Compagnia stabile e indipendente che da oltre dieci anni si esibisce con successo. Una risposta alle grandi produzioni, un'alternativa che dimostra come in Italia esista una realtà legata alla danza che con spettacoli autoprodotti riempie i teatri di tutto il mondo.
Lo stile di Kataklò si basa sin dagli esordi sull'alta preparazione atletica, oltre che su una notevole tecnica di danza, di tutti gli interpreti. Per entrare a pieno titolo in compagnia è necessario avere doti di versatilità e seguire un impegnativo training che può durare da sei mesi a un anno. Il percorso di studio e le prove dei danzatori del cast hanno luogo ogni giorno, dalle sei alle otto ore, in un ampio spazio alle porte di Milano. Il processo creativo di Giulia Staccioli, assistita dal 2006 da Jessica Gandini sia nella direzione artistica che nello sviluppo dell'ideazione coreografica, si basa sulla guida dei danzatori in un percorso di partecipazione attiva alla realizzazione della coreografia. Lo sviluppo dell'idea artistica avviene attraverso intere sessioni e periodi di improvvisazione, sollecitando la capacità di sperimentare e d'inventare di ogni performer.
Kataklò è un work in progress che sempre genera idee innovative e collaborazioni stimolanti. Una filosofia di vita.
La compagnia Kataklò è internazionalmente riconosciuta per l'alto valore artistico e per la sorprendente spettacolarità delle sue produzioni. Oggi ha in repertorio cinque produzioni originali rappresentate in tutto il mondo: Indiscipline (1996), Kataklopolis (1999), Up (2002), Livingston (2005), Play (2008). A una consolidata esperienza nella creazione di eventi speciali si aggiungono le partecipazioni a prestigiose ricorrenze sportive e culturali e a trasmissioni televisive.
Fra le importanti manifestazioni in cui la compagnia si è esibita: la rappresentazione di fronte a Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro per la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù (2003), le Olimpiadi di Sydney (2000), la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Torino 2006, il Fringe Festival di Edimburgo (2006 e 2009), il Capodanno di Hong Kong (2007), il 60nnale dell'ARS (2007), le Olimpiadi della Cultura a Pechino 2008 in rappresentanza dell'Italia su invito del Ministero della Cultura cinese e del Comitato olimpico di Beijing e con l alto patrocinio del Ministero per gli Affari esteri, dell'Istituto italiano di cultura dell'Ambasciata italiana.
Lo stile di Kataklò si basa sin dagli esordi sull'alta preparazione atletica, oltre che su una notevole tecnica di danza, di tutti gli interpreti. Per entrare a pieno titolo in compagnia è necessario avere doti di versatilità e seguire un impegnativo training che può durare da sei mesi a un anno. Il percorso di studio e le prove dei danzatori del cast hanno luogo ogni giorno, dalle sei alle otto ore, in un ampio spazio alle porte di Milano. Il processo creativo di Giulia Staccioli, assistita dal 2006 da Jessica Gandini sia nella direzione artistica che nello sviluppo dell'ideazione coreografica, si basa sulla guida dei danzatori in un percorso di partecipazione attiva alla realizzazione della coreografia. Lo sviluppo dell'idea artistica avviene attraverso intere sessioni e periodi di improvvisazione, sollecitando la capacità di sperimentare e d'inventare di ogni performer.
Kataklò è un work in progress che sempre genera idee innovative e collaborazioni stimolanti. Una filosofia di vita.
La compagnia Kataklò è internazionalmente riconosciuta per l'alto valore artistico e per la sorprendente spettacolarità delle sue produzioni. Oggi ha in repertorio cinque produzioni originali rappresentate in tutto il mondo: Indiscipline (1996), Kataklopolis (1999), Up (2002), Livingston (2005), Play (2008). A una consolidata esperienza nella creazione di eventi speciali si aggiungono le partecipazioni a prestigiose ricorrenze sportive e culturali e a trasmissioni televisive.
Fra le importanti manifestazioni in cui la compagnia si è esibita: la rappresentazione di fronte a Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro per la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù (2003), le Olimpiadi di Sydney (2000), la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Torino 2006, il Fringe Festival di Edimburgo (2006 e 2009), il Capodanno di Hong Kong (2007), il 60nnale dell'ARS (2007), le Olimpiadi della Cultura a Pechino 2008 in rappresentanza dell'Italia su invito del Ministero della Cultura cinese e del Comitato olimpico di Beijing e con l alto patrocinio del Ministero per gli Affari esteri, dell'Istituto italiano di cultura dell'Ambasciata italiana.
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