giovedì 22 luglio 2010

Orchestra Filarmonica di Torino curriculum - bio

E' nata nell'Aprile 1992, dopo una decina d'anni di attività sotto la denominazione di Filarmonici di Torino, periodo durante il quale sono state realizzate importanti coproduzioni con l'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino e la Compagnia di San Paolo per le stagioni sinfoniche Rai tra il 1991 e il 1994. Dal 1993 l'Orchestra Filarmonica di Torino realizza presso il Conservatorio cittadino una propria stagione sinfonica, che dal 2005-2006, è concepita in modo che ogni concerto sia un "evento speciale", sviluppato attorno ad uno specifico tema. L'attività dell'Orchestra si è svolta in Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Belgio, Estremo Oriente e si è contraddistinta per numerose collaborazioni con prestigiosi direttori, tra i quali Aldo Ceccato, Sergiu Celibidache, Victor Dubrovskij, Carlo Maria Giulini, James Levine, Giuseppe Patané, Guennadi Rojdestvenski, Thomas Sanderling, Marcello Viotti, e con solisti di fama mondiale, come Boris Belkin, Andrea Bocelli, Walter Boeykens, Maurice Bourgue, Michele Campanella, Bruno Canino, Olivier Charlier, Daniele Damiano, Thomas Demenga, Rocco Filippini, Laura De Fusco, Cecilia Gasdia, Eugene Istomin, Alexander Lonquich, Antonello Manacorda, Francesco Manara, Shlomo Mintz, Boris Petrushansky, Ruggero Raimondi, Jean-Pierre Rampal, Marco Rizzi, Mstislav Rostropovic, Maxim Vengerov. Nel Novembre 1995 l'Orchestra Filarmonica di Torino ha ottenuto l'alto riconoscimento della Regione Piemonte per il lavoro svolto e, attraverso la stipula di una specifica convenzione che sostiene finanziariamente la formazione, da quell'anno realizza concerti in numerose città piemontesi. 
Frutto del lavoro appassionato e costante di Sergio Lamberto, primo violino dell'Oft e animatore indiscusso della formazione, Gli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino hanno ormai raggiunto una meritata autonomia. Senza venir meno al loro ruolo di cuore pulsante dell'intera orchestra, quando si esibiscono in modo indipendente riflettono al meglio lo spirito, il calore e l'intelligenza musicale del loro fondatore. I solisti con i quali hanno collaborato, il pubblico e la critica riconoscono nelle loro esecuzioni la fondamentale attenzione al dettaglio, ma anche l'allegria e la partecipazione emotiva che caratterizza ogni concerto, segno tangibile del piacere che ogni membro del gruppo prova nel fare musica.

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