martedì 3 luglio 2012

Discovery Ensemble


Pochi ricordano che il termine discovery che dà il nome all’ensemble fondato a Milano nel 2009 ha una chiara radice letteraria. Nel racconto The Sentinel (La sentinella, 1948) lo scrittore inglese di fantascienza Arthur C. Clarke impiegò questo termine per indicare l’astronave diretta verso Giove, poi celebrata nel 1969 dal celebre cult movie 2001, Odissea nello spazio. Da allora Discovery è rimasta un sinonimo di avventurosa scoperta dell’ignoto, più tardi riciclato nelle prime spedizioni spaziali della Nasa.
Nel nostro caso, però, Discovery è la premessa ovvia della riscoperta di pagine musicali desuete, oltre che di un modo diverso di proporre l’intrattenimento musicale, uscendo dal rito del concerto per costruire, volta per volta, incroci e segmenti di stampo letterario, teatrale e cinematografico. Un mix di suggestioni culturali che vuole segnare il destino di questo gruppo nato all’interno della Fondazione Amadeus, ma privo di ruoli ossidati. Si tratta di un ensemble aperto, che si compone e scompone a seconda delle necessità e dei ruoli, chiamando a raccolta sempre i migliori giovani esecutori di area italiana. Per questo battesimo ci sono prime parti di importanti compagini milanesi (il Teatro alla Scala, l’Orchestra Verdi, I Pomeriggi Musicali) ma anche splendidi solisti usciti dal Conservatorio di Milano e jazzisti di rango.
L’idea è di continuare su questa strada carica di avventurose scoperte e modi (anche) trasgressivi di offerta al pubblico della grande musica.

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