sabato 6 aprile 2013

Renato Meneghetti, artista visivo


Nasce a Rosà (Vicenza) nel 1947 Inizia a dipingere giovanissimo. Dopo i primi interventi, presentati negli anni Sessanta da amici e artisti come Fontana, Munari, Guiducci e una sequela di concorsi ed esposizioni giovanili, inizia una attività espositiva che lo vedrà presente nelle più importanti sedi museali nazionali ed internazionali. Inizia nel 1979 la sua inedita ricerca che lo caratterizza fino ai nostri giorni: usa le più avanzate  tecnologie della  comunicazione  e  della riproduzione virtuale di immagini, corpi e oggetti in radiografia. Proiezioni e pitture visive, faranno percepire con più esattezza il messaggio che evoca la luce come potere ed energia.
Meneghetti vive a ridosso del mondo dell’arte dosando puntualmente con discrezione le forme e i tempi della sua presenza pubblica. Questo modo di sottrarsi e di essere presente riassume il senso poetico di chi ama guardare ben oltre il basso profilo della attuale decadenza, con una posizione tutt’ altro che cinica, perché ricca di vita e di speranza fin dentro la linea della “non speranza”.
Nel 2011 è in ben tre sezioni alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia. In precedenza aveva esposto alla Biennale Arte del 2003 e a quella di Architettura del 2010. Nel 2006, fra le tante altre, l’immensa mostra voluta e curata da Achillo Bonito Oliva in quattro prestigiose sedi di Roma. 
La prima Biennale di Meneghetti fu però quella della... Musica nel 1982 con “Numero e suono”, international computer music conference e la seconda quella del Cinema (1983) con l’opera “Divergenze parallele” (Sezione De Sica). A testimonianza dell’eclettismo di Meneghetti, a novembre prossimo queste opere e altri video storici saranno al centro di una settimana di proiezioni dedicate esclusivamente all’artista dalla Cineteca nazionale di Roma.

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