione Vivaldi dell’etichetta francese Naïve ha fatto scalpore.
Recentemente, la pubblicazione da parte dell’etichetta Accent di due concerti a violino del compositore romantico Bernhard Molique, è stata recensita come “fortemente raccomandata” dalla stampa.
Anton Steck ha esordito come direttore nel 1997 con la Händel Festival Orchestra a Halle. Da allora, ha diretto diverse orchestre in concerti con artisti come Andreas Staier, Carlos Mena e Waltraud Meier. Nel 2004, il suo debutto operistico al Ludwigsburg Festival ha suscitato molto interesse, disseppellendo dalla polvere degli archivi l’opera di Niccolò Jommelli L’isola disabitata, considerata perduta.
Nel 2000, Steck è nominato professore di violino barocco e direttore dell’orchestra barocca della Staatlichen Hochschule für Musik di Trossingen, dove trasmette una scrupolosa formazione ad una nuova generazione di musicisti barocchi. vedi Ensemble Antonianum

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