In partenza il nuovo TpLab condotto da Lorenzo Loris
su "La Commedia degli errori" di Shakespeare!
sarà Lorenzo Loris, regista stabile del Teatro Out Off, importante artista della scena teatrale contemporanea e vincitore tra gli altri del Premio della Critica 2011, a condurre il nuovo laboratorio Tplab per allievi avanzati in partenza il 15 aprile!
La commedia degli errori, una delle prime opere teatrali di Shakespeare, è il testo scelto dal regista.
Un commedia dove continue sorprese, equivoci, colpi di scena e rivelazioni saranno strumento perfetto per comprendere a fondo trucchi e segreti del meccanismo comico.
La vicenda si svolge in una Efeso immaginaria dove viene arrestato Egeone, mercante di Siracusa, città che di Efeso è nemica. Egeone spiega al duca Solino il motivo del suo viaggio: è alla ricerca del figlio Antifolo e del servo Dromio, che si erano recati lì per avere notizie dei rispettivi fratelli gemelli e omonimi, a loro volta dispersi in un naufragio di molti anni prima, di cui fu vittima anche Emilia, moglie di Egeone. Commosso dal racconto del vecchio, il duca sospende la condanna a morte fino a sera: per salvarsi, Egeone dovrà portare una certa somma come riscatto.
Da qui inizia la 'commedia degli errori', cioè degli equivoci.
Gli Antifolo e Dromio efesini, infatti, salavatisi dal naufragio, conducono ormai la propria vita. La moglie del primo, Adriana, incontrando i siracusani, li fa legare pensando che il marito e il servo siano impazziti. Quando poi i due gemelli efesini vengono visti camminare liberi in città, Adriana pensa che siano fuggiti: comincia un inseguimento che terminerà davanti al patibolo preparato per Egeone, dove le due coppie di gemelli si incontrano e dove gli 'errori' si chiariscono. Egeone avrà salva la vita, l'Antifolo siracusano trova moglie, la commedia chiude in bellezza.
Così scrive Lorenzo Loris: La 'macchina' della commedia shakespeariana è un labirinto esilarante e angosciante di straordinaria precisione, che presenta indubbi elementi di attualità sul piano formale e su quello dei contenuti. Basti pensare alla lunga tradizione cinematografica dello scambio di persona, dell'identità rubata, della confusione di ruoli, del 'doppio'.
Ma anche lo scardinamento delle istituzioni sociali e familiari, e il ruolo dell'immaginazione e dell'errore nelle vicende umane ci riportano al nostro caotico 'oggi'. Importantissimo, nel meccanismo scespiriano, è il linguaggio del corpo, che innesca la comicità: dunque, si tratta di lavorare molto sui movimenti oltre che sulla parola. L'idea è quella di ambientare la storia ai giorni nostri, non per banalizzare Shakespeare ma per illuminarne gli aspetti più vivi ed attuali, capaci di toccare le corde emotive del pubblico contemporaneo.
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